E’ stato accolto, dall’Assemblea Regionale Siciliana, un emendamento, anche a mia firma, che stanzia la somma di € 6.436.716,67 per il trasporto gratuito ai rappresentanti delle Forze dell’Ordine nella Regione Sicilia per ragioni di servizio.
E’ stato accolto, dall’Assemblea Regionale Siciliana, un emendamento, anche a mia firma, che stanzia la somma di € 6.436.716,67 per il trasporto gratuito ai rappresentanti delle Forze dell’Ordine nella Regione Sicilia per ragioni di servizio.
Scatta giovedì 21 luglio lo sciopero nazionale di 24 ore nel trasporto pubblico locale e ferroviario. A proclamarlo unitariamente le sigle sindacali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugltrasporti, Orsa Trasporti, Faisa e Fast "a sostegno della vertenza per la sottoscrizione del nuovo contratto della Mobilità".Sciopero del personale FS dalle 21.00 di giovedì alle 21.00 di venerdì 22 luglio 2011.
La risposta del responsabile di Trenitalia al reclamo effettuato da Fabrizio Gemelli.
Egregio sig. Fabrizio Gemelli, diamo seguito alla sua segnalazione inoltrata in data 24.06.2011 e relativa alla schermata viaggia treno, del 24.06.2011 , treno 12880. Nel ringraziarLa per quanto segnalato, La informiamo che R.F.I. ha provveduto a far rimuovere dal sistema l’anomalia da Lei rilevata.
Non possiamo tollerare che la Sicilia e il Sud d’Italia vengano lasciati al loro destino, abbandonati dall’Unione europea che non vuole più finanziare il sistema di trasporto del corridoio Berlino-Palermo mettendo a rischio anche la realizzazione e l’utilità del Ponte sullo Stretto; con le Ferrovie che investono solo al Nord e al centro del paese e in Sicilia, invece di migliorare la rete ferroviaria e assicurare l’alta velocità, tagliano collegamenti, eliminano treni a lunga percorrenza, non assicurano un minimo e decente servizio per i pendolari e pregiudicano pure il trasporto merci (- 46%); con l’aeroporto più importante del Meridione, quello di Fontanarossa, che senza lo spostamento della linea ferrata non può programmare il suo sviluppo; con la metropolitana di Catania che rischia di diventare una grande incompiuta perché vengono tagliati finanziamenti; con il progetto per il passante ferroviario di Catania che non si sa come e quando verrà realizzato completamente. Ci vuole una forte azione per dire basta a questo stato di cose. Ne va del futuro di questa terra e dei nostri figli. Ognuno faccia la sua parte a cominciare dalla Regione Siciliana”.
Gentile signor Fabrizio Gemelli, diamo seguito alla sua segnalazione inoltrata in data 24.06.2011 e relativa all’orario d’arrivo a Catania del treno 12865.
Ad oggi, in presenza dei cantieri per i lavori di raddoppio della linea Messina- Catania, che comportano anche dei rallentamenti della marcia dei treni, non è attuabile una modifica d’orario del treno 12865.
Come già ampiamente argomentato in precedenti comunicazioni, soltanto a opere infrastrutturali concluse è pensabile poter rivedere l’orario del treno in parola ed eventualmente anticiparne l’arrivo a Catania alle ore 7.40.
A due anni dalla presentazione alla Regione Siciliana di un piano di riorganizzazione delle tratte ferroviarie siciliane (luglio 2009), e a quattro anni di distanza dall’accordo stipulato nel giugno 2007, dall’assessore regionale ai trasporti pro tempore Dore Misuraca con Trenitalia, non abbiamo visto nessun miglioramento nel servizio ferroviario isolano.
In tale accordo l’assessore Misuraca conveniva e accordava a Trenitalia, a partire dal primo luglio 2007 l’aumento medio delle tariffe del 7%, mentre Trenitalia si impegnava, in funzione all’accordo, di aumentare i servizi ferroviari offerti in Sicilia, di acquistare nuovi mezzi e di ammodernare il parco mezzi rotabili esistenti.
Tenuto conto che già nel giugno 2007, un abbonamento mensile di 40 chilometri costava 44,00 euro, mentre dal 1 luglio 2011, per acquistare lo stesso abbonamento l’utente deve sborsarne 61,00 di euro.
Buongiorno, in merito al treno 12865, avendo più volte chiesto il ripristino dell'arrivo a Catania alle 7,37 da Voi impropriamente portato alle 7,42 con palese danno ai pendolari che devono iniziare l'attività lavorativa, avendo il sottoscritto archiviato le Vs. motivazioni ricevute nel corso degli anni (treni espressi in particolare), e venute meno le motivazioni, si chiede se finalmente sia attuabile tale modifica.
Desidero inoltre far rilevare che tutti i giorni il treno 12865 arriva ad Acireale se puntuale con 5 minuti di anticipo, e addirittura nella giornata di oggi con 7 minuti di anticipo che possono essere confermati anche dal Capotreno (tale anticipo non è stranamente mai visualizzabile su viaggiatreno).
Tra l'altro nelle giornate di sabato lo stesso treno copre gli stessi tempi di percorrenza effettuando le due fermate supplementari di Carruba e Guardia.
In merito all'anomalo andamento del treno 12880, delle 14,22 da Catania a Messina, già segnalato con reclamo Protocollo Reclamo:110322IA57, e considerato del tutto normale da parte Vostra, Vi invito a verificare la situazione di oggi 24 giugno 2011.
Il treno arriva a Letojanni con 1 minuto di ritardo, e qui rimane fermo ben 25 minuti per incrocio (cronometrato personalmente).
A Roccalumera mantiene 20 minuti di ritardo (come visibile da schermata viaggiatreno) e arriva a Messina perfettamente puntuale.
Chiedo all'esperto orarista come sia possibile, o in alternativa vorrei capire per quale motivo sull'andamento del treno in parola si fanno ogni giorno carte false sulla percorrenza.
Il 12 giugno scorso è stato compiuto l’ennesimo atto di sciacallaggio nei confronti della Sicilia e dei Siciliani, da parte di Trenitalia, con l’ulteriore taglio di vetture ai treni della lunga percorrenza che vanno dalla Sicilia al centro-nord e del continuo ridimensionamento che prevede la chiusura di depositi, di officine e di uffici.
La Lega, per bocca del ministro Maroni, chiede la TAV (trasporto alta velocità) a tutta forza per il centro-nord, mentre alla politica siciliana bastano i lanci di stampa dove si promettono investimenti per infrastrutture che resteranno una chimera o solo, come sempre, fiumi di parole e di inchiostro.
In considerazione di queste ultime penalizzazioni che Trenitalia ed il Governo hanno affibbiato alla Sicilia, debbo ancora una volta constatare che, anche in questo caso, la classe politica siciliana ha fatto finta di nulla, come se queste ulteriori penalizzazioni non comportino alcun danno; secondo me enorme allo sviluppo economico, sociale e turistico della Sicilia.