"Il Meridione e l'isola non possono essere penalizzate"
"La Regione Siciliana, sul trasferimento delle risorse nazionali, ha effettuato tagli del 20 per cento per quanto riguarda il settore dei Trasporti Pubblici. Tali riduzioni avranno una ripercussione non indifferente nell'Isola. Le associazioni datoriali hanno, infatti, già annunciato una riduzione del personale del 25 per cento". Lo sostiene Giuseppe Governale, segretario regionale della Uil Trasporti, che aggiunge: "Siamo molto preoccupati. Per questo chiediamo subito al governo regionale di avviare una concertazione con le organizzazioni sindacali, per dare risposte concrete a tutto il settore e rassicurare i lavoratori".
Redazione Vivienna 3 gennaio 2012
"RAGGIUNGERE LA SICILIA E' DIVENUTA UN'AVVENTURA"
(ASCA) - Palermo, 28 dic - ''L'assessorato alle Infrastrutture ha certificato il 50% dell'intera spesa sostenuta dalla Regione siciliana: in poco meno di due anni siamo passati da 166.211.333,98 di euro a 370.290.121,09 mentre gli impegni giuridicamente vincolanti, che si riferiscono alle opere gia' in cantiere da realizzare entro il 2015, hanno raggiunto un livello di 926.430.435,25 per il solo Asse 1, che riguarda le reti e i collegamenti per la mobilita', e il cui totale certificato al 15 dicembre 2011 ammonta a 304.687.979,96''.
Auguro a nome del Comitato Pendolari Siciliani, un Santo Natale ed un Proficuo 2012.
Giosuè Malaponti - Coordinatore Comitato Pendolari Siciliani
Ormai da anni le scelte dei responsabili di Rete Ferroviaria Italiana si sono indirizzate a migliorare, spesso però solo a parole, esclusivamente il servizio sulle lunghe distanze.
Gli investimenti, infatti, vengono rivolti solo ai treni di prestigio, e quindi solo sulle linee ad alta velocità, riservate solo ad una cerchia ristretta di utenti disposti a spendere molto e/o con esigenze particolari e a fare concorrenza al trasporto aereo.
I treni locali, per i pendolari, per chi cioè deve spostarsi ogni giorno, vengono lasciati nel degrado e nell’incuria. Le linee, le carrozze, i locomotori invecchiano, si guastano, divengono sempre meno affidabili e comodi. Eppure questi sono i treni usati da diversi milioni di Italiani al giorno.
I pendolari e in genere chi deve spostarsi con i mezzi pubblici farebbe meglio a segnarsi le seguenti date: il 15 e 16 dicembre 2011 è stato indetto uno sciopero nazionale dei trasporti pubblici che andrà avanti per 24 ore consecutive.Gli orari dello sciopero: dalle ore 21.00 del 15 dicembre 2011 alle ore 21.00 del 16 dicembre 2011.
Per i treni regionali, si ricorda invece che saranno garantiti i servizi essenziali assicurati per legge nelle fasce orarie più frequentate dai viaggiatori pendolari nei giorni feriali (6.00-9.00 e 18.00-21.00).
L’astensione dal servizio è stata proclamata praticamente da tutte le sigle sindacali, da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl-trasporti, Orsa Trasporti, Faisa e Fast.La motivazione ufficiale è il “sostegno nella vertenza per la sottoscrizione del nuovo contratto della Mobilità”.
Ad onor del vero di smantellamento delle ferrovie siciliane si è iniziato a parlare dopo i vari assetti societari nell’anno 2000 di Trenitalia e nell’anno 2001 di Rete Ferroviaria Italiana . Nel corso di questo decennio sono state chiuse tutte le piccole stazioni ed in seguito smantellati i servizi nelle stazioni di Messina, Catania, Siracusa etc. per centralizzare tutto su Palermo.
Che questa sia stata una scelta aziendale nulla da obiettare; ma che qualcuno abbia deciso che le ferrovie ed il trasporto ferroviario in Sicilia debba scomparire, questo è davvero inaccettabile.Il conto alla rovescia e gli annunci dei tagli effettuati ai treni da e per il nord, avrebbero dovuto far riflettere i siciliani e far infuriare la politica.
In riscontro alla Sua comunicazione pervenuta in data 01 dicembre 2011 con la quale, a fronte di una petizione popolare sottoscritta da nn. 502 utenti del servizio ferroviario e/o pendolari, viene richiesto agli Organi competenti di ripristinare (con decorrenza 11.12.2011) la circolazione dei treni nn. 12765, 12754, 12797 e 12761 sulla linea diramata-lenta Patti/Messina a/r, nonché di prolungare il tragitto dei treni nn. 8775 e 8773 dalla stazione di Milazzo a quella di Patti, lo Scrivente n.q. chiarisce e rappresenta quanto segue:
I pendolari e in genere chi deve spostarsi con i mezzi pubblici farebbe meglio a segnarsi le seguenti date: il 15 e 16 dicembre 2011 è stato indetto uno sciopero nazionale dei trasporti pubblici che andrà avanti per 24 ore consecutive.
L’astensione dal servizio è stata proclamata praticamente da tutte le sigle sindacali, da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl-trasporti, Orsa Trasporti, Faisa e Fast.
Facendo seguito a precorsa corrispondenza relativa all’oggetto, si prega trasmettere con cortese urgenza il nuovo orario ferroviario 2011-2012 al fine di conoscerne ed esaminarne i contenuti, verificare l’accoglimento o meno delle richieste avanzate, formulare eventuali suggerimenti e/o osservazioni in contraddittorio con gli utenti della tratta rappresentata.Al contempo, si coglie l’occasione per evidenziare, a titolo personale, l’opportunità che per l’avvenire venga adottata una diversa strategia nei riguardi dei Comitati dei Pendolari in merito alla programmazione dell’orario ferroviario, rivalutando i contributi che gli stessi forniscono per il miglioramento del servizio, compatibilmente con gli obiettivi a monte definiti, con le risorse economiche e con le motivazioni di carattere tecnico.
Dr. Antonino Fazio.
In vista dei nuovi orari ferroviari, che entreranno in vigore il 11 dicembre p.v., ed a seguito dell’invito all'incontro, da parte del Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, che si terrà domani a Palermo alle ore 11.30 presso la sede dell'Assessorato regionale delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti, desideriamo, alla luce della nuova proposta dell’offerta ferroviaria presentata da Trenitalia, poterla integrare con nostre proposte per migliorarne la funzionalità:
INTEGRAZIONI SULLA RELAZIONE MESSINA – CATANIA - SIRACUSA
Non c’è tempo da perdere, nei prossimi giorni il nuovo Governo deciderà le azioni da compiersi per salvare l’Italia dal fallimento. Anche il Trasporto Pubblico rischia di scomparire a causa dei tagli decisi dal recedente Governo: è per questo che le Associazioni e i Comitati di Pendolari di tutta Italia, affiancati da Associazioni di Consumatori e da Organizzazioni sindacali hanno deciso di rivolgere nuovamente al Presidente Napolitano e al nuovo Governo il loro pressante Appello per salvare il Trasporto Pubblico sperando in un diverso e positivo accoglimento delle loro istanze, che provengono da milioni di cittadini dell’Italia intera.
In questi giorni il nuovo Governo sta decidendo quali azioni verranno messe in campo per tentare di risollevare le sorti del Paese, e per intraprendere il cammino del risanamento dei conti pubblici e del superamento della crisi economica che attanaglia l’Italia ormai da qualche anno.
Tutti noi pendolari viviamo sulla pelle il disagio causato dall'obsolescenza del materiale rotabile, o dalla sua mancanza, e dal mancato adeguamento tecnologico della rete ferroviaria "Lenta".
Molti sono i piani fatti per adeguare il materiale rotabile per pendolari e servizi locali, come il famoso piano dei 1000 treni, bloccato da Tremonti lo scorso anno, o quello, più modesto, per l'acquisto di 80 treni da parte di Trenitalia, anche questo rimasto senza fondi.
D'altra parte, le risorse previste dal "Decreto sviluppo" (i famosi 425 milioni di euro) del 2008, l'anno scorso sono state dirottate in conto esercizio per consentire il funzionamento dei trasporti pubblici.
Con lo sciopero indetto per i giorni 25, 26 e 27 novembre 2011, l'Or.S.A. Ferrovie intende denunciare:
In questi ultimi mesi non si è fatto altro che parlare di tagli ai treni da e per il nord; tutti sono intervenuti, sindacati, associazioni dei consumatori, pendolari, utenti, ma nessun commento o presa di posizione è venuta fuori da parte della nostra politica siciliana.
Lo stesso problema lo hanno i calabresi, che a differenza nostra sono forse meno penalizzati, dato che non devono attraversare lo stretto per raggiungere il continente “Italia”.
Ritornando sui tagli: è già da diversi anni che Trenitalia li mette in atto ad ogni cambio orario (marzo-giugno-dicembre) ma i politici di casa nostra, vista l’eccellenza della nostra rete infrastrutturale (strade-ferrovie), non hanno dato importanza a questi continui tagli che il Gruppo Ferrovie dello Stato stava e sta attuando in maniera sconsiderata a danno di tutti i siciliani e con la complicità di chi ci rappresenta nelle sedi istituzionali palermitane e romane.
Togliere risorse al trasporto pubblico (treni, autobus, metropolitane, ecc.) è un grave errore strategico poiché se da un lato viene limitato il diritto alla mobilità dei cittadini, dall’altro si aumentano i costi sociali legati a incidentalità, congestione ed inquinamento, si deprime l’economia e lo sviluppo economico e si causa un generale peggioramento della qualità della vita.
Al Presidente della Repubblica Italiana
Al Ministro dell’Economia
Al Ministro dei Trasporti
Signor Presidente, Signori Ministri,
I pendolari che ogni mattina si servono del treno 8577 Fiumefreddo -Bicocca sono veramente stanchi di viaggiare come sardine e senza dignità sul treno locale.
Il treno, di solito un Minuetto, parte alle ore 6.50 da Fiumefreddo e arriva nella stazione di Giarre-Riposto quasi semipieno, in questa fascia oraria a servirsi di questo treno in questa stazione siamo più di trecento fra lavoratori e studenti. All'arrivo del treno c'è la corsa e la spinta per salire e cercare i posti a sedere oppure trovare un piccolo spazio nei corridoi.
E’ stato accolto, dall’Assemblea Regionale Siciliana, un emendamento, anche a mia firma, che stanzia la somma di € 6.436.716,67 per il trasporto gratuito ai rappresentanti delle Forze dell’Ordine nella Regione Sicilia per ragioni di servizio.
Scatta giovedì 21 luglio lo sciopero nazionale di 24 ore nel trasporto pubblico locale e ferroviario. A proclamarlo unitariamente le sigle sindacali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugltrasporti, Orsa Trasporti, Faisa e Fast "a sostegno della vertenza per la sottoscrizione del nuovo contratto della Mobilità".Sciopero del personale FS dalle 21.00 di giovedì alle 21.00 di venerdì 22 luglio 2011.
La risposta del responsabile di Trenitalia al reclamo effettuato da Fabrizio Gemelli.
Egregio sig. Fabrizio Gemelli, diamo seguito alla sua segnalazione inoltrata in data 24.06.2011 e relativa alla schermata viaggia treno, del 24.06.2011 , treno 12880. Nel ringraziarLa per quanto segnalato, La informiamo che R.F.I. ha provveduto a far rimuovere dal sistema l’anomalia da Lei rilevata.
Non possiamo tollerare che la Sicilia e il Sud d’Italia vengano lasciati al loro destino, abbandonati dall’Unione europea che non vuole più finanziare il sistema di trasporto del corridoio Berlino-Palermo mettendo a rischio anche la realizzazione e l’utilità del Ponte sullo Stretto; con le Ferrovie che investono solo al Nord e al centro del paese e in Sicilia, invece di migliorare la rete ferroviaria e assicurare l’alta velocità, tagliano collegamenti, eliminano treni a lunga percorrenza, non assicurano un minimo e decente servizio per i pendolari e pregiudicano pure il trasporto merci (- 46%); con l’aeroporto più importante del Meridione, quello di Fontanarossa, che senza lo spostamento della linea ferrata non può programmare il suo sviluppo; con la metropolitana di Catania che rischia di diventare una grande incompiuta perché vengono tagliati finanziamenti; con il progetto per il passante ferroviario di Catania che non si sa come e quando verrà realizzato completamente. Ci vuole una forte azione per dire basta a questo stato di cose. Ne va del futuro di questa terra e dei nostri figli. Ognuno faccia la sua parte a cominciare dalla Regione Siciliana”.
Gentile signor Fabrizio Gemelli, diamo seguito alla sua segnalazione inoltrata in data 24.06.2011 e relativa all’orario d’arrivo a Catania del treno 12865.
Ad oggi, in presenza dei cantieri per i lavori di raddoppio della linea Messina- Catania, che comportano anche dei rallentamenti della marcia dei treni, non è attuabile una modifica d’orario del treno 12865.
Come già ampiamente argomentato in precedenti comunicazioni, soltanto a opere infrastrutturali concluse è pensabile poter rivedere l’orario del treno in parola ed eventualmente anticiparne l’arrivo a Catania alle ore 7.40.
Egregio dr. Coniglio, La ringrazio per l’attenzione prestata alle richieste formulate dallo scrivente rispettivamente in data 7 e 16 giugno c.a. in merito all’orario ferroviario estivo sulla tratta S. Agata Militello-Messina; tuttavia Le rappresento di non condividere nella quasi totalità il contenuto della Sua autorevole risposta comunicata in data 20 giugno 2011.
A due anni dalla presentazione alla Regione Siciliana di un piano di riorganizzazione delle tratte ferroviarie siciliane (luglio 2009), e a quattro anni di distanza dall’accordo stipulato nel giugno 2007, dall’assessore regionale ai trasporti pro tempore Dore Misuraca con Trenitalia, non abbiamo visto nessun miglioramento nel servizio ferroviario isolano.
In tale accordo l’assessore Misuraca conveniva e accordava a Trenitalia, a partire dal primo luglio 2007 l’aumento medio delle tariffe del 7%, mentre Trenitalia si impegnava, in funzione all’accordo, di aumentare i servizi ferroviari offerti in Sicilia, di acquistare nuovi mezzi e di ammodernare il parco mezzi rotabili esistenti.
Tenuto conto che già nel giugno 2007, un abbonamento mensile di 40 chilometri costava 44,00 euro, mentre dal 1 luglio 2011, per acquistare lo stesso abbonamento l’utente deve sborsarne 61,00 di euro.
Buongiorno, in merito al treno 12865, avendo più volte chiesto il ripristino dell'arrivo a Catania alle 7,37 da Voi impropriamente portato alle 7,42 con palese danno ai pendolari che devono iniziare l'attività lavorativa, avendo il sottoscritto archiviato le Vs. motivazioni ricevute nel corso degli anni (treni espressi in particolare), e venute meno le motivazioni, si chiede se finalmente sia attuabile tale modifica.
Desidero inoltre far rilevare che tutti i giorni il treno 12865 arriva ad Acireale se puntuale con 5 minuti di anticipo, e addirittura nella giornata di oggi con 7 minuti di anticipo che possono essere confermati anche dal Capotreno (tale anticipo non è stranamente mai visualizzabile su viaggiatreno).
Tra l'altro nelle giornate di sabato lo stesso treno copre gli stessi tempi di percorrenza effettuando le due fermate supplementari di Carruba e Guardia.
In merito all'anomalo andamento del treno 12880, delle 14,22 da Catania a Messina, già segnalato con reclamo Protocollo Reclamo:110322IA57, e considerato del tutto normale da parte Vostra, Vi invito a verificare la situazione di oggi 24 giugno 2011.
Il treno arriva a Letojanni con 1 minuto di ritardo, e qui rimane fermo ben 25 minuti per incrocio (cronometrato personalmente).
A Roccalumera mantiene 20 minuti di ritardo (come visibile da schermata viaggiatreno) e arriva a Messina perfettamente puntuale.
Chiedo all'esperto orarista come sia possibile, o in alternativa vorrei capire per quale motivo sull'andamento del treno in parola si fanno ogni giorno carte false sulla percorrenza.
Il 12 giugno scorso è stato compiuto l’ennesimo atto di sciacallaggio nei confronti della Sicilia e dei Siciliani, da parte di Trenitalia, con l’ulteriore taglio di vetture ai treni della lunga percorrenza che vanno dalla Sicilia al centro-nord e del continuo ridimensionamento che prevede la chiusura di depositi, di officine e di uffici.
La Lega, per bocca del ministro Maroni, chiede la TAV (trasporto alta velocità) a tutta forza per il centro-nord, mentre alla politica siciliana bastano i lanci di stampa dove si promettono investimenti per infrastrutture che resteranno una chimera o solo, come sempre, fiumi di parole e di inchiostro.
In considerazione di queste ultime penalizzazioni che Trenitalia ed il Governo hanno affibbiato alla Sicilia, debbo ancora una volta constatare che, anche in questo caso, la classe politica siciliana ha fatto finta di nulla, come se queste ulteriori penalizzazioni non comportino alcun danno; secondo me enorme allo sviluppo economico, sociale e turistico della Sicilia.