Ragusa - Dal 1995 giace in un cassetto lo studio di fattibilità della metropolitana di superficie di Ragusa, finanziato con i soldi dei cittadini ragusani e delle Ferrovie dello Stato.
Da Puntarazzi a Ibla la città avrebbe potuto usufruire di un trasporto ecologico, pubblico, collettivo che avrebbe rivoluzionato la mobilità interna. I poteri forti lo hanno impedito, scegliendo parcheggi in centro, spostando uffici in periferia, costringendo i ragusani all’uso dell’automobile e alle soste a pagamento, e imponendo alla città un forte inquinamento da idrocarburi e acustico.
La metropolitana di Ragusa, che si basa sull’utilizzo dell’esistente percorso ferroviario (17 km) interessante il tessuto urbano, è stata già finanziata 3 volte, e per 3 volte i soldi sono stati persi per la mancata progettazione.
L’anno scorso abbiamo inaugurato la fermata di via Colaianni; ora inauguriamo quella di Piazza Poste, nel punto esatto dove il treno l’attraversa a 40 metri di profondità. E’ un modo di sostenere la vertenza per potenziare le ferrovie iblee, rilanciare il trasporto pendolari, impedire la vendita delle aree dello scalo merci e lo smantellamento delle stazioni lungo la linea Siracusa-Gela.
CUB TRASPORTI - Comitato per il Rilancio della Ferrovia Iblea