skip to content

#regionesiciliana

Audizione IV Commissione "Ambiente, Territorio e Mobilità su tematiche del Passante ferroviario di Catania


Il PRESIDENTE della IV Commissione, on. Giuseppe Carta
, propone di passare al secondo punto all'ordine del giorno, recante audizione in merito alle problematiche relative al passante ferroviario di Catania. Nel cedere la parola all'on. Lombardo, richiedente audizione, informa che RFI ha comunicato di non poter partecipare alla seduta, a causa di impegni assunti precedentemente. 

Comitato Pendolari Siciliani. Investimenti in Sicilia, fare chiarezza


Una settimana fa si è tenuta, alla presenza del governatore Schifani e dei vertici di Rete Ferroviaria Italiana Spa, una conferenza stampa di presentazione del più grande Piano di investimenti in infrastrutture ferroviarie in Sicilia.
Investimenti per oltre 22 mld di euro, dei quali 17,6 mld già finanziati e la rimanenza da finanziare.
In considerazione dei vari lanci di stampa di miliardi da spendere in Sicilia, in questi ultimi anni, abbiamo voluto prendere carta e penna e riscontrare voce dopo voce i vari investimenti annunciati nelle slide di presentazione.  
Sommando gli investimenti previsti e precisamente:

Richiesta audizione alla IV Commissione ARS sul Passante ferroviario di Catania


Al Presidente della Commissione IV On. Giuseppe Carta, gentile Presidente, con la presente, chiedo venga disposta un’audizione dell’Assessore regionale per le infrastrutture e la mobilità e dei Dirigenti di RFI e di Trenitalia, affinché riferiscano sulle prospettive di utilizzo del passante ferroviario di Catania e sugli interventi che favorirebbero un maggiore incremento della frequenza dei treni sul passante ferroviario, a chiaro vantaggio dell’utenza metropolitana.
Certo di un suo cortese riscontro, porgo cordiali saluti.
Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

 

Proposte di modifica di alcuni treni regionali sulla relazione Messina-Catania-Siracusa e sulla relazione Piraineto-Trapani


Con la presente, in occasione dell’incontro che si terra in data 14/02/2024 presso i locali dell’assessorato regionale alle infrastrutture, ci pregiamo sottoporre all’attenzione delle SS.VV.II. le seguenti proposte di modifica sulle seguenti relazioni ferroviarie:

MESSINA-CATANIA
Anticipare il treno R 12955 ore 6.50 di 10/15 minuti per dare modo ai molti studenti che scendono a Giarre-Riposto di arrivare alle 8.08/8.13 anziché alle 8.23 (vedi mail del 19/09/2023) 
Realizzare fermata a Roccalumera-Mandanici del treno R 12977
Posticipare partenza del treno R 12995 alle 22.04
Prevedere la fermata dei treni Rv 5383 – 5385 – 5397 alla stazione di Fiumefreddo di Sicilia nei giorni feriali e nei festivi
Nei festivi prevedere un treno tra le 9.15 e le 14.35

Fake News o errore di comunicazione? Nessuno sconto anzi aumento del 5% su biglietti ed abbonamenti


Nessuna riduzione costo dei biglietti per almeno quattro anni sul nuovo contratto di servizio per il trasporto ferroviario
I pendolari Siciliani ringraziamo il governatore Schifani e all’assessore ai trasporti Aricò, per il doppio regalo di Natale.
Nel pacco regalo di Natale abbiamo trovato: un nuovo contratto di servizio da gennaio 2024 a dicembre 2033 del quale sconosciamo i contenuti e una riduzione dei costi dei biglietti del 5 per cento, al momento solo sulla nota stampa della Regione.

I pendolari che si appresteranno ad acquistare gli abbonamenti mensili e/o annuali o il singolo biglietto di trasporto dal primo gennaio non troveranno lo sconto del 5 per cento sbandierato nel comunicato stampa da entrambi gli esponenti del governo siciliano ma bensì un ulteriore aumento del 5 per cento su singoli biglietti e abbonamenti.

Trasporti, nuovo contratto con Trenitalia. Schifani e Aricò: «Più convogli e biglietti meno cari»


Un sensibile incremento dei servizi, un potenziamento delle infrastrutture e dei convogli e una riduzione del 5 per cento del costo dei biglietti. È quanto stabilisce il nuovo contratto di servizio per il trasporto pubblico ferroviario di interesse regionale e locale che sarà sottoscritto tra la Regione Siciliana e Trenitalia, con la formula dell'aggiudicazione diretta. Il governo Schifani, su proposta dell’assessore regionale alle Infrastrutture e mobilità, Alessandro Aricò, ha approvato il documento e ha dato il via libera alla firma del contratto che avrà validità decennale, dal 2024 al 2033.

«Il nuovo contratto di servizio – ha detto il presidente della Regione, Renato Schifani - è strutturato in funzione della crescita dell’offerta sia in termini di quantità che di qualità e guarda anche al potenziamento della rete e all’arricchimento della flotta di treni sui quali stiamo investendo in maniera significativa. Contiamo di offrire una valida alternativa per gli spostamenti regionali ai siciliani e ai turisti, ma anche a chi deve trasportare merci grazie all'alta capacità». 

Nuovo Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario. I Pendolari Siciliani sconoscono i contenuti


Con la nota del dirigente generale del Dipartimento Infrastrutture, mobilità e trasporti, dott. Salvatore Lizzio e del dirigente del 2° Servizio trasporto ferroviario, ing. Giuseppe Di Miceli, prot.n. 38668 del 06/09/2023 avente oggetto: Avviso di preinformazione relativo a un contratto di servizio pubblico per l’affidamento diretto a Trenitalia del servizio ferroviario regionale della Regione Siciliana per il periodo 01/01/2024 – 31/12/2033 (con contestuale cessazione anticipata al 31/12/2023 del vigente Contratto di Servizio) - Regolamento (CE) n. 1370/2007 -  Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea – GU S: 2023/S 168 – 529255.

Criticità e richieste disattese - Reitera richiesta convocazione Tavolo Tecnico di confronto - Offerta ferroviaria regionale.


Sul Passante ferroviario di Palermo sono stati spesi negli ultimi 15 anni 1,2 miliardi di euro per l’ammodernamento e il raddoppio ferroviario, realizzando le 16 stazioni in esercizio (a cui dovranno aggiungersene altre tre, attualmente in costruzione) sui 35,6 km del suo tracciato.
Infrastrutture realizzate per l’attuazione di un servizio di tipo metropolitano, come avviene nelle grandi città dove, tra un treno e l’altro, si attendono al massimo 3 o 5 minuti.

Il governatore Schifani non ha mantenuto la promessa sull’azzeramento del 10% dei titoli di viaggio ferroviari per il 2023


Il governatore Schifani non ha mantenuto la promessa sull’azzeramento dell’aumento del 10 % dei titoli di viaggio ferroviari per l’anno 2023.
Nonostante siano stati previsti nella legge di stabilità 3,6 milioni di euro. Infatti in una dichiarazione alla stampa del 30 gennaio Schifani spiega: “le risorse per evitare l’aumento le abbiamo stanziate in manovra, dunque i ticket torneranno presto al prezzo ribassato”.
Siamo a metà maggio ma non abbiamo visto ancora nessun ribasso e/o sterilizzazione dell’aumento. Alle dichiarazioni del governatore Schifani seguono le dichiarazioni in Commissione Trasporti all’Ars dell’assessore regionale ai trasporti on. Aricò. L’assessore in audizione spiega che sono stati previsti in finanziaria 3,6 milioni per azzerare l’aumento, da noi denunciato perchè non previsto a gennaio 2023, ma ad oggi non ha messo in pratica la sterilizzazione di questo aumento.

Quale “cura del ferro” considerata la dilagante “anemia di mobilità” del trasporto pubblico ferroviario in Sicilia?


La Regione con Delibera di Giunta Regionale n. 563 del 18 dicembre 2021 deliberava di autorizzare la sospensione dell'incremento tariffario a far data dall'1 gennaio 2022compensando i minori ricavi con l'adeguata rimodulazione del Piano Economico Finanziario che sarà definito con l’impresa ferroviaria Trenitalia S.p.A..
Chiediamo al neo assessore regionale ai trasporti, on. Alessandro Aricò, di intervenire sulla questione per fare chiarezza e, se il caso chiederne l’annullamento prevedendo gli eventuali rimborsi per chi ha già acquistato i titoli di viaggio.
Infine desideriamo conoscere quale “cura del ferro” l’assessore regionale ai trasporti, on. Alessandro Aricò” voglia intraprendere considerata la dilagante “anemia di mobilità” del trasporto pubblico ferroviario.

Incremento dei prezzi dei servizi ferroviari regionali-Richiesta revisione programmazione offerta commerciale della Sicilia


Nonostante le proteste degli scriventi, continuano da parte della regione e di Trenitalia le angherie nei confronti di chi ancora si ostina ad utilizzare il trasporto ferroviario per lavoro o per studio.
Oltre al danno dei disservizi, dei ritardi, degli autoservizi sostitutivi, della carenza di corse e delle coincidenze regolarmente saltate, la beffa che si manifesterà con il nuovo anno è l’incremento del prezzo di biglietti ed abbonamenti del 10%. Un incremento che, secondo le clausole-capestro del Contratto di servizio Regione-Trenitalia dovrebbe avvenire ogni due anni. Già applicato il primo aumento nel 2020, il secondo avrebbe dovuto essere applicato dall’inizio del 2022, ma venne scongiurato da un intervento della stessa Regione, conscia, allora, delle difficoltà che ne sarebbero derivate ai viaggiatori.

L’aumento silenzioso del 10 percento dei biglietti e abbonamenti del trasporto ferroviario siciliano.


Premesso che l’art. 14 (Obblighi tariffari e gratuità), del Contratto di trasporto ferroviario decennale 2017/2026, al punto 4 prevede che, citiamo testualmente: -La Regione inoltre stabilisce che le tariffe regionali sono incrementate, dal 1° gennaio degli anni 2020, 2022 e 2024, con prevendita dal giorno 25 dicembre del mese precedente, del 10% per ciascuno degli anni indicati… Le Parti si danno atto reciprocamente che l’adeguamento, di cui al presente comma, contribuisce all’equilibrio economico del presente Contratto e, pertanto, qualora la Regione deliberi di non effettuarlo, la stessa si impegna a compensare i minori ricavi individuando le risorse necessarie. Dopo la nostra denuncia alla stampa, nei primi giorni del dicembre 2021, dovuta ai tanti disagi/disservizi patiti dall’utenza pendolari chiedevamo proprio l’azzeramento dell’aumento del 10% previsto da contratto a gennaio 2022.

In Sicilia si viaggerà a ritmo di Blues ma con qualche nota stonata


Palermo. Si è tenuto oggi al binario 8 della stazione centrale di Palermo la presentazione dell’arrivo del primo treno “Bimodale Hybrid Blues” che cavalcherà le infrastrutture siciliane sia quelle elettrificate che sono circa (792 km) che quelle non ancora elettrificate che sono (578 km). La terza trazione di questi treni è a batteria, con questa modalità dovrebbero entrare nelle stazioni di importanti centri storici, senza dover installare la linea aerea. Di questi nuovi treni Blues, ne arriveranno in Sicilia un totale di 22 entro il 2023/2024.
Pregi e difetti.
Pregio: - la maggiore possibilità di fare servizi diretti su percorsi con linee elettrificate e non elettrificate (diesel) e da ciò scaturisce un miglioramento del servizio per l’utenza che non dovrà più scendere dal treno per risalire su un altro diesel.
Difetto: - viste le caratteristiche delle linee siciliane non ancora elettrificate non deve superare le 18 tonnellate per asse.
Mentre a Palermo si festeggia in musica con la presentazione del nuovo treno “Blues”, alla stazione centrale di Catania veniva soppresso il Rv 5384 Siracusa-Catania-Messina delle 14.10.

Palermo. Inaugurazione del nuovo treno Blues 20 dicembre 2022 ore 10.30 binario 8 della stazione di Palermo Centrale.


Ringraziamo Trenitalia Spa Direzione Regionale Sicilia per l'invito all'Evento di inaugurazione del nuovo treno Blues che si terrà martedì 20 dicembre 2022 alle ore 10.30 presso il binario 8 della stazione di Palermo Centrale. I nuovi treni "Blues" saranno a tre (HTR 312) o quattro casse (HTR 412). La "H" sta a significare "Hybrid" vista la possibilità per il convoglio di viaggiare con sistemi di trazione Elettrica, Diesel e a Batterie. In Sicilia ne arriveranno 17 entro il 2023. La composizione del Blues a tre elementi prevede 224 posti a sedere e 165 in piedi. La composizione del Blues a quattro elementi prevede 306 posti seduti e 224 in piedi. La velocità massima è di 140/160km/h.

I Taormina Line a servizio dell’hinterland Jonico-Etneo con la fermata alla stazione di Fiumefreddo.


Già l’estate scorsa avevamo chiesto al Dipartimento Trasporti Regionale di far effettuare la fermata ai Taormina “Line” a Fiumefreddo di Sicilia senza riuscirvi.
Alla programmazione dei “Line” per l’estate 2022 abbiamo richiesto nuovamente al Dipartimento Trasporti la possibilità di fare fermare questi treni, articolando la richiesta e spiegandone l’utilità di questo ulteriore servizio ferroviario a prescindere dall’investimento di risorse pubbliche ma dall’opportunità che avrebbe potuto dare a tutto il territorio pedemontano jonico-etneo (Linguaglossa, Piedimonte Etneo, Fiumefreddo, Calatabiano, Mascali) di poter raggiungere al costo di 3,00 euro treno+bus Taormina centro (1,90 costo del treno link e 1,10 del bus link sino a Taormina e viceversa per il ritorno).
Finalmente ci siamo riusciti, grazie alla disponibilità dei funzionari del Dipartimento Trasporti, e soprattutto alla voglia di dare risposte da parte del Governo Musumeci e dell’assessore regionale ai trasporti, on. Marco Falcone, con questo ulteriore incentivo di mobilità estiva, ad un territorio che dopo due anni di chiusura, ha la necessità di far ripartire la propria economia basata principalmente sul settore turistico - enogastronomico sia invernale ed anche estivo.

Ferrovie in Sicilia: Un'Estate in bus con i servizi sostitutivi ai treni per lavori all’infrastruttura ferroviaria.


Nell’incontro del 26 maggio scorso, con i Dirigenti del Dipartimento Trasporti Regionale, di Trenitalia e di Rete Ferroviaria Italiana ci hanno prospettato le varie chiusure per lavori di ammodernamento dell’infrastruttura ritenuti indispensabili sotto il profilo della manutenzione e della sicurezza.
Queste le chiusure programmate:
Palermo-Trapani tratto Cinisi-Alcamo-Castelvetrano dal 12/6 al 10/09/2022
Palermo-Messina tratto Altavilla-Bagheria luglio 2022
Messina-Palermo tratto Rometta-Messina giugno-dicembre 2022
Palermo-Agrigento tratto Lercara Dir.-Castronovo giugno-ottobre 2022
Messina-Catania tratto Giampilieri-S.Teresa Riva giugno 2022
Catania-Siracusa tratto Bicocca-Augusta giugno 2022
Catania Caltagirone tratto Lentini-Caltagirone giugno-settembre 2022
Palermo-Catania:
tratto Catenanuova-Bicocca dal 12/6 al 10/09/2022
tratto Cerda-Sciara giugno-settembre 2022

Taormina Line - Richiesta fermata a Fiumefreddo di Sicilia. Opportunità al territorio Jonico-Etneo.


Lo scrivente Comitato chiede di voler valutare l’opportunità di fare effettuare la fermata ai “Taormina Line” alla stazione di Fiumefreddo di Sicilia ciò per dare un ulteriore servizio a tutto il comprensorio Jonico-Etneo anch’esso turistico (Linguaglossa, Piedimonte Etneo, Fiumefreddo, Calatabiano, Mascali).
Questi i treni “Taormina Line” in questione:
R22183 ore 10:28 effettua 4 fermate (Letojanni-Taormina-Giarre-Acireale-Catania) in 51 minuti
R22185 ore 10:54 effettua 4 fermate (Letojanni-Taormina-Giarre-Acireale-Catania) in 48 minuti
R22187 ore 13:22 effettua 4 fermate (Letojanni-Taormina-Giarre-Acireale-Catania) in 45 minuti
R22182 ore 09:15 effettua 4 fermate (Catania-Acireale-Giarre-Taormina-Letojanni) in 52 minuti
R22184 ore 09:56 effettua 4 fermate (Catania-Acireale-Giarre-Taormina-Letojanni) in 44 minuti
R22186 ore 12:15 effettua 4 fermate (Catania-Acireale-Giarre-Taormina-Letojanni) in 47 minuti

Antievasione, controlleria ed elusione. I Comitati Pendolari chiedono più controlli e scrivono alla Regione.


I sottoscritti Comitati Pendolari, Comitato Pendolari Siciliani e Comitato Pendolari Pa-Ag-Canicattì, operanti in Sicilia e riconosciuti dal Decreto Assessoriale N.3423/Serv.2 del 22/11/2018, desiderano fare presente quanto segue:
Premesso che
·il Piano operativo di sicurezza e controlleria - Misura 14 - adottato ai sensi della Delibera ART n. 16/2018 - “Indicatori e livelli minimi di sicurezza del viaggio e del viaggiatore”, con il coinvolgimento del Gestore dell’Infrastruttura ferroviaria, del Gestore di Stazione con una durata pari a quella del Contratto di Servizio;
·la definizione delle linee operative è adottata su base triennale (Interventi operativi primo periodo: 2018-2021), con l’indicazione dei possibili interventi di sviluppo per il periodo successivo;

Riapertura Alcantara-Randazzo: stessa entità di investimenti sia sotto il profilo turistico che commerciale.


Ripristino della linea ferroviaria dismessa Alcantara-Randazzo, al fine di dotare la Valle Alcantara di un vettore di mobilità moderno e sostenibile.
Intervenuto al sit-in tenutosi sabato 5 marzo scorso alla stazione di Taormina-Giardini, vista la manifestazione promossa da Giovanni Russo e da Roberto di Maria, del Comitato Pro Ferrovia Valle dell'Alcantara, per sollecitare il ripristino della linea ferroviaria dismessa Alcantara-Randazzo, al fine di dotare la Valle Alcantara di un vettore di mobilità moderno e sostenibile, a servizio di un territorio ancora isolato e servito soltanto da poche ed inadeguate strade, il Comitato Pendolari siciliani intende precisare quanto segue.
La progettazione del ripristino ferroviario della linea è garantita da un parere del Ministero dell’Ambiente, che si è espresso in tal senso nell’ambito dell’approvazione del progetto di raddoppio ferroviario Messina-Catania. Il recupero della linea, infatti, è concepito come un intervento compensativo dell’impatto del raddoppio sul territorio.

La cenere vulcanica caduta nottetempo nella zona della Sicilia occidentale ha procurato disservizi alla circolazione ferroviaria


La cenere vulcanica caduta nottetempo nella zona della Sicilia occidentale ha procurato disagi e disservizi alla circolazione ferroviaria tra le stazioni di Acquedolci-S. Fratello e Capo d’Orlando-Naso.
I disagi maggiori sono stati tra le stazioni di S. Marco d’Alunzio-Torrenova e Zappulla non essendo possibile nell’immediato poter recuperare i bus sostitutivi per assicurare celermente i vari collegamenti verso Messina e Palermo essendo stati soppressi i primi treni del mattino e precisamente il Rv5350 da S. Stefano Cam.-Mistretta a Messina e il Rv5351da Capo d’Orlando a Palermo.
L'interruzione al servizio per un guasto alla linea aerea è accaduto nella stazione di S. Agata M. con uno dei primi treni regionali (R12951 e 12950), che partono in direzione Palermo e Messina, al momento dell’apertura del pantografo che carico di cenere vulcanica umida, provocando forse una sorta di corto circuito, ha fatto saltare la linea aerea elettrica, paralizzando la circolazione ferroviaria.

Treno merci fermo sull’asse ferroviario Catania-Messina. Pendolari lasciati allo sbando per circa 2 ore.


Treno merci fermo sull’asse ferroviario Catania-Messina. Pendolari lasciati allo sbando per circa 2 ore.
Denunciare i disagi/disservizi è cosa buona e giusta, visto quanto è accaduto giovedì 3 febbraio 2022.
L'interruzione al servizio per un guasto all’infrastruttura o ai mezzi rotabili, ci può anche stare ma quello che non condividiamo sono i tempi di riorganizzazione dei servizi sostitutivi e dell’assistenza ai viaggiatori.
La gente o meglio l'utente che ha pagato anticipatamente per un servizio di trasporto, sia esso un abbonato o un utente occasionale, in queste criticità viene lasciato in balia di se stesso per più ore senza avere alcuna assistenza e/o informazione da parte del gestore dell’infrastruttura e del gestore del servizio, considerato che ormai in tutte le stazioni non vi è la presenza di personale ferroviario se non nelle grandi stazioni.

Treni festivi/domenicali rivedere attuale programma di esercizio.


In riferimento all’incontro del 21 dicembre scorso, così come concordato si inviano i prospetti relativi alle relazioni ferroviarie per quanto riguarda i treni attualmente in servizio nei giorni festivi/domenica.

In merito a quanto rappresentato nell’incontro di cui sopra si chiede di voler riprogrammare i primi treni nella fascia oraria pendolare 06:00/09:00 per dare l’opportunità all’utenza anche nei giorni festivi/domenica di poter raggiungere i luoghi di lavoro in orario lavorativo.
Si chiede, inoltre, di rivedere la programmazione di esercizio nei giorni festivi/domeniche, considerata la riduzione delle corse, prevedendo più treni regionali anziché treni regionali veloci.
In merito alla questione della riprogrammazione dei treni nei festivi, chiediamo un incontro, possibilmente a Catania, per la discussione e la pianificazione dei treni in questione.

Comitato Pendolari Siciliani, dopo la nostra denuncia, la Regione sospende l’aumento dei biglietti ferroviari.

Qualche giorno fa denunciavamo l’aumento (10%) dei titoli di viaggio ferroviari dal 1° gennaio 2022. Quale rappresentante del Comitato Pendolari Siciliani, prendo atto, condivido e apprezzo la scelta e l’attenzione del Governatore Musumeci nello stoppare gli aumenti tariffari tra l’altro previsti dalla stessa Regione nel Contratto di Servizio (Art.14 comma 4 “La Regione inoltre stabilisce che le tariffe regionali sono incrementate, dal 1° gennaio degli anni 2020, 2022 e 2024). Condivido in parte la scelta dell’assessore Falcone di continuare ad utilizzare le somme delle penalità elevate a Trenitalia nell’anno 2018 e 2019 per la sola scontistica sulle tratte disagiate della Modica-Caltanissetta del 30%, della Piraineto-Trapani del 30% e della Caltagirone-Catania del 55%, già in vigore da fine febbraio 2020.

Il regalo di Natale per i Pendolari Siciliani, aumento del 10% dei titoli di viaggio e il nuovo orario penalizza i pendolari

 I pendolari e tutta l'utenza ferroviaria che adopera il treno in Sicilia troveranno sotto l’albero di Natale un bel regalo, da parte della Regione Siciliana. Infatti, dal 1° gennaio 2022 i pendolari e l’utenza troveranno l’aumento del 10 per cento del costo di biglietti e degli abbonamenti fermo restando gli attuali servizi/disservizi.
Questo è il terzo aumento del costo dei titoli di viaggio, pari al 27,5 per cento, che i pendolari e l’utenza si trovano a dover pagare, da quando è stato sottoscritto il Contratto di Servizio “Ponte” del trasporto ferroviario 2015-2016 e il Contratto di Servizio decennale 2017-2026 ma il servizio ed i treni*km sono sempre gli stessi a parte gli investimenti dei fondi europei che la Regione ha utilizzato per rinnovare il parco rotabile con 21 nuovi treni “Pop” già circolanti nelle tratte ferroviarie. 

Nuovi orari 2021-2022 Rivedere la programmazione del servizio di trasporto ferroviario regionale a "Misura di Pendolare"

Il Comitato Pendolari Siciliani e l’Associazione dei Consumatori ADOC Sicilia, con la presente chiedono di voler prendere in considerazione le nostre proposte congiunte che da diversi anni proponiamo e che abbiamo portato in discussione nel tavolo tecnico del 23 settembre 2020 e che avevamo ribadito, ancora una volta, nell’ultimo tavolo tecnico tenutosi in video call il 27 maggio 2021.
Premesso che
- l’odg del tavolo tecnico tenutosi il 16/09/2021 era quello di fare il bilancio consuntivo sui treni estivi “Barocco Line, Cefalù Line e Taormina Line”;
- siamo ancora in attesa della convocazione del tavolo tecnico dal mese di giugno per la programmazione dell’offerta commerciale 2021/2022;
- ormai, da circa 6 anni, l’offerta commerciale è un copia incolla, più o meno, di anno in anno senza alcuna modifica, a parte l’entrata in esercizio di nuove infrastrutture.
Considerato che
- avevamo chiesto nel tavolo tecnico del 23/09/2020 all’assessore ai trasporti, ai dirigenti del Dipartimento Trasporti e ai Dirigenti di Trenitalia di rivedere insieme e di riprogrammare l’offerta commerciale ottimizzando gli attuali 11 milioni di km-treno;
- il treno è l’unico mezzo di trasporto, in Sicilia, che può assicurare dei collegamenti pseudo-veloci in quasi tutto il territorio siciliano visto lo status di strade ed autostrade.
Riteniamo opportuno sottoporvi nuovamente quanto richiesto in questi anni:

La nuova programmazione del treno R12953 provoca disagi ai pendolari delle Messina-Catania. Offerta commerciale 2021/2022


Ci pregiamo segnalare alla vs cortese attenzione quanto segue: - in data odierna alcuni pendolari, interrogando l'App Viaggiatreno di Trenitalia, si sono accorti del cambio orario del treno 12953 ex regionale 12865 dall’entrata in vigore del nuovo orario previsto dal 12 dicembre 2021.Nello specifico, per cause sconosciute, sembrerebbe che ancora una volta il tempo di percorrenza del treno in parola sia stato allungato di ben 10 minuti, poiché rimarrebbe confermata la partenza da Messina alle 05:39 e l’arrivo previsto a Catania il lunedì alle ore 07:33, dal martedì al venerdì alle ore 07:43 e il sabato alle ore 7:37 pur effettuando due fermate in più (Carruba e Guardia M. - S. Venerina) con la stessa percorrenza.
Questa soluzione del regionale 12953 è del tutto insostenibile per il flusso di pendolari che arriva a Catania e per la stranezza dei tre orari settimanali.
Abbiamo dovuto attendere anni prima del ripristino del regionale 12865 oggi 12953 prevedendo l’arrivo a Catania alle 7:33, considerato che i primi treni pendolari che da Messina giungono a Catania sono il regionale veloce 5381 con arrivo a Catania alle 06:30 e il successivo è proprio il regionale 12953 delle ore 07:33.

Continui disservizi/disagi nelle varie linee ferroviarie siciliane. Quattrocento tre treni monitorati, in due giorni.


In considerazione dei disservizi/disagi subiti dai pendolari e dall’utenza in generale dalla fine di ottobre per le continue interruzioni al servizio di trasporto ferroviario, alla gestione dei bus sostitutivi e a quanto è successo il 30 novembre 2021 sulla relazione Messina-Catania-Siracusa per un guasto al deviatoio nella stazione di Alcantara. Desideriamo intervenire per raccontare quanto accaduto. I fatti: “Il treno regionale 12953 partito da Messina alle ore 5.39 arriva alla stazione di Alcantara alle 6.41 e viene cancellato per dei problemi a un deviatoio. Una sessantina, circa, di pendolari vengono fatti scendere dal treno (12953) e per oltre un’ora hanno dovuto attendere al freddo e sotto la pioggia, nonostante avessero chiesto al Capotreno del regionale 12953 di poter attendere a bordo treno, visto il brutto tempo e le basse temperature, l’arrivo del treno regionale 34881 da Taormina che peraltro giunge alla stazione di Alcantara alle 7.45 con 35 minuti di ritardo ma senza ottenere risposta. Infatti i pendolari che dovevano arrivare a Catania con il regionale 12953 (cancellato) delle ore 7.33 sono arrivati alle 8.42 con 69 minuti di ritardo mentre il regionale 34881 previsto per le 8.08 è arrivato a Catania con 34 minuti di ritardo".

Niente fermate dei bus sostitutivi al treno a Militello e Scordia


Art.10 comma 4 (Flessibilità del programma di esercizio) del Contratto di Servizio 2017-2021 che riportiamo testualmente: - “Nei casi di sospensione del servizio di cui al comma precedente, per i quali sia previsto  servizio sostitutivo a totale o parziale sostituzione del servizio ferroviario, tale servizio  sostitutivo deve essere comunque effettuato con un numero di autobus e/o autoveicoli  sufficiente  a trasportare tutti i passeggeri statisticamente presenti sul treno e in modo tale da garantire il servizio presso le stazioni e fermate previste sulla tratta ferroviaria oggetto  del  disservizio,  salvo  casi  di  manifesta  impossibilità”. Ma in effetti non è proprio così, difatti nelle note della riprogrammazione oraria viene fatto esplicitamente presente che: “Sostituito con bus, che fermano nel piazzale antistante la stazione ad eccezione delle località in cui non è possibile la sosta dei bus: Militello e Scordia.

Corse riprogrammate con bus sostitutivi Catania-Caltagirone non fermano nelle Stazioni di Militello e Scordia


In riferimento alla sospensione della circolazione ferroviaria sulla tratta Catania-Caltagirone-Gela dal 29 ottobre 2021 e riprogrammata con bus sostitutivi che devono effettuare le stesse fermate effettuate dai treni nelle stazioni interessate.
Ci pregiamo sottoporre, alla vostra cortese attenzione, che nella riprogrammazione effettuata dall’impresa ferroviaria, Trenitalia Spa, che gestisce per contratto il trasporto ferroviario in Sicilia, non vengono effettuate nelle stazioni di Militello e di Scordia le fermate dei bus sostitutivi al treno, così come previsto dall’Art.10 comma 4 (Flessibilità del programma di esercizio) del Contratto di Servizio 2017-2021 che riportiamo testualmente: - “Nei casi di sospensione del servizio di cui al comma precedente, per i quali sia previsto servizio sostitutivo a totale o parziale sostituzione del servizio ferroviario, tale servizio sostitutivo deve essere comunque effettuato con un numero di autobus e/o autoveicoli sufficiente a trasportare tutti i passeggeri statisticamente presenti sul treno e in modo tale da garantire il servizio presso le stazioni e fermate previste sulla tratta ferroviaria oggetto del disservizio, salvo casi di manifesta impossibilità”. Ma in effetti non è proprio così, difatti nelle note della riprogrammazione oraria viene fatto esplicitamente presente che: “Sostituito con bus, che fermano nel piazzale antistante la stazione ad eccezione delle località in cui non è possibile la sosta dei bus: Militello e Scordia.

Un turismo per pochi con i treni regionali "Taormina Line"


Nell’incontro del tavolo tecnico sui trasporti, tenutosi in video call il 27 maggio 2021, alla presenza dell’assessore regionale ai trasporti, on. Marco Falcone, dei dirigenti di Trenitalia, di Rete ferroviaria Italiana, dei dirigenti del Dipartimento regionale trasporti, delle associazioni dei consumatori e dei comitati dei pendolari, in
occasione della presentazione del programma dei treni c.d. “Line” (treni del mare/turistici) da impiegare dal cambio orario del 13 giugno a metà settembre, avevamo chiesto di inserire la fermata alla stazione di Fiumefreddo di Sicilia visti i tempi di percorrenza di 39 minuti, alquanto larghi, per effettuare le fermate di Giarre-Riposto, Acireale e Catania Centrale. Nella stessa seduta abbiamo fatto notare che i treni regionali veloci 5383, 538, 5397, 22095, che non effettuano la fermata a Fiumefreddo di Sicilia ed effettuando le tre fermate (Giarre-Riposto, Acireale e Catania) impiegano 34 minuti a differenza dei Taormina Line (94955, 94957,94959, 94954, 94956, 94958) che effettuando le stesse fermate hanno un tempo di percorrenza di 39 minuti, quindi 5 minuti in più. Abbiamo fatto notare che alcuni treni regionali quali: Rv5381, Rv5395 v5384, Rv5386, Rv5378, Rv5390 impiegano effettuando 2 fermate in più, quella di Alcantara e Fiumefreddo impiegando una percorrenza che varia dai 35 ai 38 minuti.

Condividi contenuti