skip to content

Notizie

L'allarme. Il Comitato Pendolari denuncia le riduzioni in tratte che coprono località rinomate.

Sicilia, anche i treni del turismo stanno finendo sui binari morti. «Tagli tra Messina e Siracusa - dice Malaponti - e niente Treno del mare». Stazioni in crisi. Taormina resta ormai chiusa nei week end. Siracusa-Ragusa. Una linea importante che andrebbe rilanciata. Taormina. In qualunque altra parte la stazione ferroviaria di una località che è tra le più gettonate e conosciute del mondo, sarebbe una bomboniera. E la tratta ferroviaria che passasse da quella destinazione e che portasse, tra l'altro, verso un altro angolo di paradiso, penetrando dritta dritta nel cuore del Distretto del Barocco più ricco ed invidiato che ci sia, sarebbe una asse dei trasporti fondamentale.

Il governatore «Da Alitalia una risposta poco garbata»

«L'Alitalia non creda di intimidirmi. E' stata anche poco cortese quando ha detto che io dovrei calmarmi. Io non mi calmo per niente». Lo dice Rosario Crocetta commentando la lettera inviata da Alitalia in risposta alle dichiarazioni del presidente della Regione e al suo annuncio di voler istituire una compagnia aerea siciliana.

Alitalia: Crocetta non strumentalizzi «Non siamo monopolisti in Sicilia»

Ma non dice nulla sul caro-tariffe dei voli «last minute»

«In merito alle dichiarazioni dei giorni scorsi del Presidente della Regione Sicilia Crocetta in riferimento ad Alitalia, la società precisa innanzi tutto che in Sicilia non esiste alcun monopolio. Sulle rotte domestiche operano nella Regione diversi altri vettori: ad esempio la Catania-Milano è servita, oltre che da Alitalia e da Air One, da Easyjet e da Ryanair, mentre la Catania-Roma è servita anche da Meridiana e da Blue Panorama.

Alitalia, con il suo Piano Industriale 2013-2016, dimostra altresì come la Sicilia abbia, in questo progetto, un ruolo strategico di assoluto rilievo.

L'intervista. Nino Pulvirenti analizza luci e ombre del sistema siciliano «Potenziare il sistema dei trasporti farebbe...

Mare, spiagge, l'Etna e i beni architettonici sono il nostro tesoro: ma ci vuole più organizzazione e l'offerta migliori servizi

Taormina. «Ecco il nostro petrolio, il nostro gas, le nostre miniere di oro e argento. Il tesoro della Sicilia e dei siciliani».
Nino Pulvirenti si affaccia da una terrazza panoramica nel cuore del centro di Taormina e allunga lo sguardo. Il mare, Isola Bella, alle spalle si intravede anche l'Etna, a destra la macchia verde che segna la lunga fila di agrumeti che si spingono sino alla provincia di Catania. Un paradiso terrestre. E Pulvirenti insiste: «E' su questa materia prima che la Sicilia deve e può scommettere per rimettere in moto la sua economia. Credo che davvero in nessuna parte del mondo ci sia una concentrazione simile di bellezze naturali, di beni architettonici, di cultura, di sole e di neve, di mare e di montagna, un vulcano attivo. Sembra tutto così ovvio quando si dice, eppure ce ne dimentichiamo troppo spesso».

Alla Sicilia serve la continuità territoriale subito

Oltre alla dichiarazione di guerra all’Alitalia, il governatore Crocetta deve attuare sin da subito la continuità territoriale, stile Sardegna, che è ciò che serve nell’immediato alla Sicilia e ai Siciliani. 
Questo secondo me è il primo passo che la Regione Sicilia deve realizzare, per salvare capra e cavoli, parlando di turismo e di mobilità. 
E poi perché impelagarsi in una compagnia aerea a carico della regione? Non sono evidenti i risultati disastrosi dell'Ast? 
E il trasporto ferroviario con il relativo contratto di servizio ancora non sottoscritto con Trenitalia, non fa turismo e mobilità? 

Crocetta: «Faremo una compagnia aerea siciliana» Trasporti. «I siciliani non possono dipendere dall'Alitalia»

Spezzare il monopolio. «L'Alitalia non può sfruttarci». «Sarà l'Ast, cioè Azienda siciliana trasporti». «E' un'idea forte, ora dobbiamo realizzarla». Vittoria. L'annuncio è importante, da lasciare sorpresi: «La Regione avrà una sua compagnia aerea low cost con il nome e la struttura dell'Ast, Azienda siciliana trasporti. Così spezzeremo il monopolio dell'Alitalia che sta spennando i siciliani». Il presidente Crocetta lo ha detto ieri nella sua visita a Vittoria (che tra l'altro sarà zona franca urbana). E il suo intervento è in sintonia con la campagna del nostro giornale contro il caro tariffe della compagnia di bandiera. Crocetta ha detto basta: la Sicilia deve tornare a volare attraverso l'Ast, l'azienda pubblica trasporti controllata dalla Regione siciliana e attualmente guidata dal prof. Dario Lo Bosco. «Presto opererà negli aeroporti siciliani a cominciare da Comiso con voli low cost. Firmerò in settimana la delibera per aprire all'Ast il mercato del trasporto aereo».

Il presidente dell'Ast, Dario Lo Bosco, chiarisce il senso delle dichiarazioni del governatore

Palermo. Il presidente dell'Ast, Dario Lo Bosco, chiarisce il senso delle dichiarazioni del governatore Rosario Crocetta: «L'Ast non diventerà una nuova compagnia aerea - spiega Lo Bosco -. Il gruppo Ast, semmai, essendo interamente partecipato dalla Regione, interverrà con tutte le proprie competenze per coordinare lo sviluppo di un sistema di trasporti integrati capace di offrire servizi completi ai turisti in arrivo all'aeroporto di Comiso, affinchè l'intera Sicilia Sud-Orientale sia servita in maniera ottimale e possa inserirsi adeguatamente nei circuiti internazionali».

«Macché aerei e roulette l'emergenza è sociale» Distanza fra gli Annunci del Palazzo e la gente disperata.

Ma tra il sindaco M5S e il presidente della Regione c'è dialogo. Ragusa. Al signor Pippo, operaio edile disoccupato da due anni e mezzo, della compagnia low cost e dei casinò non sembra importagliene più di tanto. Anzi, per citare pedissequamente le sue parole, «nun mi ni futti ‘n ca... ». Ed è proprio nell'attesa, davanti al municipio di Ragusa, che cogli il senso della distanza fra gli annunci di palazzo e il ventre della gente disperata. Aspettando la giunta regionale, in arrivo a conclusione del tour ibleo. Una fantasmagorica macchina dei sogni che stupisce con effetti speciali - "mettere le ali" alla moribonda Ast come nel celebre spot di quell'energy drink, ma anche disseminare case da gioco per attirare ricchi turisti ludopatici in Sicilia - e che forse non sta più ascoltando la sofferenza dei siciliani. E dire che proprio l'esperienza di Ragusa, che ha dato un calcio nel sedere a tutti i partiti per diventare la seconda città "grillinizzata" d'Italia dopo Parma, dovrebbe essere un monito.

L'Ast "vola", ma è senza benzina. Perplessità sull'operazione. Crocetta: «Ma non comprerà aerei».

Stancheris: «Comiso, piano industriale di Pulvirenti»

Comiso. Far volare l'Ast? Qualcuno dell'entourage della giunta regionale itinerante - con rispetto parlando - l'ha definita «una crocettata di mezz'estate». Eppure l'effetto-choc della proposta del governatore Rosario Crocetta - voli low cost affidati all'Azienda siciliana trasporti «per vincere il ricatto di Alitalia che fa pagare ai siciliani 400 euro per un biglietto di sola andata per Roma» - ha già fatto centro a metà mattinata. Il presidente stuzzica subito la curiosità dei giornalisti annunciando «una notizia bomba che ho il piacere di dare nella terra iblea che si attende sviluppo dall'aeroporto di Comiso». E poi dà una definizione come se volesse consegnare questa giornata ai libri di storia della Sicilia: «Questo è un atto rivoluzionario e insurrezionale, un esempio vero di autonomismo in difesa dei cittadini».

Regione Sicilia, Rosario Crocetta: “Voli low cost in Sicilia con l’Ast, sì ai casinò di Cefalù e Taormina”

Non si è ancora spenta l’eco delle polemiche dopo gli attacchi ai vertici regionali del Partito democratico in Sicilia, che il governatore Rosario Crocetta lancia altre due provocazioni annunciando voli low cost nell’isola con l’Ast, l’Azienda siciliana trasporti, contro il “predominio di Alitalia che impone tariffe troppe alte”, e l’apertura di tanti casinò: “Ne parlerò con il ministro dell’Interno – ha detto – tutto ciò perché la Sicilia deve diventare il luogo turistico più importante d’Europa”.

L’idea di aprire casinò a Taormina e Cefalù l’aveva rispolverata ieri il suo assessore al Turismo, Michela Stancheris, ora Crocetta conferma che le case da gioco potrebbero diventare presto realtà nell’Isola: “Sono favorevole ma Stancheris è bergamasca, dunque io aggiungo che prima bisogna preparare dei protocolli anti-riciclaggio”.