Quale coordinatore dei pendolari siciliani ho il dovere di rappresentare l’importanza strategica del trasporto pubblico ferroviario in una regione come la Sicilia e la necessità di portare avanti politiche sempre più incisive per favorirne lo sviluppo.
Premesso che, il Contratto di Servizio deve riportare il focus della questione su quello che, dal mio punto di vista, è il soggetto principale del servizio stesso, ossia “l’UTENTE e non il treno della POLITICA”.
Prendendo spunto dallo scaricabarile tra la Regione e Trenitalia, di fatto la Sicilia non ha ancora un Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario.
Il Contratto di Servizio, che la Regione Siciliana non ha ancora realizzato, doveva essere e diventare uno strumento importante e valido per porre, finalmente, le basi per un trasporto ferroviario che dovrebbe tenere conto della mobilità sostenibile e delle esigenze di quelle fasce di utenti che hanno fatto del trasporto ferroviario il mezzo per i propri spostamenti.
Molte, negli anni, sono state le mie richieste di audizione, di collaborazione e di sollecito, ma debbo far notare che ad oggi il Contratto di Servizio non è stato ancora presentato, discusso, e pianificato con i Comitati dei pendolari, così come avevo più volte richiesto.
Non è concepibile che il piano, che la regione dice di avere già pronto sui trasporti, non venga presentato prima della firma definitiva, secondo quanto prevede l'art.2, comma 461 della Legge 244/07, ai maggiori fruitori del servizio, in questo caso i comitati dei pendolari e le associazioni dei consumatori.
Nelle altre regioni italiane, Liguria, Lombardia, Toscana, gli assessori regionali ai trasporti, oltre a scendere in piazza a protestare assieme ai pendolari per i disservizi di Trenitalia, gli stessi sono stati chiamati ad intervenire sul Contratto di Servizio proposto da Trenitalia, prima della sua sottoscrizione.
Gli assessori ai trasporti di quelle regioni, hanno fatto tesoro dell’esperienza di chi, da diversi anni, ha scelto il mezzo pubblico “treno” per i propri spostamenti ma, tutto questo, alla politica siciliana non interessa.
Mi consta fare presente che il Dott. Ignazio Coniglio, del Dipartimento trasporti della regione, ha preso l’impegno con il sottoscritto, garantendo che prima di procedere alla firma del Contratto di Servizio, il predetto documento sarebbe stato sottoposto ai pendolari ma ancora oggi non si conoscono i contenuti.
In merito alla mancata sottoscrizione del Contratto di Servizio, desidero, ancora una volta, fare presente che occorre prestare molta attenzione, in quanto Trenitalia farà sentire tutto il suo peso di monopolista, cercando di imporre a suo piacimento le regole che sarà chiamata a rispettare.
Nel nuovo tipo di Contratto che Trenitalia sta proponendo alle Regioni, il sistema di contabilità regolatoria (riferita all’acquisto del treno/km) è stato sostituito con il sistema a catalogo (riferito all’ora di servizio per tipologia del treno).
Questa novità implica un principio molto pericoloso, ossia che, più il treno “sta” sulla linea, più il servizio viene pagato dalla Regione, ben sapendo che negli anni i tempi di percorrenza (a parità di numero di fermate) sono stati sempre più allungati, e, per di più, un treno sarebbe considerato “puntuale” pur avendo un ritardo compreso tra i 5 minuti!!!!.La durata prevista è di sei anni + sei al costo di 120 milioni di euro l’anno.
Il Contratto di Servizio deve riportare il focus della questione su quello che, dal nostro punto di vista, è il soggetto principale del servizio stesso ossia “l’UTENTE”.
Ecco alcune delle nostre proposte che vorremmo inserire nel Contratto di Servizio:
- Venga ripristinata la possibilità di acquistare il titolo di viaggio a bordo treno e senza pagare alcuna sanzione in caso di chiusura della biglietteria o dei guasti dei self service, e di chiusura dei punti vendita presenti in zona (es. orario notturno e festivo);
- Si garantisca che le tariffe di biglietti ed abbonamenti restino fisse per la durata del contratto di servizio, e non si possano apportare modifiche, anche orarie, che avrebbero come effetto oneri maggiori per gli utenti;
- Si preveda la possibilità per abbonati e utenti di poter prendere qualunque tipo di treno in caso di ritardo di oltre 15 minuti o di soppressione del proprio treno, senza nessun aggravio di spesa;
- Si attui la pratica della corresponsione del “bonus” agli abbonati del trasporto regionale. Le risorse verranno ottenute dalle sanzioni elevate a Trenitalia dalla Regione in caso di disservizi (ritardi, soppressioni, climatizzazione, carenze igieniche e di manutenzione, ecc.);
- Si preveda nel nuovo contratto di servizio l’introduzione ed il rispetto dei criteri e dei parametri che tengano finalmente conto del concetto di qualità del servizio in termine di efficienza ed efficacia, dal punto di vista dell’utente, che è quello che a noi e pensiamo anche all’Istituzione regione, interessa maggiormente.
In conclusione faccio presente che il siciliano-cittadino-utente, deve poter disporre di un sistema di trasporto che soddisfi le proprie aspettative ed esigenze, dato che la Sicilia ed i Siciliani hanno veramente urgenza e bisogno di un trasporto ferroviario efficiente ed efficace e di condizioni di trasporto semplici e flessibili per la loro mobilità nell’Isola; e che sono seriamente preoccupato che questo ritardo nella firma del contratto, non pregiudichi la ripartizione dei fondi del Governo nazionale per il trasporto pubblico ferroviario per gli anni successivi e per l’acquisto o la ripartizione del materiale rotabile, in virtù del detto che: “Chi tardi arriva male alloggia”.
Oggetto: Sollecito - Contratto di Servizio e le nostre proposte.-
Fiumefreddo di Sicilia 22 febbraio 2011
Al Signor Presidente della Regione Siciliana On. Raffaele Lombardo
All’Assessore Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità
Al Dipartimento delle Infrastrutture e della Mobilità
Al Dipartimento delle Infrastrutture e della Mobilità Servizio 4° Trasporto regionale Ferroviario
Giosuè Malaponti - Coordinatore - Comitato Pendolari Siciliani