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giosue malaponti

Sicurezza del personale di bordo e dei viaggiatori

In riferimento all’aggressione al capotreno (una donna) del treno regionale 12764 Palermo-Messina delle ore 17.08 avvenuta giovedì 8 maggio 2014 alla stazione di Cefalù, il Comitato Pendolari Siciliani desidera intervenire cogliendo l’occasione per porgere un augurio di pronta guarigione alla signora capotreno e per condannare espressamente tali atti nei confronti di tutto il personale di bordo di Trenitalia e a maggior ragione nei confronti del personale femminile.

Negli ultimi mesi si stanno verificando, sempre più frequenti, atti di sconsideratezza nei confronti del personale di bordo di Trenitalia, noi del comitato abbiamo più volte suggerito, negli incontri con la direzione di Trenitalia e con la Regione Sicilia-Dipartimento trasporto ferroviario, di valutare la possibilità, di concerto con la Polfer, di programmare nei treni che si ritengono a rischio un servizio di scorta in borghese. Tale servizio, secondo noi, se realizzato potrebbe servire in molti casi come deterrente a scoraggiare i malintenzionati sapendo che a bordo dei treni possano esserci degli agenti Polfer in borghese.

Il Comitato Pendolari Siciliani chiede risposte certe a tre anni dal crollo sulla Caltagirone-Gela

Il Comitato pendolari Siciliani, visto il dissequestro dell’infrastruttura avvenuto circa un anno fa e alla luce delle due gare di appalto espletate per lo smantellamento degli impianti di telefonia GSMR e per lo smaltimento dei materiali di risulta del crollo, chiediamo se il Governo Regionale e/o l’Assessore alle infrastrutture siano a conoscenza:

§  di quali iniziative il gestore dell’infrastruttura ferroviaria, Rete ferroviaria italiana (RFI) intenda adottare per il ripristino della circolazione ferroviaria?

Ferrovia Caltagirone-Niscemi-Gela. A distanza di tre anni esatti dal crollo, appello a sindaci e Regione

Sit-in dei pendolari: «Ricostruite il ponte»

Maggio 2011-maggio 2014: sono i tre lunghi anni trascorsi dall'avvenuto crollo delle campate del ponte ferroviario della tratta Caltagirone-Niscemi-Gela. Oggi, a distanza di tempo, c'è solo una flebile speranza a mantenere vive le aspettative delle tre comunità che, anche se disinteressatamente, sperano in un auspicato ripristino della linea ferroviaria in questione.

Ogni speranza sarebbe quindi riposta nella risultanze dell'azione di monitoraggio di altri 10 ponti che sta compiendo la Italfer, una società di ingegneria del gruppo Ferrovie dello Stato operante sul mercato nazionale e internazionale nel settore dei trasporti ferroviari.

Un sit-in per ripristinare la tratta ferroviaria Caltagirone-Gela

Un sit-in di protesta, per sollecitare il ripristino della tratta ferroviaria Caltagirone-Niscemi-Gela, ormai interrotta, a seguito dell'inaspettato cedimento delle campate del viadotto, nel lontano maggio 2011.

Dalle 10,30 alle 12 di stamani, su iniziativa del Comitato pendolari siciliani, si terrà l'ennesima manifestazione di protesta, per indurre le istituzioni, sia del governo regionale, sia della Rete ferroviaria italiana (Rfi), a non smantellare la linea, ma a programmarne la ricostruzione. Destinatari del documento, oltre al presidente della Regione, Rosario Crocetta, sono i vertici di Rfi (dg Giovanni Arnone), con il coinvolgimento dei sindaci di Caltagirone (Nicola Bonanno), Niscemi (Francesco La Rosa) e Gela (Angelo Fasulo), unitamente ai parlamentari delle due province. Da premettere pure che, anche la Procura della Repubblica di Caltagirone, da almeno un anno, ha proceduto al dissequestro dell'area interessata dai cedimenti.

Contrada Angeli Sit-in di protesta per la ferrovia

Niscemi. Sit-in di protesta oggi dalle 10,30 a mezzogiorno in contrada Angeli, lungo la provinciale 39 Gela - Niscemi per chiedere il ripristino delle infrastrutture e della circolazione ferroviaria sulla Catania-Caltagirone-Gela a tre anni dal crollo del ponte ferroviario. All'iniziativa programmata dal comitato pendolari siciliani sono stati invitati il presidente della Regione, l'assessore regionale ed il dirigente generale alle infrastrutture e mobilità, il direttore di Rfi e i sindaci di Caltagirone, Gela e Niscemi.

La Sicilia - Sabato 10 Maggio 2014 monografica Pagina 34

Sit-in tratta ferroviaria Caltagirone-Gela, sabato 10 maggio 2014, a tre anni dal crollo del ponte ferroviario

Sit-in tratta ferroviaria Caltagirone-Gela, sabato 10 maggio 2014, a tre anni di distanza dal crollo del ponte ferroviario in contrada Angeli di Niscemi.

Ripristino tratta ferroviaria Caltagirone-Gela. Lettera alle Istituzioni Regionali

Ill.mo Presidente,

con la presente desideriamo nuovamente intervenire sulla chiusura, da parte di Rete Ferroviaria Italiana, della tratta ferroviaria Caltagirone-Gela ormai da tre anni e da circa un anno dissequestrata dagli organi competenti.
Nella nostra nota, del 15 novembre 2013, sollecitavamo un suo autorevole intervento nei confronti di Rete Ferroviaria Italiana per avere certezze sulla sorte di questa importante arteria ferroviaria ed al contempo invitavamo i sindaci di Caltagirone, Gela e Niscemi ad intervenire a salvaguardia della stessa. Assieme ai Sindaci concordavamo sull’importanza della riapertura in tempi brevi di questa tratta e che tale chiusura, ha inevitabilmente determinato un trasferimento del traffico passeggeri sulla SS. 417 che, di per sé, già presenta condizioni di elevata pericolosità, in quanto unica arteria rimasta ad assicurare il collegamento fra le città ricadenti sul percorso ferroviario.

Guasti possibili, ma almeno si avvertano i passeggeri dei treni

Non volendo polemizzare sulla mancata assistenza e nemmeno sui mancati bus sostitutivi, quello che invece vogliamo e ci preme chiedere sia a Rete Ferroviaria Italiana che a Trenitalia è: perché una volta ripristinata la linea aerea elettrica e quindi la circolazione non sono stati effettuati dei treni sulla direttrice Messina-Catania-Siracusa e viceversa per dare la possibilità ai molti passeggeri di poter fare rientro in treno anche se dopo tre ore? Spero almeno che qualche dirigente di Rete Ferroviaria Italiana e/o di Trenitalia abbia la bontà di spiegarcelo. Anticipatamente grazie e….scusate per il disagio.
Comitato Pendolari Siciliani – Giosuè Malaponti

Parcheggio Stazione di Milazzo. I pendolari scrivono al Sindaco di Milazzo e a Rete Ferroviaria Italiana

Con la presente nota, si vuole segnalare la situazione di totale abbandono in cui versa il parcheggio antistante la stazione di Milazzo, erbacce rifiuti e una vegetazione ormai fuori controllo. Tale situazione si protrae da diverso tempo e considerato che, il decoro e la sicurezza è ritenuto un requisito  imprescindibile da parte del ns Comitato Pendolari, e la Stazione di Milazzo e tutto il suo parcheggio sono dei biglietti da visita per i numerosi turisti che vi transiteranno per raggiungere le Isole Eolie, e non per ultimi i moltissimi pendolari che ogni giorno affollano la Stazione in oggetto, invitiamo chi di competenza a voler valutare l’ipotesi di un immediato intervento. Si coglie l’occasione per ricordare le richieste datate 27.06.2013 07.08.2013 e 01.03.14 Diffusione sonora in lingua inglese che ancora ad oggi, nelle Stazioni di: Milazzo, Gioiosa Marea e Capo d’Orlando, non risulta sia stato fatto alcun intervento per abilitarle alla diffusione di ogni comunicazione sonora anche in lingua inglese.

Al Sig. Sindaco del Comune di Milazzo Dott. Carmelo Pino

A RFI spa per la regione Siciliana

I pendolari a Trenitalia e Rfi...ci scusiamo per il disagio subito relativo ai disservizi di martedì 29 aprile 2014

Desideriamo porre una domanda ai dirigenti di Rete Ferroviaria Italiana e di Trenitalia sui disagi e le disavventure vissute dai molti passeggeri del treno 12886, in partenza da Catania, il 29 aprile 2014 alle ore 20.46. I guasti ai mezzi ferroviari e all'infrastruttura ferroviaria, come si sa, possono accadere in qualsiasi momento. Quella che, invece, è sempre più strana in queste occasioni è la scarsa funzionalità e/o attenzione da parte dei dirigenti preposti all’assistenza clienti di Rete Ferroviaria Italiana e di Trenitalia in specie quando viene soppresso un treno o quando ci sono guasti all'infrastruttura ferroviaria che procurano ritardi. Mai una tempestiva informazione, quasi sempre l’utente viene lasciato nel vago ed in una vana attesa. Non volendo polemizzare sulla mancata assistenza e nemmeno sui mancati bus sostitutivi, quello che invece vogliamo e ci preme chiedere sia a Rete Ferroviaria Italiana che a Trenitalia è: perché una volta ripristinata la linea aerea elettrica e quindi la circolazione non sono stati effettuati dei treni sulla direttrice Messina-Catania-Siracusa e viceversa per dare la possibilità ai molti passeggeri di poter fare rientro in treno anche se dopo tre ore? Spero almeno che qualche dirigente di Rete Ferroviaria Italiana e/o di Trenitalia abbia la bontà di spiegarcelo. Anticipatamente grazie e….scusate per il disagio.
Comitato Pendolari Siciliani – Giosuè Malaponti

Trenitalia - Lavori e modifiche al servizio Maggio 2014

Informazioni puntuali sulle modifiche alla circolazione dovute a lavori di manutenzione programmati sulle linee e la segnalazione di servizi sostitutivi.

Treno soppresso per colpa dei talebani o forse di Godzilla

Sapete come funziona l'assistenza clienti di Trenitalia quando un treno è soppresso? Sembra l'"Ulisse" di Joyce: all'inizio ti piace e alla fine non ce la fai più a seguire la storia perché troppo lunga.
Certo martedì alle 20,46 tutto il mondo sembrava essere contro il povero treno 12886 che alla fine è stato soppresso dopo circa 2 ore di agonia in stazione. Neanche il dott. House lo avrebbe salvato! Sì, è stato soppresso per una combinazione di vari eventi imprevisti: locomotore rotto con successiva sostituzione; cavo tranciato in una delle stazioni di destinazione; comando di talebani che ha assaltato la squadra degli elettricisti che doveva aggiustare il cavo; Godzilla che, durante la sua passeggiata notturna, ha schiacciato i talebani, ma anche gli elettricisti. Gli imprevisti ci possono stare e ci può stare anche l'indecisione nel sapere risolvere una combinazione tanto infausta di eventi: fermare Godzilla oppure catturare i talebani sopravvissuti! Quello che non va è la sostituzione del servizio e l'assistenza al cliente in caso di soppressione. In genere la sostituzione dovrebbe avvenire in un tempo di un'ora circa. Questo non accade nella stazione di Catania, perché' l'autobus sostitutivo non si sa mai dove parte e non si sa quando arriva. Questo bus sostitutivo sembra quasi che è come Goldrake che sceglieva quale tunnel! doveva percorrere, per poi uscire sempre dallo stessa grotta.

Treno barocco da recuperare per rilanciare i beni Unesco

Trenitalia, nella sua annunciata politica di rilancio dei collegamenti ferroviari, non si fermi alla sola stazione di Fontane Bianche. Un suggerimento che arriva da più parti a cui fa eco Italia nostra con Liliana Gissara, la quale comunque elogia quanto fatto.
«Finalmente è stata istituita la fermata a Fontane Bianche, perorata fin dalla fine degli anni ‘60 da qualche lungimirante ferroviere al quale era sembrato ovvio che, in quel contesto, realizzare una fermata turistica fosse cosa altrettanto ovvia. Sono trascorsi decenni e finalmente si potrà andare in treno, in pochi minuti, in spiaggia. Per i turisti sarà una manna; per molti siracusani sarà una liberazione dalle lunghe ed estenuanti code in auto.
Ora Trenitalia ci restituisca il treno barocco che tanto successo ha fatto registrare negli anni in cui ha viaggiato, un treno che sta particolarmente a cuore a Italia Nostra per vari motivi: quale forma ottimale di mobilità sostenibile; come strumento di promozione del ricco patrimonio locale, attività, questa, sostenuta proprio dalla sezione di Siracusa di Italia Nostra all'allora assessore regionale Granata».
Il treno barocco prese il via nel 2005 e - rimarca Liliana Gissara per alcune stagioni, deliziò migliaia di turisti conducendoli per le città Unesco.

Mondo Trasporti - Dall’Ue 25 mld per le nostre imprese. La Regione: ecco il piano infrastrutture

Il Comitato dei pendolari siciliani guidato da Giosuè Malaponti, da tempo lamenta disagi soprattutto nelle tratte dismesse, come la “Alcamo-via Milo” e la “Caltagirone-Gela”. Il collegamento Trapani-Palermo avviene, infatti, tramite la linea “via Castelvetrano” che, sviluppandosi per circa 190km, collega importanti Comuni come Marsala, Mazara del Vallo, Castelvetrano, Alcamo oltre quelli ricadenti nel Palermitano, compresi nella tratta Punta

Raisi-Palermo. Invece, «il corpo stradale della “via Milo” – precisa il presidente di Rfi – fu realizzato già in origine con materiali di carente qualità e posati su terreno poco idoneo. Col passare degli anni, si è incrementato il divario tra disponibilità di fondi e necessità di interventi, mentre i controlli geometrici al binario hanno evidenziato il peggioramento della stabilità della linea ferroviaria, con palese rischio per la sicurezza del transito dei convogli.

Moretti da Fsi a Finmeccanica

Finalmente è arrivato il tanto sperato spostamento di Mauro Moretti da Ad del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiano. Il premier Renzi ci aveva provato pensando a lui per un posto da ministro, non essendoci stata data questa prima opportunità finalmente cogliamo con molta soddisfazione la nomina di Moretti a Finmeccanica. Di certo ha fatto molto per le Ferrovie ma a senso unico investendo tutto nell’alta velocità trascurando di fatto il trasporto regionale che vede muovere giornalmente in tutt’Italia oltre tre milioni di pendolari. Moretti non farà i salti di gioia, ma di sicuro siamo noi pendolari a farli. L’unica cosa che chiediamo sia al ministro Lupi che al nuovo ad del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiano che venga rivisto il piano industriale presentato qualche settimana fa dal precedente ad di Fs. 

Ferrovie, rinviato lo sciopero di martedi 8 aprile 2014

Di seguito la nota diffusa dall'Ufficio stampa Fit Cisl: A seguito dell'odierna convocazione da parte di Trenitalia per martedì p.v., anche  per non arrecare disagi ai viaggiatori pendolari le OO.SS. Filt Cgil ,Fit Cisl e Uiltrasporti hanno responsabilmente provveduto a differire lo sciopero precedentemente proclamato per il giorno 8 aprile, dichiara Enzo Testa della Fit Cisl. Vogliamo sperare che  questo incontro possa rappresentare lo spartiacque di un cambiamento nei comportamenti operativi del Gruppo Ferrovie dello Stato di un territorio da troppo tempo abbandonato a se stesso, dopo averlo privato di quasi  tutti i centri di controllo e comando che precedentemente erano qui allocati.
Resta inteso, che ove segnali di cambiamento in tal senso non  fossero tangibili a partire dal prossimo incontro, ci verremo costretti a ritornare sui nostri passi riproclamando lo sciopero, conclude Enzo Testa

I disservizi. In Sicilia oltre il 53% dei treni è arrivato in ritardo nel 2013

Per i pendolari siciliani viaggiare è sempre più un'odissea, sui treni ormai si bivacca visti i lunghi tempi di attesa nelle varie fermate 5/15 minuti di attesa, incroci calcolati senza un senso logico, coincidenze con altri treni non previste, comporti mancati e, guarda caso viene annunciata da Trenitalia, che la puntualità dei treni è in netto miglioramento, cioè che le cose vanno meglio.

Tutto ciò è inconcepibile e dimostra, ancora una volta, l'assoluta mancanza di attenzione verso i pendolari, da parte delle dirigenze di Trenitalia e di Rete Ferroviaria Italiana, nel far funzionare dignitosamente il servizio di trasporto ferroviario a loro affidato, compito cui le due aziende Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana hanno nei confronti dello Stato e dei cittadini-utenti; ed alla Regione Siciliana che in questi anni ha eseguito le disposizioni emanate dal decreto legislativo 422/97 per il passaggio delle competenze in materia di trasporto pubblico ma non è ancora  riuscita a farsi consegnare le risorse finanziarie previste per ottemperare alla sottoscrizione del Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario in Sicilia.

Sciopero personale Trenitalia martedì 8 aprile 2014

La protesta del personale di Trenitalia si terrà martedì prossimo 8 aprile dalle ore 9.00 alle ore 17.00

Sciopero personale Trenitalia martedì 8 aprile 2014

La protesta del personale di Trenitalia si terrà martedì prossimo 8 aprile dalle ore 9.00 alle ore 17.00

Cisl: da incontro Crocetta-Rfi poche buone notizie

Palermo. Dall'incontro tra il presidente della Regione Rosario Crocetta e il presidente di Rete Ferroviaria Italiana, Dario Lo Bosco ci saremmo aspettati notizie rassicuranti sulla riapertura di alcune linee ferroviarie..

Soprano ad Trenitalia: "Prorogare contratti con Regioni in vista gare"

Torino. Una proroga dei contratti in essere tra Trenitalia e Regioni che scadranno in gran parte a fine anno per consentire la prosecuzione degli investimenti sui nuovi treni in attesa dell'entrata a regime delle gare sul trasporto pubblico locale.

Ferrovie e passeggeri, deferita l'Italia

La Commissione europea accusa il nostro paese di non aver recepito la normativa Ue in materia di diritti nel trasporto ferrato. Manca un organismo autorizzato a vigilare sulla corretta applicazione del regolamento sul territorio.

Fs: Lupi, ho proposto a Moretti un giro insieme nel Tpl

(ASCA) - Roma, 27 mar 2014 - Un giro insieme nel sistema del trasporto pubblico locale per capire i disagi dei pendolari. E' questa la proposta che il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, ha fatto all'Ad delle Fs, Mauro Moretti e annunciata dal palco di un convegno sul trasporto pubblico locale. ''Ho chiesto al mio amico Moretti - ha detto Lupi - di fare un po' di giri insieme ai presidenti delle regioni nel trasporto pubblico locale, cosi' capiamo tutti quali sono i disagi dei pendolari. Non per prenderci i pomodori in faccia, ma per capire la situazione''. 

Informazioni sulle modifiche alla circolazione ferroviaria dal 01 al 30 aprile 2014

Informazioni sulle modifiche alla circolazione ferroviaria sulla linea Messina-Palermo: dal 01 al 30 aprile 2014

Informazioni sulle modifiche alla circolazione ferroviaria dal 01 al 30 aprile 2014

Informazioni sulle modifiche alla circolazione ferroviaria sulla linea Messina-Palermo: dal 01 al 30 aprile 2014

Crozza a Ballarò ironizza sullo stipendio dell'ad di Fs Moretti

clicca sull'immagine per vedere il video

L'uscita dell'ad di Fs Moretti sui tagli allo stipendio dei manager continua a far discutere. Dopo il violento attacco di Diego Della Valle ("Abbia il coraggio e la dignità di andarsene"), arriva oggi anche la 'tirata d'orecchi' del ministro dei Trasporti Maurizio Lupi.

LUPI - "Credo che quando uno dice una cosa sbagliata la cosa più semplice è dire che ha sbagliato e finisce tutto lì. Se avesse chiesto scusa avremmo già risolto tutti i problemi - attacca Lupi - E’ stata una risposta reattiva e penso infelice. Moretti è sempre stato un buon manager, ha sempre ottenuto dei buoni risultati. Se il suo datore di lavoro, in questo caso il pubblico, ritiene che bisogna dare in un momento come questo un segnale importante, non solo all’amministrazione pubblica ma ai cittadini, uno ne prende atto. E se ci sta, bene, altrimenti come tutti i manager va da un’altra parte. Oltre tutto - ha sottolineato - 65mila euro di stipendio non sono un cattivo stipendio e penso che su questo una riflessione possiamo farla, in un momento in cui stiamo riorganizzando lo Stato. Anzi abbiamo il dovere di farlo su dei manager pubblici”.

Ferrovie, il "rimpasto" preoccupa i pendolari

Vista l’opportunità a distanza di dodici anni circa dal primo acquisto da parte della Regione Sicilia, anche se in cofinanziamento, di materiale rotabile vorremmo suggerire l’ipotesi di voler affidare alla Stazione Appaltante di Trenitalia l’appalto dei 50 milioni per l’acquisto dei nuovi 5 treni, cosa che è ancora possibile fare. 

Tale affidamento velocizzerebbe tutta l’operazione d’acquisto in termini di tempo di consegna, di acquisto con la stessa cifra un numero maggiore di treni almeno 2 in più avendo tra l’altro a garanzia, già sul territorio siciliano, il servizio di assistenza e manutenzione per i 5 anni previsti nel bando di gara. Servizio che altre aziende dovranno mettere in conto spese per assicurare l’assistenza e la manutenzione nei 5 anni di garanzia del nuovo materiale rotabile.

Della Valle e il ministro Lupi: ''Moretti? Se vuole, se ne vada''

Dure risposte all'amministratore delegato di Ferrovie che difende il suo stipendio.

Non si arrestano le polemiche sulla campagna lanciata dall'amministratore delegato di Fs, Mauro Moretti, contro i tagli alle retribuzioni dei supermanager. E dopo le decise risposte di ieri da parte di politici e sindacalisti, oggi è la volta di un imprenditore come Della Valle, concorrente con Ntv delle Ferrovie e del ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi. Entrambe le risposte sono sferzanti.

Della Valle: "Milioni di italiani sarebbero felici"

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