Il 18 febbraio riapre dopo 17 mesi la tratta ferroviaria della vergogna "Catania-Caltagirone" Gli attuali orari "Catania-Caltagirone" non garantiscono nessuna mobilità tra le due città:
- da Catania (12805) il primo treno è alle 5:38 per arrivare a Caltagirone alle 7:28 se possibile anticipare la corsa di circa 10 minuti.
Il corrispettivo da Caltagirone (12806) parte alle 8:00 per arrivare a Catania alle ore 9:38 quindi impensabile come orario proponibile all'utenza pendolare.
- da Catania (12809) alle ore 13:16 e l'ultimo (12813) alle ore 17:00. Da Caltagirone (12810) alle ore 15:23 e l'ultimo (12812) alle ore 19:18.
E' alquanto evidente dalla formulazione degli orari che è impensabile poter viaggiare da Catania e/o da Caltagirone per motivi di lavoro, studio o altro.
La strutturazione di tale orario che va avanti da diversi anni non permette minimamente ad alcuno di poter prendere in considerazione per i propri spostamenti di lavoro o studio il mezzo treno.
Da considerare la possibilità di strutturare gli orari in base agli orari standard lavorativi:
7:30/13:30 - 8:00/14:00 dando la possibilità di arrivare 15/20 minuti prima dell'orario di lavoro e far ripartire 15/20 minuti dopo la fine dell'orario di lavoro.
I treni ci sono ma è necessario ed opportuno ottimizzare gli orari per dare la possibilità alla gente di poter avere un treno che li porta ed uno che li ritorna in orari lavorativi.
La nostra richiesta è quella di ottimizzare gli attuali 170 mila km*treno altrimenti di abbandonare la ferrovia perchè così come è strutturato l'orario è uno spreco di risorse economiche e uno sperpero di km*treno, che potrebbero essere impiegati in altre relazioni, lasciando la Caltagirone-Catania solamente al gommato visto che insistono sulla stessa tratta 12 coppie bus dell'Ast, 4 coppie di bus della Etnatrasporti.
In conclusione chiediamo che in tempi brevi venga rivisto l'orario ferroviario della Catania-Caltagirone in funzione delle esigenze della mobilità dei cittadini dei comuni di Grammichele, Vizzini-Licodia, Militello, Scordia.
Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer