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Disservizi ferroviari: ritardi, soppressioni e recuperi miracolosi su Messina

A seguito della variazione di orario del treno 12830 Siracusa-Messina delle 14.26 e diretto a Messina, posticipato senza alcuna motivazione di una decina di minuti all’ultimo cambio orario, il treno in parola accumula giornalmente enormi ritardi da Taormina a Messina, di fatto spesso in parte azzerati a seguito di una traccia di percorrenza molto ampia.

Tale modifica di orario non ha soltanto sconvolto gli incroci nelle tratte a binario unico, ma ha conseguentemente allontanato l’orario di una quindicina di minuti spostando la partenza da Catania alle 15.45, alquanto tardi se si considera il distacco di tempo dal precedente treno 12880 per Messina in partenza da Catania alle 14,22 e del successivo treno 12882 in partenza 35 minuti dopo il treno in questione.

Questo è, quanto è successo in data odierna: il treno 12830 programmato in partenza dalla stazione di Santa Teresa di Riva alle ore 16.43 parte effettivamente alle 17.22 con un ritardo di 39 minuti, ma riesce come al solito a recuperare gran parte del ritardo in soli 30 Km, arrivando a Messina alle ore 17.58 anziché come da programma alle ore 17.38 con 20 minuti di ritardo. (verificabile dalla schermata del viaggiatreno.it allegata).

Il treno in parola ha stranamente percorso la tratta da Furci Siculo a Messina, effettuando le fermate di Roccalumera, Nizza, Alì, Scaletta, Giampilieri, Galati e Tremestieri in soli 22 minuti anziché nei 51 minuti previsti nell'orario ufficiale.

Chiediamo all’Assessore regionale ai trasporti Nico Torrisi di intervenire in merito a tali ingiustificate variazioni di orario, a queste tracce orarie troppo allungate, alla scarsa funzionalità di esercizio della Metroferrovia di Giampilieri e ai continui ritardi che giornalmente i treni accumulano su Messina.

Ancora una volta si chiede alla Direzione di Trenitalia di voler ripristinare correttamente l’orario del treno 12830 al fine di ottimizzare incroci e tempi di percorrenza per ovviare ai continui disagi sofferti dall’utenza pendolare. 

Fabrizio Gemelli - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer