Si fa riferimento alla mail del 11 aprile u.s del sig. Gemelli del Comitato in indirizzo ed alle precedenti mail del 16 e 19 marzo u.s., nonché alla nota del 21 aprile dello stesso Comitato tutte aventi per oggetto, in qualche caso anche con toni polemici, i provvedimenti di rimodulazione dell'offerta conseguenti all'emergenza sanitaria COVID-19 nonché la richiesta di chiarimenti sulle modalità di rimborso ed indennizzo degli abbonamenti non fruiti per la cessazione dei servizi.
Se da un lato tali rimostranze risultano assolutamente comprensibili, considerati i notevoli disagi che gli utenti pendolari subiscono quotidianamente nell'attuale situazione emergenziale e la preoccupazione per i servizi che saranno ripristinati con l’annunciata ripresa, dall’altro appare necessaria una maggiore comprensione per le difficoltà che gli addetti ai lavori in questo particolarissimo momento si trovano ad affrontare per garantire, nel rispetto dei vincoli e delle difficoltà imposti dall’emergenza sanitaria, i servizi minimi necessari.
Occorre rilevare che fin dall'inizio dell’attuale emergenza la Regione, committente del servizio ferroviario, e Trenitalia, gestore dello stesso, hanno adottato un piano condiviso di razionalizzazione dei collegamenti ferroviari.
Lo stesso, avviato con primi provvedimenti operativi dal 12 marzo 2020, ha avuto una evoluzione strettamente correlata alle misure straordinarie adottate dal Governo nazionale e dalla Regione Siciliana stessa per il contenimento dell’epidemia.
Le progressive riduzioni dell'offerta operate fino all'attuale livello (circa un quarto dei treni programmati nel giorno feriale medio e concentrati, soprattutto, nelle fasce pendolari) hanno perseguito l'obiettivo di garantire, comunque, i livelli essenziali minimi di servizio e tenendo in debita considerazione:
· la drastica riduzione della mobilità studentesca/pendolare, in ragione dei provvedimenti di chiusura di scuole e attività lavorative;
· l’effettiva (e marcatamente ridotta) frequentazione rilevata quotidianamente a bordo treno;
· le esigenze di spostamento residue in fascia pendolare.
Nessun “criterio sconosciuto” è stato adottato nelle suddette scelte nè, tantomeno, è esistita alcuna volontà di “nascondere una vera e propria interruzione del pubblico servizio”!
La revisione dell’offerta è stata concertata nei tempi e nei modi con la Direzione regionale di Trenitalia ed affinata anche alla luce delle istanze pervenute dal territorio per il tramite dei Comitati dei Pendolari, con una costante e speciale attenzione a garantire la mobilità degli operatori sanitari.
A titolo di esempio basti citare le variazioni apportate in itinere, in concreto riscontro alla istanza ricevuta da codesto Comitato con mail del 16 marzo u.s., con la rimessa in esercizio dei treni R 3865 e R3872 inizialmente cancellati e la cancellazione del treno R 12875.
Altro esempio, a seguito della segnalazione di un gruppo di operatori sanitari, il mantenimento sulla tratta Palermo/Agrigento dei treni R 3894 – inizialmente soppresso perchè fuori dalla fascia pendolare - e R3922 per il rispetto dei turni presso la struttura nella quale prestano servizio.
Con riferimento, poi, al tema dei rimborsi degli abbonamenti nessuna inerzia o volontà contraria alla garanzia dei diritti degli utenti sussiste da parte della Regione: tale tematica ha assunto, per la sua stessa natura, rilievo nazionale in particolare nell'ambito della Conferenza delle Regioni (nel contesto di una più ampia serie di proposte al Governo sui temi del TPL nell'attuale fase di emergenza) al fine di garantire agli utenti i propri legittimi diritti con la massima uniformità possibile evitando risposte diverse a seconda della Regione di residenza o dell’Azienda che esercita il servizio.
La Regione è parte attiva - in sede di “Commissione Infrastrutture, Mobilità, Governo del Territorio” della Conferenza delle Regioni e Province autonome – negli approfondimenti necessari per la definizione di posizioni condivise. Peraltro, ad oggi, nessuna regione ha intrapreso in maniera autonoma iniziative di rimborsi e/o indennizzi di abbonamenti.
L’impresa ferroviaria, da parte sua, ha dato ampia disponibilità per la valutazione di tutte le possibili opzioni applicabili procedendo, come comunicato ufficialmente allo scrivente Dipartimento, alla puntuale registrazione di tutte le richieste spontaneamente pervenute dagli abbonati, attraverso l’utilizzo della modulistica e dei canali attivati per il rimborso dei biglietti di corsa semplice.
Si rappresenta, infine, che come richiesto dai diversi rappresentanti dei comitati pendolari a brevissimo termine questo Servizio convocherà un incontro in videoconferenza alla presenza della Direzione regionale di Trenitalia.
OGGETTO:Rimodulazione offerta e provvedimenti Trenitalia per emergenza sanitaria COVID 19 – Richiesta rimborso ed indennizzo
f.to Il Dirigente dell'U.O. S2.01 M. Zambuto
Il Dirigente del Servizio G. Di Miceli
GIUSEPPE DI MICELI
Firmato digitalmente da GIUSEPPE DI MICELI
Data: 2020.04.29 10:36:24 +02'00'
Palermo Prot. n. 17442 del 28/04/2020