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Notizie

Dossier ferrovie - Capitolo treni, infinito

Tgr Sicilia ore 14http://www.youtube.com/watch?v=Mu1mhfw_5Co

Tempi di percorrenza troppo lunghi. Locomotive non sempre comode e a volte insufficienti ad accogliere i passeggeri. E poi necessità di orari più flessibili e di un numero di corse maggiori per chi è costretto a viaggiare ogni giorno per lavoro.

Dossier ferrovie - Il treno, mezzo essenziale e dimenticato

Tgr Sicilia ore 14 - http://www.youtube.com/watch?v=Mu1mhfw_5Co

Cinquantaquattro i treni giornalieri sulla tratta Catania - Messina - Siracusa. Circa seimila i pendolari che ogni giorno prendono il treno per andare a lavorare: 5000 viaggiano sulla Messina - Catania (circa 20 le corse giornaliere), 1000 sono diretti a Siracusa (9 i collegamenti).

Il treno sarà pure il mezzo più comodo, ecologico ed economico ma per percorrere i circa 95 km che separano Catania da Messina si impiegano due ore e 15 minuti, col bus da casello a casello solo 50 minuti.

Capitolo treni, infinito.

 Tg2 "Dentro la notizia" Trasporto pubblico in Italia (nord-centro-sud)

http://www.youtube.com/watch?v=_r1t7Stc4b0 

La Sicilia - giovedì 16 maggio 2013

Il comitato dei pendolari sollecita il ripristino della tratta ferroviaria Caltagirone-Gela

Niscemi. Sit-in nel ponte crollato. Due anni fa e precisamente l'8 maggio 2011 si è verificato, lungo la tratta ferroviaria Catania-Caltagirone-Gela, al km 326 della linea Lentini-Gela, tra le stazioni di Piano Carbone e Niscemi, il cedimento di alcune arcate del ponte ferroviario, con la conseguente chiusura della tratta ferroviaria. Tale chiusura, ha inevitabilmente determinato un trasferimento del traffico passeggeri sulla Ss. 417 che già presenta condizioni di elevata pericolosità, in quanto unica arteria rimasta ad assicurare il collegamento fra le città ricadenti sul percorso ferroviario, vista la chiusura della Sp. 39.

Un sit-in per abbattere il muro del silenzio - «Riaprire la ferrovia Caltagirone-Niscemi»

Infrastrutture dimenticate. Maggio 2011 - maggio 2013: a distanza di due anni dal cedimento delle campate di un ponte sulla tratta ferroviaria Caltagirone-Niscemi-Gela, è stato effettuato ieri un sit in di protesta, per indurre gli enti di competenza a dare almeno risposta, circa l'eventuale ricostruzione o meno, dell'infrastruttura.

A tentare di sfondare il muro di silenzio, impietosamente caduto sul destino della linea ferroviaria in discussione, sono state le associazioni Legambiente Sicilia, Comitato pendolari siciliani, Italia nostra e l'Associazione ferroviaria siciliana.

Lavori di consolidamento al ponte ferroviario vicino Niscemi

Niscemi. A due anni di distanza (agosto 2011), della chiusura al transito delle aree sottostanti l'arcata del viadotto ferrovario, tratta Niscemi- Gela, a circa 6 chilometri da Niscemi, per disposizione della Procura della Repubblica di Caltagirone, a luglio com'è stato annunciato, sarà riaperta al traffico ("Via delle Serre" e"Via del Mare").
Per potere giungere a questa conclusione ci sono stati vari sit-in sotto l'arcata del ponte e il sindaco La Rosa ha dormito all'addiaccio sulle rotaie ormai arrugginite per richiamare l'attenzione di chi di competenza.

In città il camper della Cisl - Una grande stazione ferroviaria con appena dodici treni locali

l. m.) Dodici treni partono e arrivano alla stazione ferroviaria di Gela. Sono collegamenti con Caltanissetta, quindi anche Agrigento, e con Ragusa in particolare Modica e Comiso. Tagliati i collegamenti con la provincia di Catania, quindi di Messina dopo il crollo del ponte ferroviario nei pressi di Caltagirone. Ieri mattina nel piazzale della stazione è giunto il camper della Fit Cisl con a bordo Giovanni Vaglica, Giuseppe Benigno e Francesco Vaglica. Una passeggiava "via terra" per i rappresentanti sindacali che ieri sono stati accolti dai ferrovieri.

«E' una grande stazione - ha detto Francesco Vaglica - peccato per i collegamenti». Pochi i pendolari che viaggiano sulle rotaie, ma c'è un nutrito gruppo di studenti che ogni mattina alle 7,30 si reca a Comiso per poi tornare alle 15,30. Sono giovani che frequentano l'istituto d'arte. Eppure la locomotiva in alcune occasioni era piccola per contenere anche comitive di giovanissimi studenti che hanno raggiunto la provincia di Ragusa ed hanno vissuto anche l'emozione del viaggiare in treno.