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Calabria

Alitalia abbandona la Sicilia, niente aerei a Fontanarossa e Punta Raisi


Alitalia: lungo (mi)raggio per Sicilia e Calabria  
Un anno fa circa, leggevamo sui quotidiani le dichiarazioni di guerra all’Alitalia, da parte del governatore Crocetta. Il Governatore prendeva di mira la ormai ex compagnia di bandiera, responsabile di penalizzare la Sicilia e il turismo con una politica tariffaria molto salata.
Accennava ad una rivoluzionaria delibera regionale nei confronti del sistema monopolistico dell’Alitalia dando mandato all'Azienda Siciliana Trasporti a sottoscrivere accordi, puntando sull’aeroporto di Comiso aperto da qualche mese, con eventuali vettori low cost.
Il Governatore dichiarò, anche, che la Regione avrebbe avuto una sua compagnia aerea low cost puntando tutto sull’Ast, azienda di trasporti controllata dalla Regione con a capo il prof. Dario Lo Bosco nonché presidente di Rete Ferroviaria Italiana.
Dopo un mese di botte e risposte, di attacchi e di contromisure tra il governatore della Regione Sicilia e l’Alitalia  tornò la quiete nei cieli e nelle stanze della regione siciliana.
A distanza di un anno arriva nuovamente sulla nostra Regione la doccia fredda dell’Alitalia che abbandona definitivamente le tratte siciliane da e per il nord.

Dal 10 giugno due nuovi treni collegheranno Milano con Reggio e Palermo

Dal prossimo 10 giugno ci saranno due treni in più dalla Calabria e dalla Sicilia per Milano. Il ministero dello Sviluppo Economico e quello per le infrastrutture hanno sottoscritto un contratto di servizio con Trenitalia, il committente, per collegare le due Regioni al nord Italia con nuovi treni per almeno sei mesi, fino a quando cioè non cambierà di nuovo l'orario del servizio.
Due tragitti: il primo collegherà giornalmente Reggio Calabria a Milano: il secondo, invece Palermo-Villa San Giovanni e Milano.
Si tratta di un piccolo segnale del ministero, anticipato dal vice ministro alle Infrastrutture Francesco Ciaccia, dopo i tagli e le soppressioni delle corse a lunga percorrenza messi in atto dalla società Trenitalia. Il ministero garantirà parte dei costi per i tragitti che al committente sono ritenuti eccessivi e sproporzionati rispetto agli incassi (la società stima che a fronte di impegni di spesa pari a 10 gli incassi coprono soltanto la metà della spesa). Con il nuovo orario, che entrerà a regime proprio dal prossimo 10 giugno, ci sarà dunque una maggiore, anche se minima, offerta di trasporto ferroviario dal Sud al Nord.

Il Ponte sullo Stretto e le Infrastrutture in Sicilia

Mentre la politica siciliana esulta, i siciliani aspettano e continuano ad aspettare le strade, le autostrade, l’elettrificazione, i raddoppi e l’alta velocità ferroviaria in Sicilia.

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