Messina. Abbonamenti e biglietti ferroviari “con stranezze” per l'attraversamento dello Stretto di Messina
In rappresentanza dei tanti pendolari Siciliani e Calabresi, mi pregio segnalarvi quanto avviene da qualche anno, con il ben servito di Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana, per chi vive sulle sponde dello Stretto di Messina e che per motivi di lavoro deve spostarsi dalla Sicilia verso la Calabria e viceversa.
I pendolari dello Stretto sono costretti a pagare due volte le spese di traghettamento, la prima volta acquistando un biglietto o un abbonamento dove si evince a chiare lettere "escluso il servizio di traghettamento" ma nel conteggio dei km/treno vengono inclusi anche i km/mare del traghettamento.
Abbiamo sollevato il problema alle Istituzioni e con le con le due società di trasporto, Trenitalia e RFI ma senza ottenere alcun chiarimento o risposta. Riteniamo tutto ciò un abuso perpetrato a danno dei cittadini dello Stretto ma, anche nei confronti di tutti gli altri utenti che si trovano a transitare sullo Stretto di Messina per altri motivi.
Questo è l’esempio di ciò che accade:
I km/treno previsti nell’abbonamento da Rometta M. a Scilla sono 39 km, da Rometta M. a Messina sono 20 km se il treno parte da Palermo. mentre invece sono 21 i Km sino a Rometta M se il treno parte da Messina, questa è la prima stranezza.
Da Villa S. Giovanni a Scilla i km/treno sono 9.
L’attraversamento dello Stretto in andata e ritorno sono 9 Km o 10 Km in riferimento alla provenienza del treno (sempre la stranezza di prima).
Nell’abbonamento quindi è previsto anche il costo del traghettamento, altrimenti l’abbonamento doveva essere di 29 o 30 km prevedendo l’esclusione del traghettamento e non di 39 km.
Tutto ciò ci sembra strano e assurdo e quindi in merito a queste evidenti stranezze chiediamo spiegazioni e chiarimenti da parte degli interessati: Regione Sicilia, Rete Ferroviaria Italiana e Trenitalia Spa.
Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer