Egr.Sig.Direttore della Gazzetta del Sud MessinaLa imminente soppressione di dieci treni regionali sulla tratta Messina-S.Agata Militello (a fronte dei circa cento che complessivamente saranno cancellati in Sicilia a decorrere dall’ 11 marzo 2013) rappresenta una ulteriore contrazione dell’offerta ferroviaria già iniziata dall’anno 2010.
La contraddizione percepita è che la cancellazione delle corse appare in controtendenza rispetto all’incremento oggettivo del numero degli utenti che quotidianamente si servono del mezzo ferroviario, nonché ai benefici per l’ambiente e alla sicurezza nella circolazione rispetto ad altri mezzi di trasporto.La situazione che a breve si andrà a configurare appare poco comprensibile se posta a confronto con le recenti decisioni finalizzate al completamento del doppio binario sulla tratta Messina-Palermo e sulla Messina-Catania , nonché alla realizzazione dell’alta velocità sulla linea Catania-Palermo .Se da un lato infatti si tratta di scelte attese da decenni e condivise, dall’altro non potrà passare inosservata la circostanza che la creazione di moderne infrastrutture ferroviarie dovrebbe andare di pari passo con l’ aumento ( e non la contrazione ) del numero del materiale ferroviario in circolazione, con la conseguenza che la realizzazione delle predette opere potrebbe essere alquanto svuotata di concreta utilità.Alla luce di quanto rappresentato, si chiede di volere urgentemente adottare tutte le misure affinché la soppressione prevista dei treni regionali in Sicilia con decorrenza 11 marzo 2013 venga immediatamente sospesa , e contestualmente si provveda a concordare anche con le locali Associazioni dei Consumatori e dei Comitati spontanei dei Pendolari la programmazione ( allo stato rimasta congelata ) dell’orario ferroviario per il corrente anno, previo incremento del numero dei treni in conformità a quanto in atto sino all’ anno 2009.Con l’augurio che gli intenti auspicati dal precedente Governo regionale e riportati nella Gazzetta del Sud del 21 gennaio 2012 ( “ … migliorare la qualità dei servizi , individuare i livelli minimi , raccogliere le valutazioni degli utenti, ridiscutere il taglio dei cosiddetti rami secchi che molto spesso sono invece indispensabili per gli utenti che li utilizzano…”) vengano interamente realizzati.Nella speranza di un imminente ( già richiesto) incontro nelle sedi istituzionali per meglio rappresentare le esigenze degli utenti del trasporto ferroviario, si porgonodistinti saluti.S. Agata Militello, 16.02.2013.Dr. Antonino Fazio Sig. Francesco Mondì