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comitato pendolari

Treni soppressi, nel dettaglio, dall'11 marzo 2013

Mentre la Regione annuncia la sottoscrizione del "Cis" (il contratto istituzionale di sviluppo) sui prossimi investimenti infrastrutturali di Rfi in Sicilia, Trenitalia invece si appresta a tagliare 105 treni regionali sui circa 500 in circolazione. I tagli nel trasporto ferroviario dell'Isola, che scatteranno a partire dal prossimo 11 marzo 2013. Questi i treni nel dettaglio:

Vertenza Ferrovie Regionali "RIPRENDIAMO IL TRENO E LE STAZIONI"

Sabato 16 febbraio 2013 ore 10.00 - Stazione Centrale di Siracusa e in tutte le stazioni d’Italia

Ferrovie, di male in peggio in provincia, e si alzano alcune voci in difesa del territorio

Siracusa. Con i nuovi orari un'altra sforbiciata al numero di treni.
Trenitalia taglia ancora: 105 treni in meno in Sicilia dal prossimo primo marzo. Naturalmente ce n'è anche per Siracusa: dal prossimo 10 marzo si tagliano corse su Taormina, Rosolini, Modica e Pozzallo. Lo rilevano Mimmo Perrone e Amedeo Benigno, dirigenti regionali! di settore della Cisl. E sabato alle 10 la stazione centrale sarà pacificamente occupata da Italia Nostra e dal Ciufer (Comitato italiano utenti ferrovie). Con invito alla popolazione a partecipare all'iniziativa nazionale "Riprendiamoci il treno".
L'iniziativa è «promossa dal Ciufer e condivisa da Italia Nostra nazionale per il rilancio del trasporto ferroviario e la tutela del diritto alla mobilità di tutti i cittadini». Lo sottolinea Lucia Acerra, presidente della sezione siracusana di Italia nostra. E annuncia, per sabato, la partecipazione della vicepresidente nazionale di Italia nostra, Teresa Liguori. Sollecitando «un'inversione di tendenza a favore di un trasporto ferroviario rispondente alle esigenze della mobilità sostenibile».
Intanto scocca l'ora delle dichiarazioni. Ma di risultati concreti non se ne parla proprio. E l'Italia ferroviaria si ferma al "triangolo magico" Catania-Palermo-Messina.

Regione Siciliana: riduzione dell'Offerta per Insufficienza corrispettivi Pubblici

La rimodulazione interverrà Sulle corse: domanda di un minore, Così da ridurre l'Impatto sui Clienti

L'allarme dei sindacati – Stop ai tagli nell'Isola, dal 10 marzo 105 treni regionali in meno su 500

Palermo. «Mentre la Regione ha annunciato giorni fa la firma del "Cis" (il contratto istituzionale di sviluppo) sui prossimi investimenti di Rfi in Sicilia, Trenitalia invece si appresta a tagliare 105 treni regionali sui circa 500 in circolazione. Sono i nuovi tagli nel trasporto ferroviario dell'Isola, che scatteranno a partire dal prossimo 10 marzo». A denunciarlo, Mimmo Perrone e Amedeo Benigno, segretari regionali Fit Cisl ferrovie e Fit Cisl Sicilia, rendendo noto il nuovo piano di Trenitalia in Sicilia, operativo da marzo, riducendo ancora di più i treni regionali in circolazione e penalizzando i pendolari e i viaggiatori.

Tagli ai treni in Sicilia da marzo. Che fine ha fatto il Contratto di Servizio?

Tagli ai treni da marzo... e il Contratto di Servizio che aspettiamo dal 2009 che fine ha fatto? Perché il presidente Crocetta si è ostinato a cavalcare il filone delle infrastrutture, cose tra l’altro già trite e ritrite nei vari Contratti di Programma di RFI dal 2001 ad oggi? Non era più importante "prima" assicurare ai siciliani la possibilità di poter continuare a viaggiare sui treni chiudendo il Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario siciliano con Trenitalia? Oppure nell’accordo che deve sottoscrivere oggi, con l’ad Moretti, chiudere definitivamente entrambe le cose “Contratto di Servizio per il trasporto e il Contratto Istituzionale di Sviluppo? 

Così si viaggerà in treno in Sicilia. Sei gli interventi previsti: il più complesso l'alta velocità "light" Catania e Palermo

Palermo. A soli tre giorni dalla firma definitiva del "Cis" (il Contratto istituzionale di sviluppo) sugli investimenti per la rete ferroviaria siciliana - prevista mercoledì a Palermo fra il ministro per la Coesione Territoriale, Fabrizio Barca, il presidente della Regione ! Rosario Crocetta, l'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, e l'assessore regionale alle Infrastrutture, Nino Bartolotta - trapelano le prime indiscrezioni sugli interventi oggetto dell'accordo.

Obiettivi - Secondo il nuovo "Cis", oltre all'ottimizzazione delle reti esistenti, si cercherà di realizzare finalmente dei tracciati in grado di annullare i ritardi delle linee attuali.

Montezemolo: «Il Ponte? Una cravatta senza camicia»

Catania. Per un arbiter elegantiarum come lui la cravatta - oltre che un'essenza - è uno strumento di comunicazione. Luca Cordero di Montezemolo passeggia a Catania, accompagnando per mano i candidati siciliani della Lista Monti. E brandisce, più volte, l'accessorio maschile per eccellenza. Prima quando il rettore uscente Toni Recca, candidato con Scelta Civica! al Senato, gli regala la cravatta ufficiale dell'Università di Catania (un discutibileregimental di un vago color pastello, con piega non stirata) e lui, il presidente di Italia Futura, si toglie dal collo la sua (Marinella?) blu con eleganti quadratini bianchi per indossare il gadget. Poi quando, parlando dell'incompiuta delle incompiute, Montezemolo parte da una metafora per descrivere la sua idea di sviluppo in Sicilia: «Il Ponte sullo Stretto? È come parlare della cravatta senza avere la camicia. Prima bisogna pensare alle infrastrutture, alle autostrade, alle ferrovie, che tra l'altro sono fondamentali se si vuole veramente parlare del turismo, ma sono fondamentali per l'agriturismo e l'agroindustria».

Treni in ritardo e Soppressi. Il bilancio del Comitato Pendolari Siciliani.

Il servizio ferroviario in Sicilia ed in particolare sulla relazione Messina-Catania-Siracusa, fa registrare quotidianamente numerosi disagi e disservizi relativamente al comfort di viaggio

Pendolari esasperati

Sempre più arrabbiato il folto gruppo di dipendenti St pendolari ferroviari dell'area giarrese. Mercoledì il treno di rientro da Catania-Bicocca ha portato 50 minuti di ritardo e, secondo i pendolari, ormai i ritardi sono molto frequenti, quasi ogni due giorni. Interpellata, Trenitalia ha confermato la percezione dei viaggiatori: a gennaio si è, in effetti, registrata una certa frequenza di ritardi, dovuti sempre a cause diverse. Ma ciò non modifica l'elevato dato statistico di puntualità dei treni sulla tratta Me-Ct, in quanto il dato è riferito a periodi medio-lunghi.

Il treno non fa più paura alle auto Letojanni. Entro febbraio il completamento delle bretelle alternative al passaggio a livello

Letojanni. Stanno finalmente per vedere la luce, dopo circa un anno di lavoro, le due piccole strutture viarie, alternative al passaggio a livello di Mazzeo, che verrà cancellato da Rfi (al pari di quello di Sant'Alessio) dalla mappa degli attraversamenti dei binari ferroviari.

Si tratta, in pratica, della coppia! di rampe (una in entrata, posta sul territorio di Taormina e l'altra in uscita nel dirimpettaio versante letojannese), destinate a mettere in collegamento la Statale 114 con i limitrofi centri abitati della località turistico-balneare e della popolosa frazione della Perla dello Jonio.
Gli snodi in questione dovrebbero (il condizionale è, comunque, d'obbligo) essere ultimati a brevissima scadenza con la conseguente consegna dell'importante opera al massimo a fine febbraio, ma non si esclude che il termine venga anticipato.

COMITATO PENDOLARI - Ancora disagi per i viaggiatori

Una giornata da dimenticare per i pendolari siciliani. Lo denuncia in una nota diffusa ieri il coordinatore del Comitato pendolari, Giosuè Malaponti. Nella relazione ferroviaria Messina-Catania-Siracusa i disagi oggi (ieri, ndr) non sono mancati. Dapprima al treno regionale 12876, partito da Catania alle 13.09, fermatosi definitivamente per un guasto al locomotore alla stazione di Alcantara, causando alla circolazione enormi ritardi con punte massime di 70 minuti. Nel pomeriggio, cito quanto riportato sul sito di Trenitalia “Viaggiatreno”: “30/01/2013, 18:27, la circolazione è interrotta tra Lentini e Agnone (linea Ct/Sr) dalle 17,32 per un intervento tecnico al treno precedente di altra impresa ferroviaria”. Anche in questo caso i disagi non sono mancati, compreso l’Intercity 721 Roma-Sr, che è arrivato a Lentini con 56’ di ritardo ed è stato cancellato.

La Sicilia - giovedì 31 gennaio 2013 - pag.26  

Stazione, non ci fosse il bar sarebbe peggio del deserto. La grande sala d'ingresso è desolante, all'uscita neanche un taxi

Ore 18,30 di un martedì lavorativo qualsiasi. Alla stazione di Acireale la vita sembra scorrere molto lentamente.

Appena entrati nella grande sala d'ingresso notiamo due ragazze sedute sulle scale intente a parlare tra loro, probabilmente in attesa dell'arrivo di qualche treno; poco distante un gruppo di operai al termine della loro giornata lavorativa intenti a prendere qualcosa di caldo al bar; sulla banchina antistante i binari un uomo in attesa solitaria.
Quasi tutti gli uffici sono ormai chiusi o comunque vuoti e al buio; sulla vetrata di quello che fino a qualche settimana fa ospitava la storica figura del capostazione (sostituita da un automatismo comandato a distanza dalla centrale) è appiccicato un piccolo cartello che rimanda ad un recapito telefonico per ottenere non meglio precisate informazioni.

La rabbia dei pendolari St, troppi treni in ritardo

Sempre più frequenti i ritardi o le soppressioni dei treni sulla tratta ferroviaria Messina-Catania. A protestare, stavolta, sono i lavoratori della St Microelectronics: 63 di loro, di Giarre e di altri Comuni, sono abbonati di Trenitalia. Un abbonamento ritirato ieri. E proprio ieri, il treno che prendono questi lavoratori ha accumula! to un'ora di ritardo. I lavoratori, ovviamente, non sono arrivati in orario in azienda.

Vagone letto deraglia durante la manovra. Il treno parte senza

Deraglia in manovra il vagone del treno Siracusa-Roma delle 21,45 del 18 scorso. E Trenitalia tace. Il treno parte senza vagone letto. Fra la rabbia dei viaggiatori. C'è chi protesta, chi invece si rassegna e parte in cuccetta. Da Trenitalia silenzio.

Una giornata da dimenticare per i pendolari e per i Siciliani.

 Una giornata da dimenticare per i pendolari e per i Siciliani. Nella relazione ferroviaria Messina-Catania-Siracusa i disagi oggi non sono mancati. Dapprima al treno regionale 12876, partito da Catania alle ore 13.09, fermatosi definitivamente per un guasto al locomotore alla stazione di Alcantara, causando alla circolazione enormi ritardi con punte massime di 70 minuti. Mentre nel pomeriggio la musica non cambia, cito testualmente quanto riportato sul sito di Trenitalia “Viaggiatreno”: “30/01/2013 18:27, la circolazione è interrotta tra le stazioni di Lentini e di Agnone (linea Catania/Siracusa) dalle ore 17:32 per un intervento tecnico al treno precedente di altra impresa ferroviaria” Anche in questo i disagi non sono mancati, compreso l’Intercity 721 Roma-Siracusa, che è arrivato a Lentini con 56 minuti di ritardo ed è stato cancellato ed auto sostituito sino a Siracusa così riferisce Trenitalia. E poi si parla di casi “isolati”. Dalle ore 19:30 è ripresa la regolare circolazione tra le stazioni di Lentini e di Agnone (linea Messina/Siracusa).

Giosue Malaponti - coordinatore Comitato Pendolari Siciliani

 

Le stranezze nel Viaggiatreno di Trenitalia.

Sul sito Viaggiatreno di Trenitalia stamattina il treno Intercity 724 Siracusa - Roma delle ore 10.30 veniva dato in partenza con 82 minuti di anticipo e come si evince dallo stesso rilevamento a Passo Martino alle ore 10.01. Chissà a che ora é  partito realmente l'IC 724 Siracusa - Roma?

Inizia un'altra settimana di ritardi

Come inizio di settimana non c'è male... Treno 3866 soppresso e da Fiumefreddo a Messina bus sostitutivi. Treno 8577 soppresso e/o con oltre un ora di ritardo. Desidero precisare che le nostre Istituzioni regionali stanno pensando solo all'alta velocità, non curandosi delle nostre richieste. Tra l'altro, non hanno preso nessuna posizione sulle dichiarazioni di Trenitalia che i ritardi e le soppressioni del 17 gennaio u.s. erano un caso isolato. È  importante per il presidente Crocetta la Catania-Palermo, tutto il resto non importa a nessuno.

L'alta velocità "LIGHT" arriva "di nuovo" in Sicilia era già prevista nel 2008

Dal quotidiano La Sicilia e da altre agenzie apprendiamo dell'incontro di ieri tra la Regione Sicilia, Ferrovie dello Stato Spa ed il Ministro Barca che finalmente porteranno l'alta velocità in Sicilia però "light".

Per dovere di cronaca debbo dire che sono arrivati troppo tardi perchè, già qualcun altro nel dicembre 2008 ci aveva già pensato. Quali sono i risultati ad oggi???

Arriva l'alta velocità "light" in Sicilia

Ieri vertice alla Regione: a metà febbraio la firma del contratto di servizio. L'obiettivo è percorrere i 200 chilometri da Catania a Palermo in un'ora e venti minuti

PALERMO - Buone nuove per gli oltre 40mila pendolari siciliani che ogni giorno vivono sulle proprie spalle i ritardi dei treni regionali. A metà febbraio, infatti, sarà firmato l’accordo fra Regione e Rete Ferroviaria Italiana che sbloccherà finalmente gli investimenti per l’alta velocità in Sicilia. Dovrebbe essere la volta buona, dato che il nuovo governo regionale ha abbandonato i progetti faraonici del passato e punta su pochi interventi veloci ed efficaci.

Ritardi:I casi isolati dell'ufficio stampa delle Ferrovie dello Stato Spa

Ritardi... lette le dichiarazioni dell'ufficio stampa delle Ferrovie dello Stato Spa che scrive sui ritardi del 17 gennaio di un caso isolato, ho ritenuto doveroso pubblicare i sottostanti dati a dimostrazione che non è proprio un caso isolato. Di ritardi ormai siamo stufi ma è giusto che chi di dovere guardi i nostri monitoraggi su 18/19 treni tra le ore 5.oo e le ore 10.00 tenendo conto che sono i treni in cui viaggiano centinaia di pendolari da Messina sino a Siracusa e viceversa.
Questi i dati:

09 gennaio su 16 treni monitorati:

n.10 in ritardo tra i 2 e 31 minuti
n.  3 in anticipo tra i 3 e 7 mininuti
n.  1 soppresso

Treni, in Sicilia mattinata da incubo 6 ore e mezza di ritardi in 16 tratte

Catania. La rabbia, in una mattina qualunque di una giornata lavorativa qualunque, corre veloce. Molto più di quelle "caffettiere" sulle rotaie. «Non c'è bisogno che venga Beppe Grillo a mangiare pane e salame dentro un vagone puzzolente, per sapere che i treni in Sicilia fanno schifo. Noi questo incubo lo viviamo tutti i giorni. E ogni ! giorno che passa è sempre peggio». Parola di Roberto Distefano, catanese, impiegato con la sottospecifica dello status di pendolare. Per lui, come per altre centinaia di studenti e lavoratori soprattutto, ieri è stata una giornata da dimenticare. L'ennesima. Sulla tratta Messina-Catania-Siracusa, in entrambe le direzioni, sui primi 19 treni del mattino (dalle 5,05 alle 9,40) ben 16 hanno registrato ritardi fra 5 e 86 minuti, accumulando un totale di 6 ore e 27 minuti. Record per il Messina-Siracusa delle 5,25, mentre un altro (il Messina-Catania delle 5,50) è stato soppresso; due convogli - e forse questa è la notizia - fanno segnare un meritorio anticipo, rispettivamente di 2 e 5 minuti.

I diritti negati ai pendolari

Viaggiare in treno nella tratta ferroviaria Messina-Catania è diventata un'avventura.Oltre al problema cronico dei ritardi, numerose altre difficoltà contribuiscono al dissesto delle Ferrovie: carenze strutturali, manutenzione sempre meno regolare stanno creando sempre più disservizi e disagi per i viaggiatori. Mercoledì 9 gennaio il treno delle ore 6: 57 con partenza dalla stazione di Giarre-Riposto è stato soppresso senza comunicare la motivazione, mentre quello delle ore 7: 12 proveniente da Messina è arrivato con circa mezzora di ritardo.

Treni "lumaca", disagi per i pendolari. Brutta sorpresa alla stazione.

Un convoglio diretto a Catania è stato soppresso. E sui vagoni come le «sardine»

Disagi si sono registrati, ieri mattina, per i pendolari che si recano a Catania con il treno, per via di un convoglio soppresso e di altri due che sono arrivati alla stazione ferroviaria di Giarre-Riposto in ritardo.

«Il treno delle 6,22- racconta una pendolare, Agata Cardillo -! viaggiava con un'ora e 20 minuti di ritardo; il treno delle 7,11 è stato soppresso e il treno delle 7,39 è arrivato pure in ritardo. I disagi sono frequenti, ma stavolta è stato più eclatante. Questi ritardi sono soprattutto insidiosi, quando bisogna poi prendere altri mezzi di trasporto pubblico ad un dato orario».

Mezza Sicilia dimenticata da Fs

Nella nostra Regione, a volere viaggiare in treno sembra di essere ritornati al tempo delle carrozze a cavalli. La mobilità per Ferrovia, necessaria per l'estensione del territorio e molto più sostenibile di quella su gomma, è un problema per pendolari e viaggiatori in genere. Treni insufficienti, poco puntuali, vecchi, sporchi; e l'ad di Fs! come se ne esce? Con la Tav tra Palermo, Messina e Catania. Pensate che meraviglia: in poche decine di minuti si potrà andare da Catania a Messina e da Messina a Palermo! Non è chiaro se è prevista anche una "direttissima" CT-PA.
E il resto della Sicilia? E tutti gli altri siciliani? E tutte le altre città che, inesorabilmente ed inevitabilmente si vedranno chiudere le stazioni e sopprimere i treni? Solo gli abitanti di cui sopra hanno diritto a viaggiare in treno? O forse un cataclisma di cui nessuno sembra essersi accorto ha cambiato la geografia della Sicilia?

Non ci serve l’alta velocità nelle nostre tratte siciliane.

Non ci serve l’alta velocità nelle nostre tratte siciliane per ovvi motivi, uno dei tanti, i tempi lunghissimi di realizzazione. Ai siciliani basterebbe solo ed esclusivamente “la velocità”. A quattro anni di distanza, dall’operazione “Freccia Rotta”, si parla ancora della velocizzazione della Catania-Palermo. Quattro anni di fiumi di parole, di inchiostro, di convegni, di incontri, di tavole rotonde ed è proprio di ieri la dichiarazione dell’A.D. delle Ferrovie dello Stato, che a breve porterà l’alta velocità in Sicilia. Da considerare che non specifica, con date certe, quando ciò avverrà e quali siano i tempi di realizzazione. Ebbene, qualche giorno dopo l’operazione Freccia Rotta del 19 gennaio 2009, la  Regione Sicilia, Rete Ferroviaria Italiana e Trenitalia asserirono che si poteva ammodernare e velocizzare l’esistente tracciato della Catania-Palermo con venti o trenta milioni di euro in appena un anno o due di lavori, portando i tempi di percorrenza al di sotto delle 2 ore e 40 minuti e fare transitare i treni di rango P.

I disservizi di Trenitalia in Sicilia non sono un caso isolato.

Riepiologo ritardi gennaio 2013_cr.jpg

Non è un caso isolato, quanto è accaduto ieri sulla relazione ferroviaria Messina-Catania-Siracusa, e non corrisponde al vero quanto ha dichiarato l’ufficio stampa di Trenitalia sui quotidiani. Abbiamo
chiesto volutamente alle Istituzioni di intervenire sulla questione, perché ormai è divenuta una problematica costante. A dimostrazione di quanto è accaduto ieri (17 gennaio 2013) desideriamo rendere pubblici i dati rilevati nei giorni 9-10-11 gennaio ed i dati del 18 gennaio 2013 (all’indomani dei disservizi).

09 gennaio su 16 treni monitorati: n.10 in ritardo tra i 2/31 min.-n.3 in anticipo tra i 3/7 min.-n.1 soppresso - n.1 non
rilevato - n.1 in orario

10 gennaio su 16 treni monitorati: n.10 in ritardo tra i 2 e 19 minuti - n.5 in orario - n.1 non rilevato

Pendolari Siciliani infuriati: su 19 treni 16 in ritardo

La situazione del trasporto pubblico ferroviario non è più tollerabile. Il diritto alla mobilità deve essere garantito dalle istituzioni, non dalle aziende di trasporto. Tempi duri per i pendolari che utilizzano il treno sulla Messina-Catania-Siracusa. Oggi 17 gennaio 2013 sui primi 19 treni del mattino ( dalle ore 5.05 alle ore 9.40) che percorrono la Messina-Catania-Siracusa e viceversa,  16 sono i treni che hanno avuto un ritardo tra 5 e 86 minuti, uno soppresso e due in anticipo tra 2 e 5 minuti. .

Giosue Malaponti - Coordinatore Comitato Pendolari Siciliani 

Coordinatore Pendolari «Treni e disagi Crocetta trovi una soluzione»

«Le problematiche che al momento affliggono tutto il territorio siciliano e che coinvolgono quotidianamente oltre 50.000 pendolari del trasporto ferroviario che si spostano per motivi di lavoro, studio o altro, sono molte e di diversa natura»: a parlare è Gosuè Malaponti attuale coordinatore dei pendolari siciliani (Comitato Pendolari Me-Ct-Sr, Comitato Pendolari S. Agata Milit! ello-Messina, Comitato Pendolari Caltagirone-Gela e Pendolari Ragusa).

«Vorrei ora - aggiunge Malaponti - richiamare l'attenzione del neo Governo regionale su due articoli dello statuto speciale della Regione Sicilia e precisamente l'articolo 17 e l'articolo 22.

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