Una lunga storia quella dell’Accordo di Programma tra Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, Ministero dell’Economia e delle Finanze e Regione Sicilia per l’attuazione e il trasferimento delle funzioni e dei compiti di programmazione e amministrazione relativamente ai servizi ferroviari di interesse regionale e locale.
Ebbe inizio nel 2009 con la prima deliberazione della giunta regionale n.551 del 18 dicembre 2009; con la successiva deliberazione n.221 del 13 settembre 2011 per giungere alla delibera n.114 del 20 maggio 2014 che a tutt’oggi non ha prodotto nessun effetto.
I contenuti dell’accordo sono stati sempre gli stessi salvi alcuni aggiornamenti nelle firme di tale Accordo dei tre assessori che si sono avvicendati (Pier Carmelo Russo, Nino Bartolotta e Nico Torrisi). L’urgenza e l’importanza di tale Accordo di Programma è necessaria per la sottoscrizione del “fatidico” Contratto di Servizio che in Sicilia si aspetta ormai da oltre cinque anni.
In questi anni la Regione ha perso quasi 2 milioni di km/treno e quasi del tutto i treni da e per il nord. Regione che non ha preso nessuna posizione su Rete Ferroviaria Italiana per le tratte ferroviarie chiuse da diversi anni (Caltagirone-Gela e Alcamo via Milo-Trapani) ma pensa al miglioramento dell'efficienza dei collegamenti tra porti, aeroporti e piattaforme intermodali per migliorare l'accessibilità. Regione che pensa ad una maggiore sostenibilità ambientale e ad una diminuzione delle barriere per le utenze deboli tra l’Italia e Malta con il progetto europeo "Streets: strategia integrata per un trasporto sostenibile Italia-Malta".