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Notizie

Le Risorse del contratto di servizio per scongiurare i tagli al trasporto ferroviario in Sicilia

Non ci tranquillizza il dato che i tagli paventati da Trenitalia a partire dal 10 marzo sono rientrati. Poche o inesistenti sono state le prese di posizione della politica regionale a salvaguardia ed a garanzia del trasporto ferroviario. Sembra che il Contratto di servizio per il trasporto ferroviario, che assicurerà la mobilità su ferro in Sicilia, non interessi alla politica siciliana. Forse perché non porta consensi?

Leanza, garantire trasporto ferroviario in Sicilia. Tagliate 105 tratte.

Il deputato Udc in merito ha presentato un'interrogazione all'Ars. Bisogna garantire il trasporto ferroviario in Sicilia. Il taglio di 105 tratte da parte di Trenitalia, compresi collegamenti locali e percorrenze metropolitane che sara' operato dal prossimo 10 marzo, procurera' non pochi disagi all'utenza siciliana e soprattutto ai pendolari che viaggiano ogni giorno per lavoro". Lo afferma il capogruppo Udc all'Ars, Lino Leanza, che ha presentato in merito un'interrogazione. "Vogliamo comprendere come sono cambiati i rapporti tra Trenitalia e Regione in relazione all'esecuzione del contratto - aggiunge -. Trenitalia, infatti, giustifica il proprio operato in ragione della riduzione del 10% di risorse pubbliche nel contratto stipulato con l'amministrazione regionale. I tagli, pero' - conclude Leanza - in termini di servizi sono superiori rispetto alla 'sforbiciata' del 10% e molte zone della Sicilia rimarranno senza collegamenti".

L'ad Moretti: crediti per un miliardo «Se le Regioni non pagano i loro debiti Ferrovie dello Stato a rischio liquidità»

Roma. Se le Regioni non pagano i debiti che hanno con le Ferrovie dello Stato, il gruppo rischia di entrare in crisi di liquidità e i passeggeri potrebbero vedersi ridurre il servizio. A lanciare l'allarme è l'ad di Fs Mauro Moretti, che torna sull'annosa questione dei crediti scaduti vantati nei confronti delle Regioni, ! avvertendo che la cifra è salita ad un miliardo di euro e che per le Ferrovie «non è più possibile continuare a dare un servizio ricevendo pagamenti a piangere».

Il 26 marzo a Palermo si discuterà con Trenitalia ed Rfi del futuro della strada ferrata

Il 26 marzo è il giorno fissato per il fatidico confronto con Trenitalia e Rete ferroviaria italiana. Da oltre un anno le istituzioni della provincia di Ragusa, non sono riuscite ad avere una interlocuzione con le società che gestiscono le Ferrovie (dal 27 febbraio del 2012 la conferenza provinciale sulla mobilità aveva richiesto un incontro con Trenitalia, senza rispo! ste). Quindi, se non altro, questo unico risultato, appunto il vertice di giorno 26 a Palermo, scaturito dalla riunione che si è svolta mercoledì a palazzo d'Orleans, con l'assessore regionale alle Infrastrutture Sebastiano Bartolotta, è almeno il primo punto utile in questa complicatissima vertenza.
All'incontro hanno partecipato tutti i deputati regionali (Giorgio Assenza, Pippo Digiacomo, Nello Dipasquale, Vanessa Ferreri), i rappresentanti della Cub Trasporti Pippo Gurrieri e Vincenzo Firrincieli e il capogabinetto della Provincia di Ragusa, Gianni Molè. In particolare il delegato del commissario straordinario dell'ente di viale del Fante ha chiesto la riproposizione del treno barocco per la prossima stagione estiva.

Treni in ritardo ieri mattina malcontento tra i pendolari

Giardini. Malcontento e lamentele, ieri mattina, di utenti e pendolari che, in attesa dell'arrivo del treno per Messina, alla stazione di Taormina-Giardini, hanno dovuto fare i conti con l'ennesimo disservizio ferroviario di Trenitalia. Ieri, e non è la prima volta, è accaduto che alcuni treni per Messina hanno avuto un ritardo minimo di 20 minuti (ad esempio il regionale delle 7.01), per giungere sino ai 40 minuti (del regionale delle 7.15) che poi è stato anche soppresso, mentre il treno delle 7.01, partito in realtà alle 7.35, ha effettuato tutte le fermate anziché le tre previste. Notevoli e gravi i disagi per i pendolari che, dovendosi recare a Messina per lavoro, si vedono costretti a dovere recuperare il ritardo provocato da Rete ferroviaria italiana. Qualcuno ha ipotizzato la costituzione di un comitato di pendolari per rivendicare le ragioni degli utenti.

Nuovi orari ferroviari in vigore dall'11 marzo 2013 sulla Siracusa-Catania-Messina

Da domenica 10 marzo sarà modificato il programma di circolazione di alcuni treni Regionali sulle linee Siracusa - Catania - Messina e viceversa.

Informazioni dettagliate, con l’elenco completo dei treni e dei provvedimenti, sono disponibili anche nelle stazioni, negli uffici assistenza clienti, biglietterie e sui canali web del Gruppo FS Italiane. 

http://www.fsnews.it/cms-file/allegati/fsnews/08_03_2013_locandina_Sicilia_1.pdf 

Bartolotta: “La riduzione di Trenitalia sarà sospesa”

PALERMO - La presunta riduzione, a partire dal dieci marzo, dei servizi di Trenitalia in Sicilia sarà sospesa. Lo ha annunciato l’assessore regionale alle Infrastrutture, Nino Bartolotta, nel corso della conferenza stampa che si è svolta a Palazzo d’Orleans. 

Regione, scelte sbagliate

In riferimento all'incognita sui tagli che Trenitalia attuerà in Sicilia a partire dall'11 marzo 2013, desideriamo intervenire considerato che, tale questione, deve trovare immediata soluzione anche in considerazione delle drammatiche conseguenze che si registreranno a breve, dal punto di vista sociale ed economico per tutti gli utenti del trasporto ferroviario. Non comprendiamo le scelte che, il sindaco dei siciliani Crocetta e l'assessore ai trasporti e alla mobilità Bartolotta, hanno intrapreso, infatti, anziché chiudere definitivamente il capitolo sul trasporto ferroviario sottoscrivendo con Trenitalia il Contratto di servizio, assicurando così ai Siciliani quanto gli spetterebbe di diritto; hanno pensato bene di sottoscrivere il contratto sugli interventi strategici per le ! infrastrutture siciliane con Rete Ferroviaria Italiana, non tenendo conto che la priorità era garantire e salvaguardare il trasporto ferroviario. Di certo loro non la pensano così. Con l'attuazione dei Decreti Legislativi 422/97 e 400/99), il trasporto regionale e locale diviene competenza esclusiva delle regioni. Sono queste ultime a scegliere un concessionario, anche con gara d'appalto europea, ed erogare ogni anno i contributi per il servizio universale.

Il ponte non ci sarà

Sembrerebbe che la questione Ponte sullo stretto sia stata definitivamente archiviata. D'altra parte con i tempi che corrono e con le casse vuote, parlare di Ponte era ridicolo.