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RIPRENDIAMO IL TRENO E LE STAZIONI tenutasi sabato 16 febbraio alla stazione di Siracusa e in tutte le stazioni d’Italia

SIRACUSA – Il Comitato Pendolari Siciliani, con il coordinatore Giosuè Malaponti, si ritiene alquanto soddisfatto della prima iniziativa messa in campo dal C.I.U.FE.R. (Comitato Italiano Utenti delle Ferrovie Regionali), un’associazione spontanea di cui fanno parte decine di Comitati di Pendolari del treno e molti cittadini che hanno a cuore le sorti del trasporto ferroviario regionale. All’iniziativa ha preso parte la sezione di Siracusa di Italia Nostra. Questa prima iniziativa di mobilitazione prevedeva a scala nazionale il presenziamento delle stazioni ferroviarie da parte dei pendolari, degli utenti e delle associazioni e dei singoli cittadini sensibili alla Vertenza. Si è trattato di una mobilitazione inedita per la simultaneità dell’evento in centinaia di stazioni d’Italia.

Treni soppressi, nel dettaglio, dall'11 marzo 2013

Mentre la Regione annuncia la sottoscrizione del "Cis" (il contratto istituzionale di sviluppo) sui prossimi investimenti infrastrutturali di Rfi in Sicilia, Trenitalia invece si appresta a tagliare 105 treni regionali sui circa 500 in circolazione. I tagli nel trasporto ferroviario dell'Isola, che scatteranno a partire dal prossimo 11 marzo 2013. Questi i treni nel dettaglio:

Vertenza Ferrovie Regionali "RIPRENDIAMO IL TRENO E LE STAZIONI"

Sabato 16 febbraio 2013 ore 10.00 - Stazione Centrale di Siracusa e in tutte le stazioni d’Italia

Ferrovie, di male in peggio in provincia, e si alzano alcune voci in difesa del territorio

Siracusa. Con i nuovi orari un'altra sforbiciata al numero di treni.
Trenitalia taglia ancora: 105 treni in meno in Sicilia dal prossimo primo marzo. Naturalmente ce n'è anche per Siracusa: dal prossimo 10 marzo si tagliano corse su Taormina, Rosolini, Modica e Pozzallo. Lo rilevano Mimmo Perrone e Amedeo Benigno, dirigenti regionali! di settore della Cisl. E sabato alle 10 la stazione centrale sarà pacificamente occupata da Italia Nostra e dal Ciufer (Comitato italiano utenti ferrovie). Con invito alla popolazione a partecipare all'iniziativa nazionale "Riprendiamoci il treno".
L'iniziativa è «promossa dal Ciufer e condivisa da Italia Nostra nazionale per il rilancio del trasporto ferroviario e la tutela del diritto alla mobilità di tutti i cittadini». Lo sottolinea Lucia Acerra, presidente della sezione siracusana di Italia nostra. E annuncia, per sabato, la partecipazione della vicepresidente nazionale di Italia nostra, Teresa Liguori. Sollecitando «un'inversione di tendenza a favore di un trasporto ferroviario rispondente alle esigenze della mobilità sostenibile».
Intanto scocca l'ora delle dichiarazioni. Ma di risultati concreti non se ne parla proprio. E l'Italia ferroviaria si ferma al "triangolo magico" Catania-Palermo-Messina.

Regione Siciliana: riduzione dell'Offerta per Insufficienza corrispettivi Pubblici

La rimodulazione interverrà Sulle corse: domanda di un minore, Così da ridurre l'Impatto sui Clienti

L'allarme dei sindacati – Stop ai tagli nell'Isola, dal 10 marzo 105 treni regionali in meno su 500

Palermo. «Mentre la Regione ha annunciato giorni fa la firma del "Cis" (il contratto istituzionale di sviluppo) sui prossimi investimenti di Rfi in Sicilia, Trenitalia invece si appresta a tagliare 105 treni regionali sui circa 500 in circolazione. Sono i nuovi tagli nel trasporto ferroviario dell'Isola, che scatteranno a partire dal prossimo 10 marzo». A denunciarlo, Mimmo Perrone e Amedeo Benigno, segretari regionali Fit Cisl ferrovie e Fit Cisl Sicilia, rendendo noto il nuovo piano di Trenitalia in Sicilia, operativo da marzo, riducendo ancora di più i treni regionali in circolazione e penalizzando i pendolari e i viaggiatori.

Tagli ai treni in Sicilia da marzo. Che fine ha fatto il Contratto di Servizio?

Tagli ai treni da marzo... e il Contratto di Servizio che aspettiamo dal 2009 che fine ha fatto? Perché il presidente Crocetta si è ostinato a cavalcare il filone delle infrastrutture, cose tra l’altro già trite e ritrite nei vari Contratti di Programma di RFI dal 2001 ad oggi? Non era più importante "prima" assicurare ai siciliani la possibilità di poter continuare a viaggiare sui treni chiudendo il Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario siciliano con Trenitalia? Oppure nell’accordo che deve sottoscrivere oggi, con l’ad Moretti, chiudere definitivamente entrambe le cose “Contratto di Servizio per il trasporto e il Contratto Istituzionale di Sviluppo? 

Così si viaggerà in treno in Sicilia. Sei gli interventi previsti: il più complesso l'alta velocità "light" Catania e Palermo

Palermo. A soli tre giorni dalla firma definitiva del "Cis" (il Contratto istituzionale di sviluppo) sugli investimenti per la rete ferroviaria siciliana - prevista mercoledì a Palermo fra il ministro per la Coesione Territoriale, Fabrizio Barca, il presidente della Regione ! Rosario Crocetta, l'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, e l'assessore regionale alle Infrastrutture, Nino Bartolotta - trapelano le prime indiscrezioni sugli interventi oggetto dell'accordo.

Obiettivi - Secondo il nuovo "Cis", oltre all'ottimizzazione delle reti esistenti, si cercherà di realizzare finalmente dei tracciati in grado di annullare i ritardi delle linee attuali.

Montezemolo: «Il Ponte? Una cravatta senza camicia»

Catania. Per un arbiter elegantiarum come lui la cravatta - oltre che un'essenza - è uno strumento di comunicazione. Luca Cordero di Montezemolo passeggia a Catania, accompagnando per mano i candidati siciliani della Lista Monti. E brandisce, più volte, l'accessorio maschile per eccellenza. Prima quando il rettore uscente Toni Recca, candidato con Scelta Civica! al Senato, gli regala la cravatta ufficiale dell'Università di Catania (un discutibileregimental di un vago color pastello, con piega non stirata) e lui, il presidente di Italia Futura, si toglie dal collo la sua (Marinella?) blu con eleganti quadratini bianchi per indossare il gadget. Poi quando, parlando dell'incompiuta delle incompiute, Montezemolo parte da una metafora per descrivere la sua idea di sviluppo in Sicilia: «Il Ponte sullo Stretto? È come parlare della cravatta senza avere la camicia. Prima bisogna pensare alle infrastrutture, alle autostrade, alle ferrovie, che tra l'altro sono fondamentali se si vuole veramente parlare del turismo, ma sono fondamentali per l'agriturismo e l'agroindustria».