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legge stabilità

I fondi PAC (CO) nella legge di stabilità tagliata fuori la Sicilia

Ulteriore fregatura per la Sicilia rimasta a secco di tutte quelle risorse iniziali che erano i Fondi per le Aree Sottoutilizzate (FAS) poi diventati Fondi per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) per diventare definitivamente i Piani d’Azione e Coesione (PAC). 
Il Piano di Azione e Coesione doveva accelerare l’attuazione della programmazione 2007-2013, rafforzare l’efficacia degli interventi orientandoli a risultati misurabili e concentrare le risorse avviando nuovi investimenti sul territorio.
Il Piano di Azione e Coesione impegnava quindi le amministrazioni centrali e locali a rilanciare i programmi in grave ritardo, garantendo una forte concentrazione delle risorse su poche priorità. In altri termini l’obiettivo era di spendere i fondi disponibili e spenderli bene, per evitare che le risorse comunitarie venissero sprecate o, addirittura, in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi, revocate.
Il Presidente del Consiglio Renzi, nella visita catanese, aveva pronunciato parole di speranza e di sviluppo per la nostra Sicilia annunciando investimenti per far ripartire sviluppo ed economia. Ma nella legge di stabilità, in barba a quanto annunciato dal Presidente Renzi vengono tagliate le risorse per le infrastrutture siciliane.
Questo è il regalo che i nostri parlamentari siciliani hanno portato a casa per questo Natale.

Treni in Sicilia nel caos tra tagli e paradossi pirandelliani

Dall’entrata in vigore a dicembre 2013 del nuovo orario ferroviario, Trenitalia ha operato diversi e numerosi tagli al servizio ferroviario in molte zone della Sicilia. Le tratte più penalizzate sono la Siracusa-Ragusa-Modica-Gela-Caltanissetta, la Caltagirone-Gela chiusa da due anni e otto mesi e la Alcamo-Trapani Via Milo anche questa chiusa da circa un anno. Una mobilità ferroviaria in questi territori quasi inesistente. Una condizione ormai divenuta insopportabile.

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