Mancavano santi, scrittori, martiri, poeti o navigatori? E quando poi uno dice che se le va a cercare! Ecco che la trovata della Ferrovia Circumetnea è stata quella di dare i nomi di due "briganti sociali" ad altrettanti treni ha suscitato com'era prevedibile la reazione e non già di ben pensanti, ma di chi accucchia due concetti di buon senso per una inaccettabile imposizione di erigere a mito da ricordare due briganti che - almeno uno - è stato anche assassino.
E proprio quando poi uno se le va a cercare, ecco immediata la reazione anche della politica perchè anche questa boutade diventa oggetto direazione anche sopra le righe. Quale? I comunisti italiani che nonperdonano a Lombardo neppure che respira, una frecciata velenosagliela inviano, tenuto conto che il commissario governativo dellaFerrovia Circumetnea, Gaetano Tafuri, è un esponente del Movimentoper l'Autonomia.
Dicono:"Come sovente accade, l'avvocato Tafuri ha perduto un'occasioneper tacere, perché proprio nei giorni in cui uomini di primo piano del suo partito sono coinvolti in pesanti inchieste giudiziarie, intempestivamente e inopportunamente, ha l'ingegnosa trovata di rendere pubblico il suo Pantheon".
Orazio Licandro, responsabile nazionale Organizzazione dei Comunisti italiani e componente dell'esecutivo nazionale della Federazione della Sinistra, commenta così la decisione del commissario della Ferrovia Circumetnea, Gaetano Tafuri, esponente dell'Mpa di Raffaele Lombardo, di intitolare due treni della metro ai briganti e uno in particolare all'assassino Carmine Crocco.
"Nel merito, sul piano storico e culturale ha già risposto il professor Salvatore Lupo, avendone titoli accademici e scientifici, per quanto mi riguarda – ironizza il dirigente del Pdci-FdS - questi episodi mi fanno rimpiangere Stalin, perché una simile classe dirigente sarebbe stata passata a fil di spada".
"Non avendo noi la Siberia, la stagione invernale sull'Etna sarebbe ben lieve punizione per l'avvocato Tafuri", prosegue sulla strada dell'ironica provocazione Licandro, che però conclude: "Ci sono problemi così seri a Catania, che francamente la trovata di Tafuri non merita più di un minuto del nostro tempo".
E neppure il deputato del Pd, Giovanni Burtone, è tenero e con una interrogazione fa approdare in Parlamento la Ferrovia Circumetnea di Catania che "onora" il banditismo sociale.
Burtone ha, infatti, presentato una interpellanza rivolta al ministro delle Infrastrutture e per conoscenza anche al ministro della Pubblica istruzione. La Fce ha chiamato "Brigante" e "Donatello"due nuovi elettrotreni del metrò.
Per l'azienda, tale Carmine Crocco, soprannominato Donatello e ricordato come il Generale dei briganti, è considerato "un eroe popolare". "Ma come si fa - dice Burtone - a considerare eroe un brigante sanguinario, dedito a rapine e furti. La decisione della Fce è un'offesa per la Sicilia e i siciliani. Ho chiesto al ministro delle Infrastrutture un intervento per quanto di sua competenza, richiamando il commissario governativo della Fce a comportamenti più istituzionali e meno "folcloristici". Se la scelta fosse stata operata da un privato, per quanto discutibile, si sarebbe potuto soprassedere, ma in questo caso parliamo di elettrotreni gestiti da un ente pubblico. Il governo faccia sentire la propria voce – scrive Burtone - per evitare che nel prossimo futuro si intitoli magari una stazione del metrò a Salvatore Giuliano o che so un nuovo mezzo a Vincenzo Capraro o Angelo Pugliese, altri due noti briganti siciliani. Si eviti – conclude Burtone - che passi un messaggio distorto e per nulla educativo per le giovani generazioni. Si rischia di trasformare il "Generale dei briganti" in un salvatore della Sicilia".