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Sit-in tratta ferroviaria Caltagirone-Gela, sabato 10 maggio 2014, a tre anni dal crollo del ponte ferroviario

Sit-in tratta ferroviaria Caltagirone-Gela, sabato 10 maggio 2014, a tre anni di distanza dal crollo del ponte ferroviario in contrada Angeli di Niscemi.

Ripristino tratta ferroviaria Caltagirone-Gela. Lettera alle Istituzioni Regionali

Ill.mo Presidente,

con la presente desideriamo nuovamente intervenire sulla chiusura, da parte di Rete Ferroviaria Italiana, della tratta ferroviaria Caltagirone-Gela ormai da tre anni e da circa un anno dissequestrata dagli organi competenti.
Nella nostra nota, del 15 novembre 2013, sollecitavamo un suo autorevole intervento nei confronti di Rete Ferroviaria Italiana per avere certezze sulla sorte di questa importante arteria ferroviaria ed al contempo invitavamo i sindaci di Caltagirone, Gela e Niscemi ad intervenire a salvaguardia della stessa. Assieme ai Sindaci concordavamo sull’importanza della riapertura in tempi brevi di questa tratta e che tale chiusura, ha inevitabilmente determinato un trasferimento del traffico passeggeri sulla SS. 417 che, di per sé, già presenta condizioni di elevata pericolosità, in quanto unica arteria rimasta ad assicurare il collegamento fra le città ricadenti sul percorso ferroviario.

I disservizi. In Sicilia oltre il 53% dei treni è arrivato in ritardo nel 2013

Per i pendolari siciliani viaggiare è sempre più un'odissea, sui treni ormai si bivacca visti i lunghi tempi di attesa nelle varie fermate 5/15 minuti di attesa, incroci calcolati senza un senso logico, coincidenze con altri treni non previste, comporti mancati e, guarda caso viene annunciata da Trenitalia, che la puntualità dei treni è in netto miglioramento, cioè che le cose vanno meglio.

Tutto ciò è inconcepibile e dimostra, ancora una volta, l'assoluta mancanza di attenzione verso i pendolari, da parte delle dirigenze di Trenitalia e di Rete Ferroviaria Italiana, nel far funzionare dignitosamente il servizio di trasporto ferroviario a loro affidato, compito cui le due aziende Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana hanno nei confronti dello Stato e dei cittadini-utenti; ed alla Regione Siciliana che in questi anni ha eseguito le disposizioni emanate dal decreto legislativo 422/97 per il passaggio delle competenze in materia di trasporto pubblico ma non è ancora  riuscita a farsi consegnare le risorse finanziarie previste per ottemperare alla sottoscrizione del Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario in Sicilia.

Ferrovie, il "rimpasto" preoccupa i pendolari

Vista l’opportunità a distanza di dodici anni circa dal primo acquisto da parte della Regione Sicilia, anche se in cofinanziamento, di materiale rotabile vorremmo suggerire l’ipotesi di voler affidare alla Stazione Appaltante di Trenitalia l’appalto dei 50 milioni per l’acquisto dei nuovi 5 treni, cosa che è ancora possibile fare. 

Tale affidamento velocizzerebbe tutta l’operazione d’acquisto in termini di tempo di consegna, di acquisto con la stessa cifra un numero maggiore di treni almeno 2 in più avendo tra l’altro a garanzia, già sul territorio siciliano, il servizio di assistenza e manutenzione per i 5 anni previsti nel bando di gara. Servizio che altre aziende dovranno mettere in conto spese per assicurare l’assistenza e la manutenzione nei 5 anni di garanzia del nuovo materiale rotabile.

Rinviata la gara d’acquisto per i nuovi cinque treni. Accordo di programma ancora un nulla di fatto

Palermo.Rinviata al 30 aprile la gara d’acquisto di n. 5 nuovi treni automotori bidirezionali completi a 1 o 2 piani per l’importo complessivo di 50 milioni di euro.

Nei primi giorni del mese di gennaio di quest’anno veniva pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, il bando di gara europeo (già pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea (GUUE) n. S251 del 28 dicembre 2013) per la fornitura, chiavi in mano, di n. 5 nuovi treni automotori bidirezionali completi a 1 o 2 piani. Questo il codice di gara europeo: CIG: 519567AC5.

Il termine di presentazione delle offerte era previsto entro e non oltre le ore 12.00 del giorno 31 marzo 2014 e la celebrazione della gara sarebbe stata programmata per il giorno 9 aprile 2014 alle ore 10.00. In data 4 marzo 2014 apprendiamo, dal sito dell’assessorato e dipartimento infrastrutture e mobilità, dell’avviso di proroga dei termini, errata corrige e risposte ai quesiti relativi al bando di gara in questione.

Treni in Sicilia, accordo di programma a marzo. Contratto di Servizio in giugno

L’accordo prevedeva risorse per 111.535.920,00 al netto d’iva e riferiti ad una produzione annuale di 10.799.000 di km/treno così come previsti sino al 2009. Accordo che disciplina le modalità di trasferimento dal Ministero alla Regione Sicilia delle funzioni, dei compiti di programmazione e di amministrazione inerenti i servizi di trasporto pubblico ferroviario eserciti da Trenitalia nel territorio regionale e ciò dal primo giorno del mese successivo alla data di sottoscrizione di tale accordo.

Visto il parere favorevole dei Sindacati e dei Comitati dei Pendolari, il passo successivo ed immediato prospettatoci dall’assessore Bartolotta era quello di essere deliberato in Giunta regionale ed immediatamente, prima della fine del 2013,  trasmetterlo ai Ministeri del Mit e del Mef per i definitivi adempimenti; tenuto conto che l’efficacia dell’accordo di programma è subordinata all’effettivo trasferimento delle risorse finanziarie occorrenti allo svolgimento dei servizi di trasporto ferroviario.

Tratta Trapani-Alcamo via Milo chiusa da un anno

E’ passato un anno dalla chiusura e non si hanno notizie in merito a quello che si vuole fare di questa importante arteria ferroviaria. La chiusura  di questa arteria ferroviaria, strategica per la provincia di Trapani, ed il mancato ripristino ha creato un grave danno alla mobilità dell’utenza pendolare ed in modo particolare ha causato gravi ripercussioni ai  territori in termini di mancata ricaduta economica legata al turismo.

Chiediamo a tutti i sindaci del territorio interessato di intervenire sulla questione chiedendo al Governo regionale di pretendere dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti un intervento urgente per non decretare la chiusura definitiva di questa tratta ferroviaria importante sia per il trasporto dei pendolari che per i flussi turistici che il territorio vanta in tutti i periodi dell’anno.

Niente Accordo di programma niente Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario in Sicilia


 Clicca sull'immagine per vedere il video del TGR Sicilia del 27/02/2014

Palermo. Nell’incontro del 19 dicembre 2013 tenutosi a Palermo, l’assessore Bartolotta, aveva esposto, ai Sindacati e ai Comitati dei Pendolari invitati all’incontro, la proposta dell’accordo di programma Stato-Regione per l’attuazione e il trasferimento delle funzioni e dei compiti di programmazione e amministrazione relativamente ai servizi ferroviari di interesse regionale e locale. L’accordo di programma prospettato dall’assessore Bartolotta ha trovato d’accordo sia i Sindacati che i Comitati dei Pendolari.

Un anno di silenzio sulla chiusura della tratta ferroviaria Alcamo-Trapani Via Milo.

Andare da Trapani a Palermo in treno è ormai quasi impossibile. Dal 25 febbraio dello scorso anno ad oggi la tratta ferroviaria che unisce Trapani ad Alcamo Via Milo chiusa per un cedimento strutturale della sede ferroviaria non è mai stata riaperta.

Nonostante le proteste del Comitato dei Pendolari Siciliani e le varie interrogazioni parlamentari Rete Ferroviaria Italiana, che gestisce per conto del Gruppo  Ferrovie dello Stato Italiano l'intera rete ferroviaria, ha deciso di chiudere definitivamente la tratta.

Il Messina-Palermo sempre in ritardo, Pendolari infuriati

A cio’ si aggiunge una  considerazione che ,seppure di  natura tecnica,  non sfugge  allo scrivente Comitato  secondo un criterio di  normale diligenza:   come è possibile spiegare agli utenti  che il treno regionale 3832  possa  partire da Cefalu’ alle ore 6,56 in direzione Messina e raggiungere  la stazione di Castelbuono senza alcun ritardo  in sette minuti quando  - di contro -  è stata prevista la partenza del treno n. 3833 in  senso contrario  da  Castelbuono alle ore  6,53 con arrivo alle ore 7.00   presso Cefalu’?

Soppressioni. La Filt Cgil scrive a Trenitalia e alla Regione Sicilia

La scrivente O.S. ha monitorato un rilevante incremento delle soppressioni dei treni in Sicilia: oltre a quelle giustificabili dagli interventi manutentivi richiesti dalla Società RFI su alcuni tratti di linea non più procrastinabili per motivi di sicurezza, ne registriamo altre derivanti da carenze manutentive dei mezzi di trazione e da una carenza strutturale di Capi Treno/Capi Servizio Treno che la Società FS ha occultato fino ad oggi con il ricorso a prestazioni straordinarie oltre alle quote previste dal CCNL.

Più volte abbiamo denunciato le carenze organizzative strutturali che affliggono la Divisione Trasporto Regionale in Sicilia ma, la Società, invece di affrontare le problematiche con uno spirito costruttivo finalizzato al rispetto del CCNL e alle corrette Relazioni Industriali, ricorre allo strumento delle soppressioni dei treni scaricando i disagi sull’utenza, non essendo legata a nessun vincolo contrattuale con la Regione che la possa obbligare a rispondere delle proprie azioni in termini di penali per i disservizi creati.

Nessuna smentita sul taglio dei treni da parte di Trenitalia o presa di posizione della Regione

Il comunicato ufficiale con cui Trenitalia replica alla nota di CUB Trasporti sulle nuove soppressioni di treni sulla tratta ferroviaria Siracusa-Ragusa-Gela nè smentisce nè precisa in merito al "taglio" di due corse tra Modica e Gela.
Infatti la società del gruppo FS dichiara che la soppressione sarebbe derivata da interventi di manutenzione straordinaria nel tratto compreso tra Canicattì e Gela" ma, mentre su quel tratto si sopprimono due corse, non si capisce perchè se ne debbano sopprimere altre due sul nostro tratto Gela-Modica non interessato a nessun tipo di intervento manutentivo. Su questo il comunicato è reticente.
Ci sarebbe piaciuto che  fossero soppressi momentaneamente dei treni per consentire l'avvio dei lavori sulla linea, in realtà non è così e i treni sono stati già cancellati fino a nuovo avviso a partire dal 3 febbraio e rimpiazzati da corse sostitutive in bus, rendendo sempre più problematica la mobilità via ferrovia e la funzionalità stessa della tratta. 

Invece di opere faraoniche, Rfi e Regione riattivino la tratta Caltagirone-Gela

Caltagirone. Tutto passa sotto silenzio, ieri abbiamo voluto allertare con una lettera a mezzo Pec il governatore Crocetta, l’Assessore Bartolotta, il dirigente generale alle infrastrutture e i sindaci dei Comuni di Caltagirone, Niscemi e Gela affinchè tutti assieme chiediamo con forza la riapertura di questa tratta ferroviaria importante ed evitare la definitiva chiusura visti gli ingenti investimenti fatti da Rete ferroviaria italiana nell’ultimo decennio. L’eventuale chiusura della tratta ferroviaria sarebbe da addossare alla scarsa attenzione che la nostra classe politica presta alle esigenze ed ai bisogni dei propri territori. Ai siciliani non servono le grandi e faraoniche infrastrutture ma servono questi modesti interventi a salvaguardia della mobilità, in considerazione del fatto che, ad oggi, delle grandi opere infrastrutturali sono rimaste solo fiumi di parole e di inchiostro.

Regione, 50 mln per le ferrovie. L'appello dei Pendolari

Prendiamo atto dell’interesse mostrato dalla Regione nell’acquistare nuovo materiale rotabile per garantire un trasporto ferroviario più efficiente ma siamo ancora in attesa di una risposta ufficiale per quanto concerne l’utilizzo degli ETR 450 nel territorio siciliano.

La Regione acquista cinque nuovi Minuetto. Dopo 12 anni si torna ad investire nel settore ferroviario.

Finalmente dopo dodici anni dal primo acquisto (cofinanziamento) da parte della Regione Sicilia, nel luglio 2002 erano stati cofinanziati con 46 milioni di euro l’acquisto di 40 treni Minuetto (30 elettrici e 10 diesel), ci riprova con l’acquisto diretto di n. 5 convogli ferroviari.

Nuovi convogli ferroviari in Sicilia, gara europea per l'acquisto

Finalmente dopo dodici anni dal primo acquisto (cofinanziamento) da parte della Regione Sicilia, nel luglio 2002 erano stati cofinanziati con 46 milioni di euro l’acquisto di 40 treni Minuetto (30 elettrici e 10 diesel), ci riprova con l’acquisto diretto di n. 5 convogli ferroviari.

In data 28 dicembre 2013 è stato pubblicato, da parte della Regione Siciliana – Dipartimento Infrastrutture Mobilità e Trasporti – Servizio 4 – Trasporto Ferroviario, l’avviso di gara europeo con procedura aperta per l’acquisto di n. 5 convogli ferroviari, per un importo di 50 milioni circa.

Le nostre richieste nell’incontro con il Dipartimento Infrastrutture e Mobilità - Regione Siciliana.

A seguito dell’incontro, con il Dirigente Generale, Giovanni Arnone, del Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, che si è tenuto oggi a Palermo, presso la sede dell'Assessorato regionale delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti, abbiamo avanzato le seguenti richieste e proposte:

CONTRATTO DI SERVIZIO

Le nostre richieste nell’incontro con il Dipartimento Infrastrutture e Mobilità - Regione Siciliana

Nell’incontro di domani, con il Dirigente Generale, Giovanni Arnone, del Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, porteremo le seguenti richieste:

CONTRATTO DI SERVIZIO:

Il Contratto di Servizio, che la Regione Siciliana non ha ancora sottoscritto, deve essere e diventare uno strumento importante e valido per porre, finalmente, le basi per un trasporto ferroviario efficiente ed efficace e della mobilità sostenibile.

Il Comitato Pendolari S.Agata Militello-Messina al tavolo della Regione con richieste e modifiche

Il Comitato Pendolari S.Agata Militello-Messina al tavolo dell'incontro con il Diaprtimento Infrastrutture e Mobilità della Regione Siciliana, porrà una serie di suggerimenti connessi agli orari ed alle percorrenze dei treni nella tratta in questione.

Cancellati dalla rete dei trasporti europei

«Sino al 2050 né strade - dice il prof. Russo - né porti, né Ponte, né attraversamento multimodale dello Stretto». Ci sono limiti strutturali evidenti: grave cancellare il progetto Ponte e lo stop silenzioso all'attraversamento multimodale dello Stretto.        

Catania. Perplesso, molto perplesso. E, per la verità, a tratti anche sconcertato. Molto sconcertato. Dal silenzio che avvolge, e travolge, il futuro della infrastrutturazione della Sicilia e di buona parte dell'Italia meridionale, che in buona parte coinvolge anche l'Isola. Un silenzio che suona già come una beffa per un destino segnato. Il professor Francesco Russo, docente di 

Sicilia: Trasporto Ferroviario lasciato al suo declino

Mentre Rete ferroviaria italiana continua a smantellare buona parte di quel che resta della rete ferroviaria siciliana, vedi la tratta Siracusa-Ragusa-Gela, vedi la Caltagirone-Gela chiusa da oltre due anni per il crollo del ponte ferroviario, vedi la Alcamo-Trapani via Milo chiusa da febbraio per i continui smottamenti, vedi il mancato collegamento ferroviario con l’aeroporto di Catania di cui tutti parlano, vedi il mancato raddoppio della Fiumefreddo-Giampilieri seppur finanziato dal 2005, e così via….

Il monitoraggio di un pendolare sull'andamento del treno 3866

Nel post seguente, ci pregiamo pubblicare alcune segnalazioni fatte sul nostro sito, da un pendolare con un abbonamento annuale, che giornalmente viaggia e monitora da Giarre-Riposto a Messina il treno regionale n. 3866. Riportiamo fedelmente le segnalazioni del collega pendolare che trasmetteremo al Dipartimento Infrastrutture e Mobilità della Regione Sicilia per le dovute considerazioni e per eventuali chiarimenti da richiedere alla Direzione regionale di Trenitalia:

Stazione di partenza: giarre-riposto - Stazione di arrivo: messina centrale

Numero del treno: 3866 - Numero Abbonamento: jh9786203

La Regione intervenga al fianco dei pendolari

Il comitato denuncia: «disagi continui sulla tratta ferroviaria Messina-Catania-Siracusa«La Regione deve fare la voce grossa con Trenitalia per chiedere chiarezza sui ritardi, sui chilometri treno soppressi e su tutti i disagi e i disservizi in genere a cui vanno incontro, ogni giorno, i pendolari siciliani».

Le Risorse del contratto di servizio per scongiurare i tagli al trasporto ferroviario in Sicilia

Non ci tranquillizza il dato che i tagli paventati da Trenitalia a partire dal 10 marzo sono rientrati. Poche o inesistenti sono state le prese di posizione della politica regionale a salvaguardia ed a garanzia del trasporto ferroviario. Sembra che il Contratto di servizio per il trasporto ferroviario, che assicurerà la mobilità su ferro in Sicilia, non interessi alla politica siciliana. Forse perché non porta consensi?

Regione, scelte sbagliate

In riferimento all'incognita sui tagli che Trenitalia attuerà in Sicilia a partire dall'11 marzo 2013, desideriamo intervenire considerato che, tale questione, deve trovare immediata soluzione anche in considerazione delle drammatiche conseguenze che si registreranno a breve, dal punto di vista sociale ed economico per tutti gli utenti del trasporto ferroviario. Non comprendiamo le scelte che, il sindaco dei siciliani Crocetta e l'assessore ai trasporti e alla mobilità Bartolotta, hanno intrapreso, infatti, anziché chiudere definitivamente il capitolo sul trasporto ferroviario sottoscrivendo con Trenitalia il Contratto di servizio, assicurando così ai Siciliani quanto gli spetterebbe di diritto; hanno pensato bene di sottoscrivere il contratto sugli interventi strategici per le ! infrastrutture siciliane con Rete Ferroviaria Italiana, non tenendo conto che la priorità era garantire e salvaguardare il trasporto ferroviario. Di certo loro non la pensano così. Con l'attuazione dei Decreti Legislativi 422/97 e 400/99), il trasporto regionale e locale diviene competenza esclusiva delle regioni. Sono queste ultime a scegliere un concessionario, anche con gara d'appalto europea, ed erogare ogni anno i contributi per il servizio universale.

L'incognita sui tagli. Il Contratto di Servizio: l'importanza del trasporto ferroviario in Sicilia

In riferimento all’incognita sui tagli che Trenitalia attuerà in Sicilia a partire dall’11 marzo 2013, desideriamo intervenire considerato che, tale questione, deve trovare immediata soluzione anche in considerazione delle drammatiche conseguenze che si registreranno a breve, dal punto di vista sociale ed economico per tutti gli utenti del trasporto ferroviario.

Non comprendiamo le scelte che, il sindaco dei siciliani Crocetta e l’assessore ai trasporti e alla mobilità Bartolotta, hanno intrapreso, infatti, anziché chiudere definitivamente il capitolo sul trasporto ferroviario sottoscrivendo con Trenitalia il Contratto di servizio, assicurando così ai Siciliani quanto gli spetterebbe di diritto; hanno pensato bene di sottoscrivere il contratto sugli interventi strategici per le infrastrutture siciliane con Rete Ferroviaria Italiana, non tenendo conto che la priorità era garantire e salvaguardare il trasporto ferroviario. Di certo loro non la pensano così!

Treni in ritardo e Soppressi. Il bilancio del Comitato Pendolari Siciliani.

Il servizio ferroviario in Sicilia ed in particolare sulla relazione Messina-Catania-Siracusa, fa registrare quotidianamente numerosi disagi e disservizi relativamente al comfort di viaggio

Uil: Trasporti, tagliate del 20% le risorse in Sicilia

"La Regione Siciliana, sul trasferimento delle risorse nazionali, ha effettuato tagli del 20 per cento per quanto riguarda il settore dei Trasporti Pubblici. Tali riduzioni avranno una ripercussione non indifferente nell'Isola. Le associazioni datoriali hanno, infatti, già annunciato una riduzione del personale del 25 per cento". Lo sostiene Giuseppe Governale, segretario regionale della Uil Trasporti, che aggiunge: "Siamo molto preoccupati. Per questo chiediamo subito al governo regionale di avviare una concertazione con le organizzazioni sindacali, per dare risposte concrete a tutto il settore e rassicurare i lavoratori".

Redazione Vivienna 3 gennaio 2012 

 

 

A U G U R I

Auguri Natale 2001 U I.jpg

Auguro a nome del Comitato Pendolari S.Agata - Messina, un Sereno Natale ed un Felice Anno Nuovo

Avv. Antonino Fazio 

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