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«Invece di opere faraoniche Rfi e Regione riattivino la tratta Caltagirone-Gela»

L'eventuale chiusura definitiva della linea ferroviaria Caltagirone-Gela sarebbe un'ulteriore beffa per i siciliani.
Lo afferma Giosuè Malaponti, presidente del Comitato pendolari siciliani, che paventa il rischio di una totale dismissione della tratta, alla luce della gara d'appalto (con lavori peraltro già aggiudicati) per la rimozione degli apparati sistema Gsm-R (803mila euro, Iva esclusa, per la tratta Caltagirone-Gela e per la Avellino-Rocchetta).
«Tutto ciò non ci tranquillizza affatto - spiega - anzi ci fa presumere la definitiva chiusura della tratta». Per il presidente del comitato pendolari, questi lavori rischiano di decretare il "de profundis" per la tratta. E buonanotte ai suonatori... Malaponti anticipa la richiesta, con i sindaci di Caltagirone, Niscemi e Gela, «di un immediato incontro con i dirigenti di Rete ferroviaria italiana e con i dirigenti dell'assessorato regionale alle Infrastrutture per capire, una volta per tutte, cosa si voglia fare di questa importante tratta ferroviaria a servizio delle province di Catania e Caltanissetta».

Il Comitato Pendolari Siciliani a Uno Mattina

Catania. Domani mattina, venerdì 17 gennaio 2014 alle ore 09.00, il Comitato Pendolari Siciliani sarà negli studi di Rai Uno ospite del programma "Uno Mattina". Si parlerà di treni, di infrastruttrure e di pendolari.

Bloccata la stazione di Xirbi Protesta degli studenti di Vallelunga e Villalba.

Caltanissetta. Chiesto l'aumento delle carrozze per il capoluogo
Non era valsa a nulla la manifestazione organizzata lunedì da un numeroso
gruppo di studenti pendolari di Vallelunga e Villalba e che usano ogni giorno
il treno per raggiungere le scuole superiori di Caltanissetta.
Infatti, ritrovando per l'ennesima mattina una sola vettura nella stazione dei
propri paesi, decisero di occupare i binari.
Un gesto simbolico per comunicare il proprio dissenso contro un servizio che
non fornisce posti a sedere a sufficienza e che cerca di compensare tale
disagio mettendo a disposizione un autobus per accompagnare gli studenti che
restano in piedi nel capoluogo di provincia. Cosa, però, che i ragazzi non
vogliono per diversi motivi: si arriva in ritardo e si viaggia in una strada
piena di curve e danneggiata.
Allora mercoledì mattina, durante il viaggio di ritorno, hanno ripetuto la manifestazione.
Appena il treno delle 14.20 è giunto a Xirbi, hanno deciso di scendere dal
convoglio e di occupare i binari. E forse stavolta saranno presi in
considerazione.
"Ci hanno assicurato che da giovedì mattina metteranno due vetture, sia
per l'andata che per il ritorno nei nostri paesi - spiegano gli studenti-.
Abbiamo occupato i binari -continuano - causando quindi un ritardo e hanno
manifestato anche i lavoratori che viaggiano tutti i giorni con noi".
Pare, quindi, che le proteste degli studenti, affiancati stavolta anche dagli
adulti, inizino a dare i loro risultati.
"Siamo stanchi di dover pagare l'abbonamento di 61 euro per il treno
quando invece viaggiamo in autobus - concludono e aggiungono: Vogliamo poter
usufruire del mezzo (cioè il trasporto ferroviario) per cui paghiamo e che
scegliamo. Gli autobus sostitutivi con questa rete viaria non ci
interessa".

Invece di opere faraoniche, Rfi e Regione riattivino la tratta Caltagirone-Gela

Caltagirone. Tutto passa sotto silenzio, ieri abbiamo voluto allertare con una lettera a mezzo Pec il governatore Crocetta, l’Assessore Bartolotta, il dirigente generale alle infrastrutture e i sindaci dei Comuni di Caltagirone, Niscemi e Gela affinchè tutti assieme chiediamo con forza la riapertura di questa tratta ferroviaria importante ed evitare la definitiva chiusura visti gli ingenti investimenti fatti da Rete ferroviaria italiana nell’ultimo decennio. L’eventuale chiusura della tratta ferroviaria sarebbe da addossare alla scarsa attenzione che la nostra classe politica presta alle esigenze ed ai bisogni dei propri territori. Ai siciliani non servono le grandi e faraoniche infrastrutture ma servono questi modesti interventi a salvaguardia della mobilità, in considerazione del fatto che, ad oggi, delle grandi opere infrastrutturali sono rimaste solo fiumi di parole e di inchiostro.

Caltagirone-Gela, interviene l'assessorato. "Nessuna previsione sul ripristino della tratta ferroviaria"

Palermo. Ill.mo Presidente, con la presente desideriamo nuovamente intervenire sulla chiusura, da parte di Rete Ferroviaria Italiana, della tratta ferroviaria Caltagirone-Gela, ormai da due anni, e da circa sette mesi dissequestrata dagli organi competenti.

Nella nostra nota, del 15 novembre 2013, sollecitavamo un suo autorevole intervento nei confronti di  Rete Ferroviaria Italiana per avere certezze sulla sorte di questa importante arteria ferroviaria ed al contempo invitavamo i sindaci di Caltagirone, Gela e Niscemi ad intervenire a salvaguardia della stessa.

Un’ulteriore beffa alla mobilità l’eventuale chiusura definitiva della Caltagirone-Gela.

Caltagirone. Due anni e otto mesi fa cedeva crollando sulla S.P. 39 che collega la città di Caltagirone con Niscemi il ponte della ferrovia Caltagirone-Gela e, da allora, tutto sembra essere in standby come in un fermo immagine di un film.

Ferrovia, quel ponte diventato emblema

Il Comitato pendolari Siciliani, visto il dissequestro dell’infrastruttura avvenuto circa sette mesi, chiede se il Governo Regionale e/o l’Assessore alle infrastrutture e mobilità siano a conoscenza:

  • di quali iniziative il gestore dell’infrastruttura ferroviaria, Rete ferroviaria italiana (RFI) intenda adottare per il ripristino della circolazione ferroviaria?
  • del bando di gara europeo per l’appalto di “rimozione strutture e apparati sistema GSM-R tratta ferroviaria AVELLINO-ROCCHETTA E CALTAGIRONE-GELA” per un importo di 803.000 euro iva esclusa, peraltro forse già appaltato?
  • di quali interventi finalizzati al ripristino della piena funzionalità, il gestore dell’infrastruttura ferroviaria stia approntando, in modo da porre fine ai disagi e ai rischi cui vanno incontro i numerosi pendolari delle zone attraversate dalla ferrovia, dal momento che sono costretti per i loro spostamenti quotidiani a servirsi di percorsi alternativi non agevoli e poco sicuri?

Lettera al Presidente Crocetta per un incontro “urgente” per il ripristino della tratta Ferroviaria Caltagirone-Gela

Ill.mo Presidente,

con la presente desideriamo nuovamente intervenire sulla chiusura, da parte di Rete Ferroviaria Italiana, della tratta ferroviaria Caltagirone-Gela, ormai da due anni, e da circa sette mesi dissequestrata dagli organi competenti.

Nella nostra nota, del 15 novembre 2013, sollecitavamo un suo autorevole intervento nei confronti di  Rete Ferroviaria Italiana per avere certezze sulla sorte di questa importante arteria ferroviaria ed al contempo invitavamo i sindaci di Caltagirone, Gela e Niscemi ad intervenire a salvaguardia della stessa.

Stazione Ferroviaria di Milazzo, riparati i danni. I pendolari ora si mantengano gli obiettivi

In merito all’atto vandalico ai danni dei locali della stazione ferroviaria di Milazzo, avvenuto durante la notte del 27 dicembre 2013 riteniamo opportuno e doveroso ringraziare i funzionari di Rete Ferroviaria Italiana che, in meno di dieci giorni appena, hanno ripristinato tutti i danni arrecati all’infrastruttura.