A rischio i treni per il Nord..Questo però al sindaco Bianco, al sindaco Orlando e forse meno ad Accorinti, che è l’unico che ha mostrato attenzione per il marasma che abbiamo creato a febbraio per il paventato taglio dei treni diurni, non sembra interessare.
Nessuno ha preso carta e penna. La causa scatenante: aver saputo che da giugno (mese del cambio orari di Trenitalia) in Sicilia facevano scendere le persone a piedi con i bagagli, salire sul traghetto, riscendere a Villa, fare un bel tratto a piedi per poi risalire finalmente sul treno che li avrebbe portati a destinazione. Gli unici treni in cui questo non accadeva erano i due notturni.
«A niente sono valsi gli incontri che abbiamo fatto a Messina e neanche aver creato il movimento “#Ilferribotteonsitocca” davanti alla Chinnici, vice presidente della Regione. Neppure l’incontro alla Regione (c’era anche Orlando) servì a molto. La notizia di quel giorno fu la non-cravatta di Accorinti. Eppure proprio quel giorno venne chiesto ai sindaci, che non erano d’accordo, di mettere nero su bianco il loro disappunto. L’unico che l’ha fatto è stato proprio Accorinti. Né Leoluca Orlando né Enzo Bianco hanno preso carta e penna. Però poi hanno fatto la sfilata su un treno nuovo che è vecchio di dieci anni. Il “nuovo” treno di nuovo ha solo la pellicola esterna uniformata a i treni di tutta Italia con una livrea che si chiama “Jazz”.
«La cosa grave è che stanno sottovalutando i collegamenti a lunga percorrenza. Soprano, ad di TrenItalia, mi conferma … continua a leggere...