Sta diventando sempre più difficile mantenere lo standard della puntualità dei treni in Sicilia, in modo particolare sulla relazione Messina-Catania-Siracusa, per non parlare della Messina-Palermo. A parte i ritardi giornalieri, desidero sottoporre all’attenzione dei dirigenti di Rete Ferroviaria Italiana, di Trenitalia e dei Dirigenti dell’Assessorato regionale ai trasporti,le problematiche vissute dai pendolari alla stazione centrale di Catania e sull’intera relazione in questi ultimi mesi ed in particolare martedì 14 e venerdì 24 luglio 2009.
Il venerdì 24 è stata un’altra giornata di passione alla stazione centrale di Catania per quanto riguarda i disservizi e disagi subiti dai viaggiatori.
A dieci giorni esatti da martedì 14 luglio altra giornata da ricordare per i pesanti ritardi e per gli stessi disservizi, i pendolari della fascia jonica e tra l'altro anche molti turisti, sono stati costretti a patire, anche per il gran caldo, le pene dell'inferno. Alla stazione centrale di Catania, i ritardi non si contano più, interruzioni, guasti agli scambi che bloccano la circolazione (vedi le stazioni di Cannizzaro, Bicocca, Acquicella, Giampilieri, Fiumefreddo, Alcantara) e questo è solo l'inizio. In considerazione del fatto che tra due anni al massimo, completato l’SCC (sistema di controllo e comando), tutte le stazioni ivi comprese quella di Messina, Catania e Siracusa, già la maggior parte delle piccole stazioni sono divenute negli anni fermate impresenziate, verranno definitivamente chiuse e a dirigere tutto il traffico ferroviario siciliano sarà la sala operativa di Palermo. Desideriamo capire quale sarà il futuro del trasporto ferroviario in Sicilia. Se allo stato attuale, nelle grandi e medie stazioni, vi sono i dirigenti del movimento ancora in servizio e stiamo riscontrando questi gravi disservizi per quanto riguarda la mancata e tempestiva informazione all’utenza, monitor che di colpo si spengono e non danno più nessuna informazione, se non dei codici di reset, così come è successo il 14 e il 24 luglio alla stazione centrale di Catania, e molte delle volte sono completamente spenti.
L’altro aspetto che vogliamo evidenziare, sono gli eccezionali recuperi dei ritardi su tutte le relazioni ferroviarie. Quello che abbiamo verificato è riferito al treno 12814 del 17 luglio che è arrivato alla stazione di Furci Siculo alle 19.18 (arrivo programmato 19.02) ed aveva accumulato 16 minuti di ritardo ed è arrivato a Messina alle 19.48 in anticipo di 10 minuti (arrivo programmato 19.58); è evidente che il treno ha recuperato 26 minuti (ritardo 16 + 10 anticipo). Ci chiediamo e chiediamo ai dirigenti ferroviari come può recuperare il treno in questione 26 minuti in 30 km, questa è la distanza km/treno tra Furci Siculo e Messina Centrale, quando da orario ufficiale sono previsti 55 minuti per la stessa percorrenza? La risposta è evidente, Trenitalia nel formulare gli orari allunga, di anno in anno, i tempi di percorrenza per azzerare e/o diminuire i tempi degli eventuali ritardi. Da una nostra veloce analisi effettuata, abbiamo calcolato che è possibile ridurre i tempi di percorrenza almeno di un 10-15%, ovvero di 6/10 minuti per ogni ora di percorrenza.
Giosuè Malaponti - Coordinatore
COMITATO PENDOLARI SICILIANI