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#giosuemalaponti

Metroferrovia Messina-Giampilieri troppe corse ma poco funzionali


Con i nuovi orari ferroviari dal 13 dicembre 2015 la “Metro ferrovia Giampilieri-Messina” è stata incentivata la mobilità ferroviaria con 14 coppie di treni distribuite nell’arco della giornata. Una giusta scelta da parte della Regione Siciliana ma come al solito senza alcuno studio sugli eventuali risultati relativi alla frequentazione giornaliera dell’utenza.

Tra l’altro il Comune di Messina non ci risulta avere già approntato alcun piano di mobilità per quanto riguarda i servizi sul territorio da parte dell’ATM (Azienda Trasporti Messina) in raccordo alle 28 corse treno giornaliere tra la Città e Fiumara-Gazzi, Contesse, Tremestieri, Mili Marina, Galati, Ponte S.Stefano, Ponte Schiavo, San Paolo e Giampilieri.

Sono 16 km di linea ferrata, tra l’altro in doppio binario, che collega i nove Villaggi messinesi che, al contempo, vengono serviti anche del trasporto pubblico dei bus dell’ATM, non a raccordo e a servizio della metroferrovia ma con un programma di esercizio che collega questo parte di Città con la stazione centrale di Messina.

Cannizzaro la stazione deserta ma i treni fermano.


Dal 13 dicembre 2015, è entrata in vigore la nuova offerta commerciale del trasporto ferroviario con la prima gestione della Regione Siciliana. Da questa data, dopo tanti anni, tredici treni regionali della relazione ferroviaria Messina-Catania-Siracusa e viceversa, stanno effettuando la fermata   alla stazione di Cannizzaro.
Stazione del tutto isolata e senza alcun servizio di collegamento con Aci Castello, con l’Ospedale Cannizzaro e le altre frazioni castellesi, preventivamente predisposto in concomitanza all’attivazione delle fermate del treno.
Da un mese e mezzo circa dell’istituzione della fermata di “Cannizzaro”, ci corre l’obbligo segnalare sia al Dipartimento Trasporti regionale che al Dirigente di Trenitalia che la frequentazioni in salita e discesa è del tutto inesistente, 4/5 utenti giornalieri circa.

La storia dei treni regionali veloci e le modifiche dei treni nei giorni festivi.


Nel 2005 fu fatta la prima prova in Sicilia dei treni regionali veloci chiamati “City Express”, che collegavano Taormina a Catania e Catania con Siracusa. “City Express voluti allora dall’assessore pro tempore Fabio Granata, esperienza fallimentare per tanti motivi, non furono create le coincidenze alla stazione centrale di Catania tra i Taormina e i Siracusa, nonostante il collegamento era senza alcuna fermata tra Catania e Siracusa, i tempi di percorrenza erano sempre 60 minuti a differenza di un regionale che effettuava 4 fermate (Lentini, Augusta, Priolo-Melili e Siracusa)ed impiegava 67 minuti. Sono trascorsi circa dieci anni dall’esperienza fallimentare dei “City Express” che la politica e l’assessorato regionale alle infrastrutture e trasporti fa propria la proposta di Trenitalia dei treni regionali veloci sulle dorsali ferroviarie: sulla Tirrenica Palermo-Messina in via sperimentale dal 20 gennaio 2014 con due coppie di treni che diventano cinque per tutto il 2015, mentre sulla Jonica, con i nuovi orari di dicembre 2015.

Il tutto potrebbe essere interessante se ci fosse veramente un notevole risparmio di tempo, anche per dare un significato all’aggettivo “Veloce” e un senso logico sull’impiego di questi treni tra Messina, Catania e Siracusa.

Il Dipartimento Trasporti Regionale convoca, per il 20 gennaio, i Comitati Pendolari Siciliani


Palermo. Il Dirigente Generale del Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti convoca i Comitati Pendolari Siciliani mercoledì 20 gennaio 2016 alle ore 13:00, presso i locali dell'assessorato, Via Leonardo da Vinci 61, per la verifica dello stato della programmazione dei servizi e criticità emerse nonché per la calendarizzazione degli incontri propedeutici alla futura programmazione, tenuto conto che entro gennaio è necessario predisporre il nuovo progetto di offerta commerciale per renderlo operativo in previsione del nuovo orario in vigore previsto per giugno 2016.

Palermo-Catania: 30902 minuti di ritardo dei regionali veloci dal 3 maggio al 31 dicembre 2015


A circa otto mesi di distanza dal cedimento del viadotto Himera sull’autostrada A19, e dall’incentivazione del servizio ferroviario sulla Catania-Palermo, rendiamo pubblici i dati del nostro monitoraggio effettuato dal 3 maggio al 31/12/2015. Questi i risultati:
GIORNI MONITORAGGIO   187
TRENI MONITORATI      2375
TRENI IN ANTICIPO        115(4,5%)
TRENI IN ORARIO            67(2,5%)
TRENI SOPPRESSI            28(1%)
RITARDO DA 0 A 5         790(33%)
RITARDO DA 6 A 10       458(19%)
RITARDO DA 11 A 20     477(19%)
RITARDO OLTRE 20       456(19%)
RITARDO OLTRE 60         46(2,0%)
KM/TRENO SOPPRESSI  3888
MINUTI RITARDO        30902
ORE RITARDO            515 pari a 21 giorni circa
Riepilogo complessivo dei dati del monitoraggio:

Sicilia. Contratto di Servizio e aumenti tariffe del trasporto ferroviario


Al Presidente della IV Commissione Ars On. Maria Leonarda Maggio
Ai Componenti la IV Commissione
On.le Presidente
con la presente desideriamo esternarle tutto il nostro disappunto per non essere stati mai chiamati al tavolo del redigendo Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario.
Avevamo chiesto ed ottenuto nel dicembre 2013 dall’assessore, pro tempore, Nino Bartolotta la costituzione di un Comitato di Verifica e Controllo, composto dai Sindacati del settore e dai Comitati dei Pendolari, ma è rimasto nei cassetti degli uffici del Dipartimento Infrastrutture e Trasporti, di questo chieda conferma al Dott. Fulvio Bellomo, Capo della segreteria tecnica (ad interim) dell’assessore Bartolotta dal 23/11/2012 al 13/04/2014, oggi Dirigente Generale dello stesso Dipartimento.
On.le Presidente, a differenza di quanto viene fatto in altre regioni, dagli assessori regionali ai trasporti prima dell’eventuale sottoscrizione del Contratto di Servizio, non avviene in Sicilia.
E’ da anni che elemosiniamo incontri con l’Istituzione ma a parte qualche assessore (Bartolotta e Torrisi) nessuno ha avuto la bontà di sentire cosa avevamo da dire.

Il regalo di Natale della Regione Siciliana a Trenitalia


Un regalo di Natale inaspettato per i Pendolari Siciliani perchè anticipato di un anno.
Sotto l’albero di natale la Regione Siciliana ha messo un bel pacco regalo per i circa 60 mila pendolari siciliani, un aumento delle tariffe del 7,7 per cento su biglietti ed abbonamenti ferroviari.
Non c’è male, in questo periodo di crisi un aumento di 5/6 euro comportano una spesa di circa 70/80 euro annuali nelle famiglie siciliane ma per la Regione anticipare di un anno non è un problema, tra l’altro sono soldi che intascherà solo Trenitalia e con un anno di anticipo.
Nell’intesa sottoscritta il 25 giugno 2015 per la Regione Siciliana, dall’assessore ai trasporti, pro tempore Pizzo, e per Trenitalia, dal responsabile della Divisione Passeggeri Regionale di Trenitalia Iacona, la Regione si impegnava a garantire un aumento tariffario del 10% a partire dal gennaio 2017, ma di fatto non è stato così.
A tutt’oggi il Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario non è stato ancora firmato ma gli aumenti sono già operativi per chi acquista gli abbonamenti da gennaio 2016, nonostante quanto era previsto e sottoscritto nell’intesa di giugno.
Non riteniamo corretto il comportamento della Regione Siciliana che da un lato firma un’intesa e dall’altro autorizza a fare ben altro…e ancora siamo all’inizio, speriamo bene.

AUGURI...Buone Feste


In occasione delle feste desidero porgere a nome mio e del Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer gli auguri di un Santo e Sereno Natale e di un proficuo e speranzoso 2016

Treno regionale 3864 delle ore 20.46, modifica accordata ma sempre in ritardo


Dall'entrata in vigore dei nuovi orari, veniva cancellato il treno regionale 12886 da Catania per Messina delle ore 20.46, prevedendo la partenza da Catania alle ore 21.27. Considerato che l'ultimo treno previsto da Catania per Messina era alle ore 19.40 ed essendoci quasi due ore di attesa per il treno regionale 3864 proveniente da Siracusa e previsto in arrivo a Catania alle 21.27, molti pendolari, sin da subito via email, avevano segnalato all'assessorato regionale alle infrastrutture e trasporti, al dirigente generale del dipartimento infrastrutture e trasporti, alla responsabile del Servizio IV 

Pendolari abbandonati, in vigore i nuovi orari

Da stamattina in vigore nuovi orari e fermate soppresse. Non parliamo, poi, delle tante fermate intermedie saltate in molte corse del Messina-Catania. Parlo di Ognina, Guardia M., Carruba, Mascali e Calatabiano....o della cancellazione del treno 12886 delle ore 20.46..

Otto ore e mezza per 30 km

ll contratto tra la Regione Siciliana e Trenitalia, dal costo di 1 miliardo e 400 milioni di euro, deve ancora essere firmato (accadrà entro la prossima settima n.d.r.), ma i nuovi orari e le nuove tratte di Trenitalia sono già in funzione sul territorio regionale..

Chi paga per questi disservizi e disagi procurati ai Pendolari e all'utenza in generale?


Per il Dipartimento Trasporti Regionale: Oggi il treno 8580 delle ore 6.04 da Sr a Taormina per un problema al P.L. di Brucoli è arrivato a Catania con 70 minuti di ritardo ed è stato soppresso. I pendolari che dovevano arrivare sino Taormina sono stati costretti ad aspattare il treno 3868 delle ore 6.32 da Sr x Me giunto a Catania con un ritardo di 60 minuti. Mentre nella giornata di ieri è stato soppresso il treno 12865 delle ore 5.50 da Me a Ct e il treno diretto 3865 delle ore 5.20 Me- Ct- Sr ha accumulato un ritardo di 26 minuti. 
Chi paga per questi disservizi e disagi procurati ai Pendolari e all'utenza in generale?

Contratto di Servizio e nuovi orari ferroviari gioie e dolori per i pendolari siciliani.

Dal gennaio 2015 è la Regione Siciliana che ha preso in mano le sorti del trasporto ferroviario nell’Isola.
A gestire il nuovo Contratto di Servizio, non ancora siglato, sarà il dirigente generale, dott. Fulvio Bellomo, del Dipartimento infrastrutture e trasporti e la dirigente del servizio IV° trasporto ferroviario, dott.ssa Carmen Madonia.

No al Ponte, costruiamoci il “Muro sullo Stretto” per evitare i continui saccheggi.


No al Ponte, costruiamoci il “Muro sullo Stretto” per evitare i continui saccheggi in un’Isola che non li merita.
In riferimento alle ultime dichiarazioni del Premier Renzi, a Porta a Porta, sulla costruzione del Ponte sullo Stretto e su i due miliardi per l’emergenza siciliana da spendere nei prossimi cinque anni, che desideriamo dire la nostra.
Ci sembra giusto che anche il presidente del Consiglio Renzi entri a far parte della favola del “Ponte sullo Stretto”. La cosa che ci convince sempre di più è, siamo sicuri, che entrerete (tutti i presidenti del Consiglio che hanno parlato di ponte sullo stretto) a far parte dei guinness dei primati per aver contribuito a realizzare nel mondo il primo “Ponte fantasma sullo Stretto di Messina”.
Invitiamo invece i Siciliani a chiedere a gran voce che non vogliamo questo benedetto “Ponte”, piuttosto rimbocchiamoci le maniche ed iniziamo, NOI, a costruire il “Muro sullo Stretto” e a non versare più un centesimo nelle casse romane visti i risultati ormai sotto gli occhi di tutto il mondo.
Qual è il peso della politica siciliana a Roma visti i risultati portati a casa e, viste le condizioni di un’Isola che sta franando e colando a picco in tutti i sensi.

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