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A due anni dalla chiusura della tratta disagi sulla Trapani-Alcamo via Milo

A nulla secondo noi sono valse le interrogazioni e/o le interpellanze dei rappresentanti politici regionali e nazionali, se non a dimostrare che qualcosa la politica fa ma senza alcun risultato. Già nel 2003 erano stati stanziati 300 milioni per l’ammodernamento e la velocizzazione della Palermo-Trapani, e a distanza di dodici anni circa, tale opera viene inserita nello “Sblocca Italia” per un importo di 491 milioni di cui finanziati 2 milioni solamente.#ilferribottenonsitocca #pendolarisiciliani

Orsa e Pendolari: nelle mani di nessuno. La Continuità Territoriale ha i mesi contati

A 14 giorni dalla manifestazione di Messina Ilferribottenonsitocca” ci sembra che la musica non sia cambiata, anzi pare che si stia intonando il “de profundis” della Sicilia con la complicità di tutta la classe politica regionale e nazionale.
Gira e rigira il taglio, anche se fra le righe, del traghettamento dei treni diurni c’è, come si evince dall’ultimo intervento di alcuni deputati siciliani nella Commissione Trasporti della Camera dei Deputati. #ilferribottenonsitocca #pendolarisiciliani #lacontinuitàterritorialehaimesicontati

Sicilia: "La Continuità territoriale ha i mesi contati"

 Messina. Vien proprio da dire che politicamente la Sicilia è nelle mani di nessuno, non è un improperio gratuito, è la realtà dei fatti!
A 14 giorni dalla manifestazione di Messina“Ilferribottenonsitocca” ci sembra che la musica non sia cambiata, anzi pare che si stia intonando il “de profundis” della Sicilia con la complicità di tutta la classe politica regionale e nazionale.
Gira e rigira il taglio, anche se fra le righe, del traghettamento dei treni diurni c’è, come si evince dall’ultimo intervento di alcuni deputati siciliani nella Commissione Trasporti della Camera dei Deputati.

Tratta ferroviaria Trapani-Palermo: Via Milo chiusa da due anni

  Trapani. Un altro anno è trascorso, e sono due, dalla chiusura della tratta ferroviaria Alcamo-Trapani Via Milo avvenuta, il 25 febbraio 2013, per i continui smottamenti al sedime ferroviario.

Un falso allarme è stata la riapertura alla circolazione ferroviaria, domenica 23 novembre 2014, in occasione della manifestazione “ In treno per Segesta - Un viaggio attraverso le Terre degli Elimi” organizzata col sostegno del GAL Elimos, dell’Assessorato Regionale ai BB.CC ed altre associazioni, in quell’occasione esultammo ma con l’amara sorpresa che l’indomani fu nuovamente richiusa al traffico ferroviario.

A nulla secondo noi sono valse le interrogazioni e/o le interpellanze dei rappresentanti politici regionali e nazionali, se non a dimostrare che qualcosa la politica fa ma senza alcun risultato. Già nel 2003 erano stati stanziati 300 milioni per l’ammodernamento e la velocizzazione della Palermo-Trapani, e a distanza di dodici anni circa, tale opera viene inserita nello “Sblocca Italia” per un importo di 491 milioni di cui finanziati 2 milioni solamente.

Continuità Territoriale. Le dichiarazioni dell’On. Vinciullo ci lasciano veramente sbigottiti

25 febbraio 2015 Orsa e Pendolari replicano a Vinciullo.jpg

Le dichiarazioni dell’On. Vinciullo ci lasciano veramente sbigottiti.Questo denota sicuramente una scarsa conoscenza, da parte della classe politica e dirigenziale siciliana, sull’attuale situazione ferroviaria relativa al trasporto regionale ed alle criticità che si verranno a creare con il trasporto ferroviario da e per il nord, a partire dal 15 giugno 2015, con il definitivo taglio alla Continuità territoriale per i Siciliani e non solo. Se così dovrà  essere, allora non avrebbe alcun senso proseguire e finanziare il Corridoio TEN Helsinki-Palermo-La Valletta. In fondo On. Vinciullo i 47 milioni necessari a garantire la Continuità territoriale sono soldi dello Stato e non fondi regionali e tra l’altro fondi previsti per servizi e non per investimenti e quindi non utilizzabili per la Bicocca-Augusta. La invitiamo On. Vinciullo, se vuole veramente dare il suo contributo fattivo,  a portare avanti la proposta emersa in queste ultime settimane e precisamente: cambiare l’attuale composizione dei treni che dovranno attraversare Messina e Villa per ammortizzare le due ore e mezza della rottura di carico. La composizione treno che suggeriamo dovrebbe essere composta da un rotabile E402 – 403 con al seguito 4 carrozze tipo UIC-Z1 (IC901), totale posti 250.

Non servono i viaggi della speranza ma più attenzione per la Sicilia


Palermo. Apprendiamo del viaggio che dovrà intraprendere lunedì 16 febbraio 2015 l’assessore regionale alle infrastrutture e Mobilità, Giovanni Pizzo, per andare al cospetto del ministro Maurizio Lupi, con l’iniziativa denominata “Scusate il Ritardo”.
Vorremmo capire il perché di questa iniziativa, di questa presa di posizione dell’assessore Pizzo. Non ne capiamo il senso. E allora vorremmo sapere cosa è stato detto in quell’incontro dell’11 novembre 2014 nella sala riunioni del ministero dei trasporti. Assessore Pizzo alla luce della lettera del ministro Lupi inviata ad un quotidiano regionale, non ritiene opportuno informare i siciliani dei temi trattati in quell’incontro almeno per stabilire una volta per tutte qual è la verità.
Ritornando al suo viaggio che riteniamo inutile, sotto tutti i punti di vista, a maggior ragione se è vero quanto riportato su una nota stampa che andrebbe a Roma per discutere, con il ministro Lupi, del Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario per la Sicilia.
Documento che definisce quantità e qualità dei servizi di trasporto ferroviario nell’isola. Per quanto riguarda il solo Contratto di Servizio per il trasporto regionale riteniamo che non ci sia nessuna necessità di andare a parlare con il ministro ma bensì poteva incontrare a Palermo il Direttore di Trenitalia per la Sicilia.

Continuità Territoriale: Certezze e Futuro per la Sicilia


Messina. Il Comitato Pendolari Siciliani prenderà parte alla manifestazione, che si terrà sabato 14 febbraio a Messina, per tutelare il diritto alla Continuità Territoriale.
Tenuto conto che nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche… così termina l’art. 16 della Costituzione Italiana, ma la Sicilia è un caso a parte.
Non devono bastare le rassicurazioni dell'Ad di Fsi Elia, non devono bastare le risposte del Ministro Lupi, non deve bastare la richiesta del governatore Crocetta è ora che in Sicilia si vedano i fatti ed in maniera concreta e tangibile.
E’ arrivato il momento che i politici aprano gli occhi su una realtà che sino ad oggi non hanno voluto vedere affinché tutti assieme, amministratori, cittadini, associazioni, lavoratori, studenti diventino protagonisti delle scelte che riguardano il nostro territorio e un nuovo modello di sviluppo.  Un sistema dei trasporti efficiente ed efficace e di qualità, rappresenta una condizione irrinunciabile per lo sviluppo economico e sociale della Sicilia. E’ fondamentale iniziare ad avviarne un processo di riorganizzazione, riqualificazione e sviluppo attuato con criteri programmatori, che ne superino l’attuale condizione di arretratezza. Chiediamo che:

Continuità Territoriale. Oltre alle rassicurazioni servono fatti concreti.


Sicilia. In riferimento alle rassicurazioni del ministro Lupi, inviate per lettera ad un quotidiano siciliano, desideriamo intervenire sulla questione.
L’intervento del ministro Lupi, in tutta questa vicenda a tinte fosche, dobbiamo riconoscerlo è propizio nel chiarire, una volta per tutte, quello che si vuole fare del trasporto-continuità sullo stretto di Messina. Siamo d’accordo con il ministro nel voler restringere lo Stretto, in considerazione del fatto che afferma di essere stato un sostenitore del “Ponte”. Costruzione che sicuramente avrebbe risolto tutti i problemi di trasporto-continuità non solo con il resto del Paese ma con l’Europa. Ci consta alla luce di tutte queste polemiche sollevate per la poca chiarezza, dopo l’incontro romano dell’11/11/2014, di poter dire la nostra.
Assieme a Giovanni Russo presidente dell’Associazione Ferrovie Siciliane desideriamo suggerire un eventuale progetto di velocizzazione confermando gli attuali treni in esercizio su Roma e Milano a costo zero ed evitando disagi all’utenza.
Occorre, secondo il nostro punto di vista, cambiare l’attuale composizione dei treni che dovranno attraversare Messina e Villa per ammortizzare l’attuale rottura di carico di due ore e mezza circa.
La composizione treno che suggeriamo dovrebbe essere composta da un rotabile E402b con al seguito 4 carrozze tipo UIC-Z1 (IC901), totale posti 250.

La mobilita è un diritto dei Siciliani - Striscia La Notizia 11 febbraio 2015

 Clicca sull'immagine per vedere il video di Striscia la notizia

 Sicilia Continuità Territoriale. Riteniamo che sia giunto il momento che Regione, Comuni e Forze Sociali assieme reclamino quanto è dovuto alla nostra terra. La Sicilia ha diritto ad avere gli stessi servizi del resto d'Italia e non solo.
La mobilita è un diritto dei Siciliani ed un dovere dello Stato assicurare alla Sicilia la Continuità Territoriale.

Sicilia. La Continuità Territoriale negata anche sul portale internet di Trenitalia.


Sicilia.Governo, Ferrovie dello Stato e la Continuità Territoriale della Sicilia.
La Continuità Territoriale negata anche sul portale internet di Trenitalia.
Viaggiare in treno o meglio programmarsi un viaggio in treno per raggiungere la Sicilia è ormai un serio problema. Da diversi mesi un individuo qualsiasi che vorrebbe programmarsi un viaggio in treno, da qualsiasi parte d’Italia, ed entra nel portale Trenitalia – Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane www.trenitalia.com ed accede alla ricerca rapida si vede apparire una schermata di un’Italia mutilata e per di più con un invito a cliccare su una città della mappa, dove mancano Sicilia e Sardegna.
Quale può essere la chiave di lettura per un utente che apre tale ricerca?
Forse l’Italia ferroviaria finisce a Reggio Calabria?
E’ il segno da cogliere per i Siciliani della fine della Continuità Territoriale?