Torrenova. Dopo nostre ripetute segnalazioni anche documentate con immagini, finalmente viene messo in sicurezza l'ex scalo ferroviario.
Torrenova. Dopo nostre ripetute segnalazioni anche documentate con immagini, finalmente viene messo in sicurezza l'ex scalo ferroviario.
Presentati a Pollina i dettagli dell'appalto. Partiranno il prossimo 9 aprile i lavori preliminari per il raddoppio ferroviario "Cefalù-Castelbuono". Ben 12,3 km di nuova linea, circa 20 km di tunnel (6 dei quali a doppia canna).
Il nostro Comitato Pendolari SICILIANI, ha iniziato in questi giorni, ad effettuare attività di monitoraggio dei servizi forniti in Stazione da parte di RFI e Trenitalia, riscontrando le seguenti criticità che riportiamo stazione per stazione:
-Torregrotta: Risulta ancora non essere stata collocata l’obliteratrice nel marciapiede del binario pari (2) nonostante le ns incessanti segnalazioni datate 08.05.2013-07.08.2013 - 09.9.2013 - 07.09.2014.
- Milazzo: Risulta ancora non effettuato nessun intervento di potatura e scerbatura della vegetazione ormai fuori controllo nel parcheggio antistante la Stazione di Milazzo, (segnalazione effettuata in data 4.05.2014)
Messina. Il Comitato Pendolari Siciliani prenderà parte alla manifestazione, che si terrà sabato 14 febbraio a Messina, per tutelare il diritto alla Continuità Territoriale.
Tenuto conto che nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche… così termina l’art. 16 della Costituzione Italiana, ma la Sicilia è un caso a parte.
Non devono bastare le rassicurazioni dell'Ad di Fsi Elia, non devono bastare le risposte del Ministro Lupi, non deve bastare la richiesta del governatore Crocetta è ora che in Sicilia si vedano i fatti ed in maniera concreta e tangibile.
E’ arrivato il momento che i politici aprano gli occhi su una realtà che sino ad oggi non hanno voluto vedere affinché tutti assieme, amministratori, cittadini, associazioni, lavoratori, studenti diventino protagonisti delle scelte che riguardano il nostro territorio e un nuovo modello di sviluppo. Un sistema dei trasporti efficiente ed efficace e di qualità, rappresenta una condizione irrinunciabile per lo sviluppo economico e sociale della Sicilia. E’ fondamentale iniziare ad avviarne un processo di riorganizzazione, riqualificazione e sviluppo attuato con criteri programmatori, che ne superino l’attuale condizione di arretratezza. Chiediamo che:
Stazione di Campofelice più servizi ai viaggiatori
Diverse segnalazioni sono pervenute al nostro Comitato Pendolari Siciliani in merito alla mancanza di collegamenti dal capoluogo Siciliano verso la Stazione in oggetto, nell’arco temporale compreso tra le ore 19.0o e le ore 21.00.
Si invita chi di competenza a trovare una soluzione per evitare snervanti attese ai numerosi Pendolari che utilizzano il trasporto ferroviario come mezzo indispensabile per i propri spostamenti per lavoro, studio e/o altro.
Torrenova, 05.02.2014
Mondì Francesco - Pendolari S.Agata Messina - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
RFI spa per la Sicilia
Centostazioni s.p.a.
Trenitalia spa per Sicilia
Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti
Sicilia.Governo, Ferrovie dello Stato e la Continuità Territoriale della Sicilia.
La Continuità Territoriale negata anche sul portale internet di Trenitalia.
Viaggiare in treno o meglio programmarsi un viaggio in treno per raggiungere la Sicilia è ormai un serio problema. Da diversi mesi un individuo qualsiasi che vorrebbe programmarsi un viaggio in treno, da qualsiasi parte d’Italia, ed entra nel portale Trenitalia – Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane www.trenitalia.com ed accede alla ricerca rapida si vede apparire una schermata di un’Italia mutilata e per di più con un invito a cliccare su una città della mappa, dove mancano Sicilia e Sardegna.
Quale può essere la chiave di lettura per un utente che apre tale ricerca?
Forse l’Italia ferroviaria finisce a Reggio Calabria?
E’ il segno da cogliere per i Siciliani della fine della Continuità Territoriale?
In merito all’articolo «A Messina la sfida fra Trenitalia e Rfi» - Pizzo: «Lo Stretto è diventato un campo di battaglia» sul quotidiano La Sicilia di giovedì 5 febbraio, desideriamo intervenire per fare presente alcuni aspetti sulle dichiarazioni dell’Assessore Pizzo.
Continua l’attività di monitoraggio del nostro Comitato Pendolari Siciliani dei servizi offerti in stazione, dopo la nostra segnalazione datata 11.09.2014. Gli interventi di ristrutturazione effettuati nei servizi igienici e soprattutto dei box maschili sono stati immediati, ma ad oggi, ancora, risultano non essere funzionanti gli asciugamani ventilati e il sistema di filtraggio con modalità a pagamento delle porte scorrevoli.
Nonostante lo sforzo degli addetti alle pulizie, il decoro e l’igiene nell’area dei wc risulta essere carente, causa la mancata chiusura delle porte con sistema di pagamento, al fine di filtrare l’accesso, come per altro succede il tutte le stazioni che fanno parte del circuito cento e grandi stazioni.
Sperando che tale nota possa far presente, quanto riportato nella mission di Centostazioni, ovvero un alto livello di attenzione al decoro degli ambienti e manutenzione degli impianti nelle stazioni del network e la verifica costante degli standard qualitativi.
RFI spa per la Sicilia
Centostazioni s.p.a.
In merito all’articolo «A Messina la sfida fra Trenitalia e Rfi» - Pizzo: «Lo Stretto è diventato un campo di battaglia» sul quotidiano La Sicilia di giovedì 5 febbraio, desideriamo intervenire per fare presente alcuni aspetti sulle dichiarazioni dell’Assessore Pizzo.
L’assessore ci racconta la favoletta del fratello ricco e del cugino povero, parafrasando su Rfi e Trenitalia i due gestori ferroviari, il primo per le infrastrutture ed il secondo per il trasporto. Continua dicendo che sui treni diurni a lunga percorrenza non c’è nulla di ufficiale. Prosegue accennando ad uno scontro in atto e ad una prova di forza all’interno di Ferrovie dello Stato tra le diverse anime del sindacato all'indomani dell'uscita di scena di Mauro Moretti, finendo col dichiarare cito testualmente: «A me pare che il campo di battaglia individuato e bene visibile, lo Stretto, si presti a perfezione per lo schieramento delle contrapposizioni. Spacca in due il Paese. Ed in conclusione afferma: “Occorre guardare al futuro in ogni caso. Che le ferrovie facciano investimenti da Paese moderno per lo sbarco e l'imbarco di passeggeri e bagagli. Occorrono investimenti organizzativi di prospettiva se vogliamo fare le cose sul serio”.
Ai primi fiocchi di neve paralizzato il traffico ferroviario in Sicilia. Moltissimi sono i disagi nel trasporto ferroviario in tutta l’isola.
Sulla Messina-Catania-Siracusa sui primi quindici treni del mattino 4 i treni soppressi, 3 in anticipo di qualche minuto, uno in orario e otto con un ritardo complessivo di 11 ore e 28 minuti.
Sulla Messina-Palermo sui primi quattordici treni del mattino, 4 i treni soppressi, uno in anticipo di pochi minuti, uno in orario e i restanti otto treni con un ritardo di circa 6 ore e 29 minuti.
Sulla Palermo-Agrigento i sette treni previsti nella prima mattinata sono stati tutti soppressi.
Rete Ferroviaria Italiana ha inoltre messo in azione il piano anti-neve che prevede il presidio, con uomini e mezzi, delle zone dove le condizioni meteorologiche potrebbero ulteriormente peggiorare e l’attivazione dei Centri operativi territoriali per il monitoraggio.
No comment!!!
Auguri per un proficuo 2015
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
Caltagirone. La demolizione delle campate dell'ex linea ferrata per Niscemi e Gela demolito il 7 di ottobre 2014.
Il viadotto che, come si ricorda, si sbriciolò fra l'ottavo e il decimo pilone l'8 maggio 2011 e, 38 giorni più tardi, fece addirittura registrare un ulteriore cedimento, brillerà nella fascia oraria compresa tra le 12 e le 14. L'abbattimento, mediante le cariche di esplosivo, avverrà a più riprese, per contenere al massimo gli effetti della deflagrazione. Abbiamo collaborato con la rivista fornendo delle informazioni e alcune nostre foto e per questo ringraziamo il sig. Marco Cacozza.
Il Comitato Pendolari:"Non è la Catania-Palermo, ma sono la Giampilieri-Fiumefreddo e la Castelbuono-Patti"
Palermo. Dopo la conversione in legge del decreto "Sblocca Italia", che dovrebbe velocizzare la realizzazione dell'Alta velocità "light" Messina-Catania-Palermo, il Comitato dei Pendolari Siciliani guidato da Giosuè Malaponti torna alla carica, denunciando ritardi e incongruenze nella rete ferroviaria siciliana.
«Oggi più che mai - sottolinea Giosuè Malaponti - il completamento del raddoppio Giampilieri-Fiumefreddo e della Castelbuono-Patti costituiscono una priorità rispetto alla costruzione della tratta Catania-Palermo».
Come al solito nessuna presa di posizione da parte della Regione Sicilia e/o degli assessori regionali alle infrastrutture e trasporti che si sono alternati e, nemmeno da parte dei Sindaci di quei Comuni penalizzati dalla chiusura alla circolazione ferroviaria della Alcamo-Trapani Via Milo, almeno per reclamare il sacrosanto diritto alla mobilità ferroviaria dei propri concittadini.
Di raddoppio e spostamento del tracciato ferroviario sulla Messina-Catania del tratto Fiumefreddo-Giampilieri, se ne parla ormai da oltre 20 anni...
Alcamo. Venti mesi fa veniva chiusa alla circolazione ferroviaria la tratta Alcamo-Trapani Via Milo per uno smottamento della sede ferroviaria e da allora è calato il silenzio. Molti sono i disagi per l’utenza pendolare che sono costretti a raggiungere Trapani o in bus sostitutivo dalla Diramazione di Alcamo o costretti a raggiungere Trapani via Castelvetrano allungando la percorrenza di circa 70 km/treno e di oltre 35 minuti.
Dal 25 febbraio 2013, data della chiusura definitiva di questa importante relazione ferroviaria, a nulla sono valse le proteste del Comitato Pendolari Siciliani, a nulla sono valse le interrogazioni parlamentari sia all’Ars che in Parlamento.
Come al solito nessuna presa di posizione da parte della Regione Sicilia e/o degli assessori regionali che si sono susseguiti dalla chiusura di questa tratta ferroviaria e nemmeno da parte dei Sindaci di quei Comuni penalizzati dalla chiusura almeno per reclamare il sacrosanto diritto alla mobilità ferroviaria.
Da notare che, a differenza della tratta ferroviaria Caltagirone-Gela, sulla Via Milo non vi è nessun ponte da abbattere ma l’eventuale ed ulteriore ripristino della sede ferroviaria dovuto allo smottamento.
Comiso. Sventato, per la seconda volta, il tentativo di smantellamento della stazione ferrovia casmenea. L'episodio, portato alla luce dalla Cub Trasporti, si è verificato qualche giorno fa, quando la ditta appaltatrice, scortata da dipendenti di Rfi, si è presentata alla stazione di Comiso per asportare le rotaie e lo scambio di collegamento tra primo e secondo binario. Il tentativo non è andato in porto perché il sindaco Spataro si è messo di traverso, convincendo il direttore di Rfi, esattamente come un anno fa, a sospendere per la seconda volta l'intervento. Al primo cittadino comisano, il plauso della Cub Trasporti. "La presa di posizione del sindaco Spataro - commenta il coordinamento provinciale della Cub - è in linea con quanto da anni andiamo dicendo ai sindaci: sono i comuni i veri proprietari degli impianti ferroviari insistenti sui loro territori, e gli amministratori hanno il dovere di difenderli e farli funzionari, contro qualsiasi pretesa esterna di smantellarli".
Per la Cub, se da un lato la natura giuridica di Rfi, una Spa a totale proprietà pubblica, definisce il suo ruolo di ente preposto all'attività di manutenzione e potenziamento della rete ferroviaria, dall'altro, tale gestione, dev'essere sottoposta al controllo degli enti territoriali.
L. F. - La Sicilia - Domenica 26 Ottobre 2014 RG Provincia Pagina 34
Ragusa.Lunedì scorso si era ripresentata la ditta appaltatrice, scortata da dipendenti di RFI, per asportare le rotaie e lo scambio di collegamento tra primo e secondo binario di Comiso, in attuazione di quel progetto infelice che vuole “semplificare” l’impianto, cancellando la stazione e riducendola a semplice fermata, con un solo binario.
Una stazione ha compiti di incroci, precedenze, manovre, garaggio treni; nel momento in cui vi si lascia solo il binario di corsa quella stazione è morta.
Lo scorso anno, esattamente il 23 ottobre, grazie all’appello di CUB Trasporti, diversi cittadini e anche amministratori e politici comisani, irruppero all’inizio della notte nel cantiere e impedirono fisicamente che lo scempio si attuasse, ottenendo una sospensione. Ma lo stallo della vertenza ferroviaria in provincia ha fatto si che RFI continuasse a covare i suoi propositi; dopo aver modificato la tecnologia dell’impianto, adesso occorreva eliminare il deviatoio per chiudere la partita.
Ci ha pensato il sindaco di Comiso Filippo Spadaro questa volta ad alzare la voce con i vertici di RFI: “La stazione non si tocca!”. La sua determinazione, rafforzata anche da tutta una serie di impegni in itinere riguardanti progetti di manutenzione e velocizzazione tra Licata-Gela e Vittoria-Comiso, alla fine ha convinto il direttore di RFI a sospendere per la seconda volta l’intervento.
E’ il terzo caso dopo quello del 10 settembre accaduto al treno 12788 nella stessa galleria e il successivo avvenuto il 22 settembre nella galleria Peloritana al treno 3832 Palermo-Messina. All’indomani del primo caso avevamo inoltrato a Rete Ferroviaria Italiana una richiesta di chiarimenti se nella galleria tra Acireale e Guardia Mangano-S.Venerina e nelle altre gallerie vi è la copertura del servizio di telefonia GSM-R e se vi sono all’interno delle gallerie gli impianti fissi di telefonia e se oltre alla telefonia mobile di servizio GSM-R vi è la possibilità di accedere alle linee telefoniche degli altri gestori di telefonia mobile visti gli accordi con gli stessi per la copertura del servizio in galleria all’utenza.
Succede di nuovo che un treno venga stoppato in galleria ed il personale di macchina e di bordo non hanno la possibilità di comunicare con il DCO tramite la telefonia di servizio GSM-R di Rete Ferroviaria Italiana o di altri gestori della telefonia mobile. Questo è quanto successo sabato 4 ottobre subito dopo la galleria tra Acireale e Guardia Mangano-S.Venerina al treno regionale 12880 delle ore 14.23.
Il treno dopo aver percorso circa 600/800 metri dall’ingresso in galleria (siamo in doppio binario) viene fermato ad un segnale di marcia rosso (ore 14.40 circa).
Dopo un attesa di dieci minuti ed un avanti e indietro del personale di macchina e di bordo non avendo nessun segnale telefonico sono costretti a scendere dal treno per raggiungere l’ingresso della galleria per mettersi in contatto con il DCO della sala operativa.
Rientrati a bordo treno dopo una sosta di circa 50 minuti si ripartiva in direzione Guardia Mangano-S.Venerina.
Caltagirone. La demolizione delle campate dell'ex linea ferrata per Niscemi e Gela in programma da martedì
A Caltagirone è ormai tutto pronto per la demolizione del ponte ferroviario lungo l'ormai ex linea ferrata Caltagirone-Niscemi-Gela. Alla Prefettura di Catania, che ha coordinato le fasi logistiche, spetterà il compito di garantire la sicurezza. Il countdown s'è iniziato: da oggi mancano tre gi! orni. Martedì 7 e mercoledì 8 ottobre il fascio d'azione investirà un raggio di 500 metri e interesserà l'evacuazione di almeno 200 abitazioni. Agli agenti del commissariato di ps, coordinati dal vicequestore aggiunto Marcello Ariosto, spetterà la funzione di garantire la sicurezza e l'incolumità.
Preoccupa il depauperamento del territorio ibleo di istituzioni ed infrastrutture che certamente non contribuisce alla crescita sociale ed economica del sud est siciliano.
Particolarmente grave è la situazione della ferrovia iblea: il continuo stillicidio della eliminazione di treni, di cancellazione di corse della totale soppressione dei treni merci, del mancato investimento in infrastrutture sta inesorabilmente portando, nonostante le lotte condotte dalla Cub ferrovia, allo smantellamento dell'intera tratta Siracusa - Modica - Gela con conseguenze negative anche per l'industria turistica. A questi vaghi (e periodici) annunci, fa da contraltare la situazione della tratta in questione, che attualmente è chiusa, e non ci risulta vi si stiano svolgendo grandi interventi di velocizzazione».
Il comitato pendolari Siciliani, in merito al disservizio creatosi per la sosta del treno 12788 in galleria nei pressi di Acireale, rimasto fermo per qualche ora all’interno della stessa, con la presente chiede di conoscere:
· se sono state attuate tutte le norme relative alla sicurezza dei viaggiatori e della circolazione, dato che all’interno della galleria non vi era nessuna possibilità di comunicare all’esterno, tra l’altro il Capotreno per comunicare telefonicamente con la Sala Operativa ha dovuto percorrere quasi tutta la galleria per mettersi in comunicazione con la stessa;
· se la galleria in questione e le altre gallerie sono coperte dal vs. servizio di telefonia GSM-R e degli impianti fissi di telefonia;
Il Comitato Pendolari Siciliani, in questi giorni ha effettuato un monitoraggio dei servizi forniti da RFI e Trenitalia nelle Stazioni tra Messina e S.Agata Militello, riscontrando le seguenti criticità che riportiamo:
-Torregrotta: Risulta ancora non essere stata collocatal’obliteratrice nel marciapiede del binario pari (2)nonostante le ns incessanti segnalazioni datate (08.05.2013. 07.08.2013 e 9.9.2013) , inoltre l’obliteratrice del binario dispari (1) è ancora ostruita.
La fatale tragedia occorsa ai tre operai di Rete Ferroviaria Italiana ci colpisce nel profondo del cuore. Ci affligge questa drammatica morte di padri di famiglia intenti nel compiere il proprio dovere per la salvaguardia e la sicurezza di chi giornalmente viaggia in treno. Non ci sono parole per esprimere il nostro rammarico ed il nostro cordoglio ai familiari di Antonio, Vincenzo e Luigi.
Comitato Pendolari Siciliani
In questi ultimi due anni abbiamo sollecitato l'intervento dei tre Comuni Caltagirone, Gela e Niscemi affinchè intervenissero presso la Regione Sicilia e Rete Ferroviaria Italiana per capire cosa si voglia fare della tratta ferroviaria Caltagirone-Gela.
Nei prossimi giorni alcuni scioperi investiranno il settore ferroviario. Il 28 maggio il personale del Gruppo Fsi e quello di Trenord, incroceranno le braccia per 24 ore: dalle 21.01 del 28 maggio alle 20.59 del 29 maggio. Lo proclama l'organizzazione sindacale Usb Lavoro privato.
Nei prossimi giorni alcuni scioperi investiranno il settore ferroviario. Il 28 maggio il personale del Gruppo Fsi e quello di Trenord, incroceranno le braccia per 24 ore: dalle 21.01 del 28 maggio alle 20.59 del 29 maggio. Lo proclama l'organizzazione sindacale Usb Lavoro privato.
Il 29 maggio un altro sciopero vedrà lo stop delle attività per il personale delle società Trenitalia, Rfi, Ntv e Trenord per 21 ore: dalle 0.01 alle 20.59. Lo annunciano Orsa ferrovie; è escluso il personale Trenitalia divisione Cargo.
Sit-in dei pendolari: «Ricostruite il ponte»
Maggio 2011-maggio 2014: sono i tre lunghi anni trascorsi dall'avvenuto crollo delle campate del ponte ferroviario della tratta Caltagirone-Niscemi-Gela. Oggi, a distanza di tempo, c'è solo una flebile speranza a mantenere vive le aspettative delle tre comunità che, anche se disinteressatamente, sperano in un auspicato ripristino della linea ferroviaria in questione.
Ogni speranza sarebbe quindi riposta nella risultanze dell'azione di monitoraggio di altri 10 ponti che sta compiendo la Italfer, una società di ingegneria del gruppo Ferrovie dello Stato operante sul mercato nazionale e internazionale nel settore dei trasporti ferroviari.
Milazzo. Impegno rispettato da parte dei dirigenti di Rfi Palermo che hanno pubblicato sul sito di Ferservizi il bando per la locazione di un immobile da adibire a bar. VEDI DETTAGLIO