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Pendolari Siciliani infuriati: su 19 treni 16 in ritardo

La situazione del trasporto pubblico ferroviario non è più tollerabile. Il diritto alla mobilità deve essere garantito dalle istituzioni, non dalle aziende di trasporto. Tempi duri per i pendolari che utilizzano il treno sulla Messina-Catania-Siracusa. Oggi 17 gennaio 2013 sui primi 19 treni del mattino ( dalle ore 5.05 alle ore 9.40) che percorrono la Messina-Catania-Siracusa e viceversa,  16 sono i treni che hanno avuto un ritardo tra 5 e 86 minuti, uno soppresso e due in anticipo tra 2 e 5 minuti. .

Giosue Malaponti - Coordinatore Comitato Pendolari Siciliani 

Coordinatore Pendolari «Treni e disagi Crocetta trovi una soluzione»

«Le problematiche che al momento affliggono tutto il territorio siciliano e che coinvolgono quotidianamente oltre 50.000 pendolari del trasporto ferroviario che si spostano per motivi di lavoro, studio o altro, sono molte e di diversa natura»: a parlare è Gosuè Malaponti attuale coordinatore dei pendolari siciliani (Comitato Pendolari Me-Ct-Sr, Comitato Pendolari S. Agata Milit! ello-Messina, Comitato Pendolari Caltagirone-Gela e Pendolari Ragusa).

«Vorrei ora - aggiunge Malaponti - richiamare l'attenzione del neo Governo regionale su due articoli dello statuto speciale della Regione Sicilia e precisamente l'articolo 17 e l'articolo 22.

Chiusi edicola, bar e negozi. Benvenuti alla stazione fantasma

«Catania centrale» Il triste declino dello scalo ferroviario di piazza Giovanni XXIII iniziato con la soppressione dei treni a lunga percorrenza. Resiste solo il tabaccaio. I disagi per lavoratori e studenti gli unici che utilizzano il treno.

L'edicola è chiusa. Chi vuole prendere un caffè, per tenersi sveglio prima della partenza, deve rivolgersi al chiosco nella vicina piazza Giovanni XXIII. Stesso discorso per coloro che vogliono comprare un giornale. Più complessa, invece, la situazione per chi desidera affittare un'auto oppure comprare un profumo.

Questo è il quadro della "Stazione Centrale" di Catania in un giorno qualunque della settimana. Nessun servizio, nessun punto di ristoro ed informazioni con il contagocce. I più fortunati sono i fumatori che hanno la possibilità di comprare le sigarette nell'unico negozio che resta ancora aperto all'interno dell'edificio.

Lettera aperta al Presidente Crocetta sulle priorità del trasporto pubblico ferroviario e sulle infrastrutture in Sicilia

Quale coordinatore dei pendolari siciliani (Comitato Pendolari Me-Ct-Sr, Comitato Pendolari S.Agata Militello-Messina,Comitato Pendolari Caltagirone-Gela e Pendolari Ragusa), ho il dovere di rappresentarLe la necessità di portare avanti politiche sempre più incisive per favorire lo sviluppo infrastrutturale e la mobilità, intesa come trasporto efficiente ed efficace, ribadendo l’importanza strategica del trasporto pubblico ferroviario in una regione come la Sicilia, partendo dai piccoli
risultati per arrivare alle grandi opere.

Le problematiche che al momento affliggono tutto ilterritorio siciliano e che coinvolgono giornalmente oltre 50.000 utenti-pendolari del trasporto ferroviario che si spostano per motivi di lavoro, studio o altro,sono molte e di diversa natura.

Premesso ciò, desidero richiamare l’attenzione del neo Governo regionale su due articoli dello Statuto Speciale della Regione Sicilia e precisamente l’articolo 17 e l’articolo 22.

Alla luce di quanto è previsto nei suddetti articoli,Le chiediamo Ill.mo Presidente di voler intervenire su alcune problematiche che paralizzano la nostra Sicilia ormai da parecchio tempo:

Il diritto alla continuità territoriale (ferroviaria-marittima-aerea) quasi del tutto inesistente;

Treni Sicilia: più viaggiatori, meno servizi. In aumento i passeggeri, ma peggiorano le condizioni. Fit-Cisl: «Con pochi milioni

Palermo. Aumenta il traffico ferroviario passeggeri, ma il contratto di servizio tra la Regione e Trenitalia resta un miraggio. Il 2012, secondo i dati diffusi dalla Fit-Cisl, ha fatto registrare un +35%. I siciliani che ogni giorno, dal lunedì al venerdì, hanno scelto di p! rendere un treno sono passati dai 28 mila del 2011 ai 40 mila dello scorso anno.
È uno degli effetti dei continui rincari sul costo di benzina e gasolio, che hanno indotto molti viaggiatori a lasciare l'automobile sotto casa e a spostarsi maggiormente in treno. «Alla luce dell'incremento del traffico passeggeri - denuncia Mimmo Perrone, segretario regionale Fit-Cisl Mobilità - Trenitalia non ha migliorato collegamenti e servizi, e più in generale, non ha destinato risorse aggiuntive per gli investimenti. I siciliani quindi viaggiano di più in treno, ma in condizioni sempre peggiori».

Interrogazione alla Camera dei Deputati per i continui disservizi ferroviari.

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08575

Dati di presentazione dell'atto

Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 728 del 04/12/2012

Firmatari

Primo firmatario: GAROFALO VINCENZO

Trenitalia è sempre più un incubo per noi poveri pendolari

Il giorno 5 dicembre 2012, la Sicilia ha pubblicato, nella pagina dell'Acese, un articolo con il seguente titolo "Addio vecchio, caro capostazione". Il 16 dicembre le stazioni ferroviarie di Acireale, Giarre e Fiumefreddo non avranno più un dirigente di movimento. Un articolo ! veramente commovente per chi non è un abbonato di Trenitalia.

Addio vecchio, caro capostazione

C'era una volta la stazione ferroviaria di Acireale, punto di riferimento posto tra gli importanti centri di Messina, Catania e Siracusa per il trasporto delle merci (in! particolare agrumi) e per quello turistico, considerata la vicina presenza dello stabilimento termale. C'era una volta, perchè oggi la situazione è del tutto mutata. E sicuramente non in meglio. Di quella realtà è infatti rimasto ben poco e la stazione, nel frattempo delocalizzata rispetto al centro cittadino, ai giorni nostri serve più che altro un'utenza composta di pendolari (studenti e lavoratori) provenienti o diretti a Catania. Una stazione che, a partire da domenica 16 dicembre, subirà quello che ha tutto il sapore di un ulteriore ridimensionamento. Il sito, infatti, verrà del tutto automatizzato e perderà quindi l'ultima, per certi versi romantica, figura professionale che era rimasta a rappresentare la grandezza di un tempo: il capostazione.