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Notizie

S. Teresa, guasto in stazione in tilt il traffico ferroviario ancora disagi e ritardi per i pendolari della Jonica

S. Teresa. Ancora un guasto sulla tratta ferroviaria Messina-Taormina, nella
zona di S. Teresa, e i pendolari hanno vissuto un'altra giornata di ritardi.
Non si placano, ovviamente, le proteste nei confronti di Trenitalia, da parte
degli utenti abituali, che ormai da tempo sono costretti a viaggiare con il rischio
di ritardi o soppressioni.
Martedì un guasto alla stazione di S. Teresa, tra le 13 e le 16, ha causato
notevoli disagi ai pendolari di questa tratta, che sono giunti nei vari centri
della riviera jonica, con qualche ora di ritardo.
La mancata realizzazione del doppio binario tra Giampilieri e Fiumefreddo,
ovviamente, accentua i disservizi in questa tratta dove nemmeno gli scambi
possono essere effettuati in tutte le stazioni e con una certa celerità. «Per
noi è uno stress continuo - affermano alcuni pendolari jonici - perché ritardi
e soppressioni sono sempre più costanti e Trenitalia non riesce a trovare delle
soluzioni concrete».
I pendolari jonici, dopo l'intervento economico della Regione, attendono una
maggiore disponibilità e puntualità da parte di Trenitalia, in quanto con
l'arrivo delle prime piogge, questa tratta ferroviaria potrebbe subire altri
danni con ovvi problemi per i pendolari.
Pippo Trimarchi - La Sicilia - Giovedì 16 Gennaio 2014 Prima Messina Pagina 27 

Dopo l'occupazione dei binari viene raddoppiato il convoglio

Vallelunga. Sembra che dopo una settimana di lamentele e dopo l'occupazione (sia lunedì che mercoledì) dei binari, gli studenti pendolari di Vallelunga e Villalba abbiano raggiunto il loro obiettivo.
I ragazzi dei due paesi, infatti, lamentavano l'assenza di sufficienti posti a sedere nei loro viaggi di tre quarti d'ora che ogni giorno li portano nelle scuole superiori di Caltanissetta. Una mancanza di posti che veniva risolta in una maniera che gli studenti non hanno gradito, ossia con degli autobus sostitutivi.
E non hanno tardato a far sentire il loro dissenso. Così, dopo l'occupazione dei binari organizzata lunedì nella stazione di Villalba e mercoledì nella stazione di Xirbi, giovedì sono state mantenute le promesse fatte. Alle 7 di mattina gli studenti hanno visto giungere alla stazione di Vallelunga e di Villalba un treno con due vetture, quindi con sufficienti posti per tutti, sia studenti che lavoratori. Stessa situazione per il viaggio di ritorno, alle 14.20, con un treno con due convogli.
"Siamo soddisfatti - dicono gli studenti. - Finalmente le nostre lamentele sono state ascoltate. Speriamo che si continui a viaggiare nella stessa situazione di giovedì. Solo in questo modo, infatti, riusciamo ad arrivare puntuali a scuola e viaggiamo in modo confortevole, cosa che l'autobus non ci permette a causa del manto stradale che non gode di ottimi condizioni. Ma, soprattutto, viaggiamo sul mezzo per cui abbiamo scelto di pagare l'abbonamento".
GRAZIA LA PAGLIA - La Sicilia - Venerdì 17 Gennaio 2014 CL Provincia Pagina 29

Letojanni. Rfi «invita» il Comune ad ordinare il taglio dei rami ai proprietari dei terreni

Letojanni. Insidie lungo la linea ferrata.L'obiettivo è quello di preservare la strada ferrata da eventuali situazioni di pericolo, salvaguardando la pubblica e privata incolumità, senza mancare di garantire, nel contempo, la continuità del servizio ferroviario.
A questo proposito, dunque, il capo unità territoriale di Rfi ha inviato una nota al sindaco, Alessandro Costa, chiedendo l'emanazione, con carattere d'urgenza, di un'ordinanza, tramite la quale imporre l'obbligo ai proprietari di fondi, confinanti con la sede ferroviaria, di procedere al taglio di rami e alberi, che possono, in caso di caduta, interferire con l'infrastruttura, determinando l'interruzione del pubblico servizio, unitamente a possibili danni a persone e cose. La richiesta del dirigente l'apposito settore delle ex Ferrovie dello Stato in merito all'adozione del provvedimento sindacale è motivata dagli effetti di recenti eventi naturali, che non hanno mancato di interessare la linea ferroviaria con conseguenze poco edificanti per la regolarità dell'importante servizio di trasporto. E ciò, naturalmente, per l'interferenza della rigogliosa vegetazione di varia natura, presente su terreni privati, con la strada ferrata. Più che legittima, pertanto, appare l'istanza, presentata al primo cittadino da Rfi, che, però, non ha, mai, preso nella debita considerazione gli appelli che l'Ente pubblico locale ha rivolto all'azienda, finalizzati al disboscamento dei relitti ferroviari che si snodano parallelamente alla Ss 114, invadendo in più punti il ciglio della trafficata arteria. Circostanza, che non manca di produrre disagi e non pochi pericoli.
A. L. T. - La Sicilia - Venerdì 17 Gennaio 2014 Messina Pagina 26

«Invece di opere faraoniche Rfi e Regione riattivino la tratta Caltagirone-Gela»

L'eventuale chiusura definitiva della linea ferroviaria Caltagirone-Gela sarebbe un'ulteriore beffa per i siciliani.
Lo afferma Giosuè Malaponti, presidente del Comitato pendolari siciliani, che paventa il rischio di una totale dismissione della tratta, alla luce della gara d'appalto (con lavori peraltro già aggiudicati) per la rimozione degli apparati sistema Gsm-R (803mila euro, Iva esclusa, per la tratta Caltagirone-Gela e per la Avellino-Rocchetta).
«Tutto ciò non ci tranquillizza affatto - spiega - anzi ci fa presumere la definitiva chiusura della tratta». Per il presidente del comitato pendolari, questi lavori rischiano di decretare il "de profundis" per la tratta. E buonanotte ai suonatori... Malaponti anticipa la richiesta, con i sindaci di Caltagirone, Niscemi e Gela, «di un immediato incontro con i dirigenti di Rete ferroviaria italiana e con i dirigenti dell'assessorato regionale alle Infrastrutture per capire, una volta per tutte, cosa si voglia fare di questa importante tratta ferroviaria a servizio delle province di Catania e Caltanissetta».

Il Comitato Pendolari Siciliani a Uno Mattina

Catania. Domani mattina, venerdì 17 gennaio 2014 alle ore 09.00, il Comitato Pendolari Siciliani sarà negli studi di Rai Uno ospite del programma "Uno Mattina". Si parlerà di treni, di infrastruttrure e di pendolari.

Bloccata la stazione di Xirbi Protesta degli studenti di Vallelunga e Villalba.

Caltanissetta. Chiesto l'aumento delle carrozze per il capoluogo
Non era valsa a nulla la manifestazione organizzata lunedì da un numeroso
gruppo di studenti pendolari di Vallelunga e Villalba e che usano ogni giorno
il treno per raggiungere le scuole superiori di Caltanissetta.
Infatti, ritrovando per l'ennesima mattina una sola vettura nella stazione dei
propri paesi, decisero di occupare i binari.
Un gesto simbolico per comunicare il proprio dissenso contro un servizio che
non fornisce posti a sedere a sufficienza e che cerca di compensare tale
disagio mettendo a disposizione un autobus per accompagnare gli studenti che
restano in piedi nel capoluogo di provincia. Cosa, però, che i ragazzi non
vogliono per diversi motivi: si arriva in ritardo e si viaggia in una strada
piena di curve e danneggiata.
Allora mercoledì mattina, durante il viaggio di ritorno, hanno ripetuto la manifestazione.
Appena il treno delle 14.20 è giunto a Xirbi, hanno deciso di scendere dal
convoglio e di occupare i binari. E forse stavolta saranno presi in
considerazione.
"Ci hanno assicurato che da giovedì mattina metteranno due vetture, sia
per l'andata che per il ritorno nei nostri paesi - spiegano gli studenti-.
Abbiamo occupato i binari -continuano - causando quindi un ritardo e hanno
manifestato anche i lavoratori che viaggiano tutti i giorni con noi".
Pare, quindi, che le proteste degli studenti, affiancati stavolta anche dagli
adulti, inizino a dare i loro risultati.
"Siamo stanchi di dover pagare l'abbonamento di 61 euro per il treno
quando invece viaggiamo in autobus - concludono e aggiungono: Vogliamo poter
usufruire del mezzo (cioè il trasporto ferroviario) per cui paghiamo e che
scegliamo. Gli autobus sostitutivi con questa rete viaria non ci
interessa".

Invece di opere faraoniche, Rfi e Regione riattivino la tratta Caltagirone-Gela

Caltagirone. Tutto passa sotto silenzio, ieri abbiamo voluto allertare con una lettera a mezzo Pec il governatore Crocetta, l’Assessore Bartolotta, il dirigente generale alle infrastrutture e i sindaci dei Comuni di Caltagirone, Niscemi e Gela affinchè tutti assieme chiediamo con forza la riapertura di questa tratta ferroviaria importante ed evitare la definitiva chiusura visti gli ingenti investimenti fatti da Rete ferroviaria italiana nell’ultimo decennio. L’eventuale chiusura della tratta ferroviaria sarebbe da addossare alla scarsa attenzione che la nostra classe politica presta alle esigenze ed ai bisogni dei propri territori. Ai siciliani non servono le grandi e faraoniche infrastrutture ma servono questi modesti interventi a salvaguardia della mobilità, in considerazione del fatto che, ad oggi, delle grandi opere infrastrutturali sono rimaste solo fiumi di parole e di inchiostro.

Caltagirone-Gela, interviene l'assessorato. "Nessuna previsione sul ripristino della tratta ferroviaria"

Palermo. Ill.mo Presidente, con la presente desideriamo nuovamente intervenire sulla chiusura, da parte di Rete Ferroviaria Italiana, della tratta ferroviaria Caltagirone-Gela, ormai da due anni, e da circa sette mesi dissequestrata dagli organi competenti.

Nella nostra nota, del 15 novembre 2013, sollecitavamo un suo autorevole intervento nei confronti di  Rete Ferroviaria Italiana per avere certezze sulla sorte di questa importante arteria ferroviaria ed al contempo invitavamo i sindaci di Caltagirone, Gela e Niscemi ad intervenire a salvaguardia della stessa.

Un’ulteriore beffa alla mobilità l’eventuale chiusura definitiva della Caltagirone-Gela.

Caltagirone. Due anni e otto mesi fa cedeva crollando sulla S.P. 39 che collega la città di Caltagirone con Niscemi il ponte della ferrovia Caltagirone-Gela e, da allora, tutto sembra essere in standby come in un fermo immagine di un film.

Ferrovia, quel ponte diventato emblema

Il Comitato pendolari Siciliani, visto il dissequestro dell’infrastruttura avvenuto circa sette mesi, chiede se il Governo Regionale e/o l’Assessore alle infrastrutture e mobilità siano a conoscenza:

  • di quali iniziative il gestore dell’infrastruttura ferroviaria, Rete ferroviaria italiana (RFI) intenda adottare per il ripristino della circolazione ferroviaria?
  • del bando di gara europeo per l’appalto di “rimozione strutture e apparati sistema GSM-R tratta ferroviaria AVELLINO-ROCCHETTA E CALTAGIRONE-GELA” per un importo di 803.000 euro iva esclusa, peraltro forse già appaltato?
  • di quali interventi finalizzati al ripristino della piena funzionalità, il gestore dell’infrastruttura ferroviaria stia approntando, in modo da porre fine ai disagi e ai rischi cui vanno incontro i numerosi pendolari delle zone attraversate dalla ferrovia, dal momento che sono costretti per i loro spostamenti quotidiani a servirsi di percorsi alternativi non agevoli e poco sicuri?