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enzo bianco

Catania: 1ª Conferenza nazionale sulla mobilità sostenibile 19 e 20 giugno 2015

Il 19 e 20 giugno prossimi a Catania, presso il Centro fieristico “Le Ciminiere” di Piazzale Asia, si svolgerà la Conferenza nazionale sulla mobilità sostenibile. La conferenza è organizzata dal Ministero dell’Ambiente, dall’ANCI e dal Comune di Catania. Oltre ai membri dell’esecutivo Anci, il 19 giugno a Catania sono previsti, fra gli altri, gli interventi del Presidente della Regione Rosario Crocetta, dei sindaci di Novara (Ballarè) Bergamo (Gori), Siena (Valentini); di Simona Vicari (sottosegretario del Ministero dello Sviluppo Economico); di Giuseppe Marinello (presidente Commissione Territorio e Ambiente al Senato); di Ivan Lo Bello (vicepresidente Confindustria); vertici nazionali di Trenitalia, Enel, Eni, Legambiente e di numerose realtà imprenditoriali. 

Raddoppio: Ferrovie libere di decidere

Il decreto «Sblocca Italia» non è ancora stato varato, ma già divide l'opinione pubblica tra chi vi ripone enormi aspettative per la ripresa dell'economia, perché velocizza le procedure fino ad azzerarle, e chi, per lo stesso motivo, ne è terrorizzato temendo un'irreparabile e definitiva devastazione del territorio.
In Sicilia la reazione è ancora più articolata perché la Regione vi riponeva grandi speranze per il riavvio di cantieri e la prosecuzione veloce di infrattrutture che arrancano e, invece, deve prendere atto che il Governo Renzi per la nostra terra ha inserito nel provvedimento poche opere già programmate e iniziate, in particolare la direttrice ferroviaria Palermo-Catania-Messina.

Nodo Rfi, Bianco incontrerà l'assessore Bartolotta

Il no della città al progetto di raddoppio ferroviario
Enzo Bianco, neosindaco di Catania, rassicura i cittadini, la sovrintendenza e le associazioni e gli ordini degli Ingegneri e degli Architetti: il progetto di Rete ferrovie italiane per il «raddoppio ferroviario» da piazza Europa alla stazione di Acquicella, che prevedeva pesanti interventi su una parte del centro storico, «è stato definitivamente abbandonato». Lo ha detto ieri rispondendo alle domande dei giornalisti in occasione del giuramento dei primi cinque assessori della sua Giunta.

Bianco blocchi il progetto. Inviti i responsabili regionali

Il 15 luglio è una tappa fondamentale nella lotta di tutta la città contro la proposta di raddoppio ferroviario di Rete ferrovie italiane (Rfi). A quella data Rfi dovrà presentare la valutazione comparata delle due proposte, la propria, quella contestata perché devasterebbe il nostro centro storico e la costa, e quella elaborata dall'ufficio del piano regolatore del! Comune e condivisa dalla sovrintendenza, dagli ordini degli Architetti e degli Ingegneri, dall'Ance, dalle associazioni ambientaliste e culturali catanesi e adesso da tutti i club services di città. La comparazione non potrà essere soltanto economica perché è acclarato che l'ipotesi voluta da tutta la cittadinanza è più costosa ed incide per 130 milioni in più. Il problema, dunque, va affrontato in termini più ampi e complessi.

42 parlamentari chiedono un Ministro per la Sicilia


“Un ministro a noi dedicato, che sia riferimento naturale per tutte le questioni che riguardano l’isola investita  profondamente dalla crisi”. È quanto chiedono in una lettera al premier Mario Monti 42 parlamentari siciliani, di tutti i partiti che hanno dato la loro adesione ad una iniziativa bipartisan organizzata dal senatore del Pd Enzo Bianco. Nella lettera da consegnare domani a Palazzo Chigi si chiedono misure “finalizzate alla crescita”.

Emergenza trasporto ferroviario in Sicilia, Enzo Bianco e i parlamentari del PD

FOTO CONF STAMPA FERROVIE.JPG

Non possiamo tollerare che la Sicilia e il Sud d’Italia vengano lasciati al loro destino, abbandonati dall’Unione europea che non vuole più finanziare il sistema di trasporto del corridoio Berlino-Palermo mettendo a rischio anche la realizzazione e l’utilità del Ponte sullo Stretto; con le Ferrovie che investono solo al Nord e al centro del paese e in Sicilia, invece di migliorare la rete ferroviaria e assicurare l’alta velocità, tagliano collegamenti, eliminano treni a lunga percorrenza, non assicurano un minimo e decente servizio per i pendolari e pregiudicano pure il trasporto merci (- 46%); con l’aeroporto più importante del Meridione, quello di Fontanarossa, che senza lo spostamento della linea ferrata non può programmare il suo sviluppo; con la metropolitana di Catania che rischia di diventare una grande incompiuta perché vengono tagliati finanziamenti; con il progetto per il passante ferroviario di Catania che non si sa come e quando verrà realizzato completamente.  Ci vuole una forte azione per dire basta a questo stato di cose. Ne va del futuro di questa terra e dei nostri figli. Ognuno faccia la sua parte a cominciare dalla Regione Siciliana”.

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