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giosue malaponti

Salviamo la Stazione di Villagonia. Il sindaco Lo Turco chiede un'azione congiunta e guarda a funivia e «Metrò del mare»

Giardini Naxos. Il sindaco della cittadina turistica, Nello Lo Turco, ha chiesto ieri, durante un incontro, un'azione congiunta per salvare la Stazione ferroviaria di Villagonia da un possibile smantellamento.

Una richiesta, questa, che scaturisce dalla presentazione di progetti che hanno «rispolverato» il più volte ipotizzato, ma mai! messo in atto, trasferimento del punto di sbarco dei passeggeri che viaggiano in treno, nell'area della frazione taorminese di Trappitello.
Stando alle più recenti indicazioni, emerse in occasione di varie riunioni, sarebbe tramontata la realizzazione del «budello» di collegamento ferroviario tra la nuova Stazione prevista a Trappitello con quella esistente a Villagonia.

Lo Turco stoppa il tam tam «La stazione ferroviaria di Taormina-Giardini non può essere demolita»

Giardini. «Ho appreso da una riunione tra sindaci e rappresentanti delle Ferrovie che la stazione di Taormina-Giardini potrebbe essere riconvertita in residence o albergo. La cosa mi turba profondamente, ma la ritengo una bufala». Nello Lo Turco, sindaco di Giardini, getta acqua sul fuoco in merito alla possibile demolizione dello scalo ferroviario di Villagonia, paventato sui social network. Una notizia al limite del paradosso, che starebbe portando la maggior parte dei cittadini taorminesi, giardinesi e non solo a costituire un comitato per fare fronte all'emergenza.

Cresce la protesta dei pendolari della riviera jonica

Questa è la segnalazione inviatacilunedì 10 marzo 2014 da un pendolare che giornalmente sisposta da Giarre a Messina.

Ciao, quello che è successo oggi credo sia il massimo dello schifo. Bene, arriva il 3866 a Giarre con 15 minuti di ritardo; l'amplificatore annuncia tra le fermate anche le stazioni della metroferrovia. Già però a Mascali si ferma ed inizia a comportarsi da locale per la soppressione del treno regionale 12868 accumulando ulteriore ritardo.

Stazione di Alcantara, treno non riparte

Come al solito non si riescono a gestire problemi ed emergenze. Cosa è successo al 12865? Sappiamo solo che è arrivato a destinazione con un ritardo di 90 minuti.

 Ho chiesto più volte a Trenitalia senza avere risposte:

Perché si modificano unilateralmente gli orari dei treni creando inutili attese e disagi ai viaggiatori, senza prima consultare il comitato pendolari?

I ritardi e i disservizi di venerdì 28 febbraio 2014 alla stazione di Alcantara

Mi permetto di inoltrare questa lamentela attraverso gli organi di stampa, in considerazione del fatto che la Direzione regionale di Trenitalia non risponde ai miei reclami, oppure afferma di aver risposto, ma non è in grado di inoltrare copia della risposta fornita. Di seguito i fatti:

Venerdì 28 febbraio il treno 12865 viene fermato alla stazione di Alcantara per il solito incrocio giornaliero con il treno 3866, diretto da Siracusa a Messina.

Tale incrocio si risolveva fino allo scorso anno (cioè fino a prima della variazione dell’orario), in circa 2/3 minuti, mentre adesso il tempo medio di attesa è di circa 10/15 minuti: ad esempio oggi il treno 3866 arriva alla stazione di Alcantara intorno alle 7,15 già con un ritardo di 20 minuti.

Soppressione treno veloce 3845 e composizione treno regionale 12769

In merito alla cancellazione effettuata, nella giornata oggi 05/03/14, del treno regionale veloce n. 3845, lo scrivente desidera conoscere i motivi che hanno indotto Trenitalia considerata la criticità, a non cambiare la composizione abituale del materiale rotabile (1 minuetto) del treno regionale 12769 con altro materiale più capiente.

Torrenova 05/03/2014 - Francesco Mondì Comitato Pendolari S.Agata - Messina

Treni in Sicilia, accordo di programma a marzo. Contratto di Servizio in giugno

L’accordo prevedeva risorse per 111.535.920,00 al netto d’iva e riferiti ad una produzione annuale di 10.799.000 di km/treno così come previsti sino al 2009. Accordo che disciplina le modalità di trasferimento dal Ministero alla Regione Sicilia delle funzioni, dei compiti di programmazione e di amministrazione inerenti i servizi di trasporto pubblico ferroviario eserciti da Trenitalia nel territorio regionale e ciò dal primo giorno del mese successivo alla data di sottoscrizione di tale accordo.

Visto il parere favorevole dei Sindacati e dei Comitati dei Pendolari, il passo successivo ed immediato prospettatoci dall’assessore Bartolotta era quello di essere deliberato in Giunta regionale ed immediatamente, prima della fine del 2013,  trasmetterlo ai Ministeri del Mit e del Mef per i definitivi adempimenti; tenuto conto che l’efficacia dell’accordo di programma è subordinata all’effettivo trasferimento delle risorse finanziarie occorrenti allo svolgimento dei servizi di trasporto ferroviario.

Bartolotta: è intesa con Fs per porre fine ai disservizi. Entro marzo sarà firmato l'accordo di programma

I servizi ferroviari regionali della Sicilia sono regolati dal Contratto di Servizio con il MIT e il MEF, che disciplina i servizi delle regioni a Statuto Speciale (Sicilia, Sardegna e Valle d'Aosta) per le quali non è stato ancora completato il processo di attribuzione delle competenze in materia di trasporto locale. Peraltro dal 2009, tra detti Ministeri e la regione Sicilia, è in corso di svolgimento la procedura per l'attuazione del trasferimento alla Regione dei compiti di programmazione e amministrazione relativamente ai servizi ferroviari di interesse regionale e locale di cui al decreto legislativo n 422 del 1997; l’iter di attribuzione delle competenze, che consentirà la stipula di un Contratto di Servizio da parte della Regione Sicilia, sarà completato con l'emanazione di un decreto di ripartizione delle risorse finanziarie da parte del MEF.

La definitiva sottoscrizione dell’accordo di programma alla Regione Sicilia non potrà che determinare un controllo più incisivo sulla qualità e quantità dei servizi erogati.

Il Comitato Pendolari Siciliani: Interventi presso la Stazione di Milazzo e altre stazioni

Con la presente nota si vuole segnalare la situazione di disservizio presente nella stazione di Milazzo.

L‘impianto di informazione visiva o meglio chiamato LEAD risulta più volte essere spento o completamente inesatto (Vedi foto in allegato).

Tale situazione si protrae da diverso tempo giuste nostre segnalazioni del 27/06/2013 e 07/08/2013.

Tratta Trapani-Alcamo via Milo chiusa da un anno

E’ passato un anno dalla chiusura e non si hanno notizie in merito a quello che si vuole fare di questa importante arteria ferroviaria. La chiusura  di questa arteria ferroviaria, strategica per la provincia di Trapani, ed il mancato ripristino ha creato un grave danno alla mobilità dell’utenza pendolare ed in modo particolare ha causato gravi ripercussioni ai  territori in termini di mancata ricaduta economica legata al turismo.

Chiediamo a tutti i sindaci del territorio interessato di intervenire sulla questione chiedendo al Governo regionale di pretendere dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti un intervento urgente per non decretare la chiusura definitiva di questa tratta ferroviaria importante sia per il trasporto dei pendolari che per i flussi turistici che il territorio vanta in tutti i periodi dell’anno.

Modifiche alla circolazione ferroviaria nel mese di marzo 2014

Informazioni sulle modifiche alla circolazione ferroviaria sulla Linea Caltanissetta-Gela-Modica: dal 01 al 31 marzo 2014

Niente Accordo di programma niente Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario in Sicilia


 Clicca sull'immagine per vedere il video del TGR Sicilia del 27/02/2014

Palermo. Nell’incontro del 19 dicembre 2013 tenutosi a Palermo, l’assessore Bartolotta, aveva esposto, ai Sindacati e ai Comitati dei Pendolari invitati all’incontro, la proposta dell’accordo di programma Stato-Regione per l’attuazione e il trasferimento delle funzioni e dei compiti di programmazione e amministrazione relativamente ai servizi ferroviari di interesse regionale e locale. L’accordo di programma prospettato dall’assessore Bartolotta ha trovato d’accordo sia i Sindacati che i Comitati dei Pendolari.

RFI bando di gara per lavori di smaltimento materiali del ponte ferroviario sulla Caltagirone-Gela

Oggetto dell’appalto: Lavori di smaltimento e/o recupero di materiale proveniente dalla demolizione (effettuata con un precedente appalto mediante l’ausilio di esplosivi) del viadotto al km. 326+628.87 della tratta Caltagirone – Gela previa frantumazione dei materiali ingombranti e l’abbattimento dei relitti di tronconi di pile e spalle rimasti in sito.

L’importo complessivo presunto della prestazione è di € 500.000,00 al netto di IVA, di cui: - Lavori compensati a corpo €. 490.900,00 - e - Oneri per l’attuazione dei piani di sicurezza, non soggetti a ribasso €. 9.100,00.

Durata dell’appalto: giorni 240 (duecentoquaranta) a decorrere dalla data del verbale di consegna.

Procedura ristretta ai sensi della Parte III del D.Lgs. 12/4/2006 n. 163 e smi.

Un anno di silenzio sulla chiusura della tratta ferroviaria Alcamo-Trapani Via Milo.

Andare da Trapani a Palermo in treno è ormai quasi impossibile. Dal 25 febbraio dello scorso anno ad oggi la tratta ferroviaria che unisce Trapani ad Alcamo Via Milo chiusa per un cedimento strutturale della sede ferroviaria non è mai stata riaperta.

Nonostante le proteste del Comitato dei Pendolari Siciliani e le varie interrogazioni parlamentari Rete Ferroviaria Italiana, che gestisce per conto del Gruppo  Ferrovie dello Stato Italiano l'intera rete ferroviaria, ha deciso di chiudere definitivamente la tratta.

Lo scalo di Comiso sta crescendo ma ha anche bisogno del treno

Piccoli aeroporti crescono e sono indispensabili per il turismo di zone bellissime, ma non facili da raggiungere: per cui, secondo i dati di Unioncamere, gli scali di Comiso/Ragusa e di Trapani hanno una incidenza dell'80% sul turismo di quelle aree, mentre nel resto del Paese gli scali pesano solo per il 30% sui flussi turistici che di solito si muovono con ! il gommato o con il treno.

In sostanza tedeschi e francesi se debbono andare sulla Riviera ligure o in quella romagnola ci arrivano in auto in poche ore, o anche in treno, ma se vogliono visitare la Sicilia non hanno che l'aereo: e per fortuna ora le tariffe sono basse se prenotate con largo anticipo. Dice Unioncamere che se non ci fossero i piccoli aeroporti «la ricchezza si sposterebbe dalle aeree meno sviluppate a quelle più ricche».

«Basta con i tagli, si parta». Piccitto ai vertici delle ferrovie: «Ripristinare le linee strategiche e turistiche»

Sul progetto di metropolitana di superficie a Ragusa tutti concordi ad estendere l'iniziativa all'intera provincia. "E' necessario che l'intera classe politica - ha detto il sindaco Piccitto - a partire dalla deputazione regionale iblea, sposi questa iniziativa e la sottoponga con forza nelle sedi istituzionali: il tema rappresenta una priorità per il futuro del nostro territorio. Da parte mia, in qualità di sindaco del Comune capoluogo, ribadisco la piena disponibilità a svolgere un ruolo di coordinamento tra le varie realtà provinciali per consentire che, agli auspici più volte manifestati, seguano azioni concrete su questo fronte".

metro per tutti r. s. - La Sicilia - Venerdì 14 Febbraio 2014 Ragusa Pagina 35 

Ragusa Vertice sulle ferrovie

Attivare un'interlocuzione serrata per la realizzazione concreta dei progetti di mobilità alternativa già allestiti in tutto il territorio provinciale, in particolare attraverso lo sviluppo della rete ferroviaria iblea. A partire da un tavolo di confronto, programmato nelle prossime settimane, che consenta il ripristino di alcune linee di collegamento strategiche tra Modica, Ragusa, Comiso e Vittoria, a servizio dei pendolari e dei flussi turistici nel territorio ibleo. E' quanto ribadito ieri mattina dal sindaco Federico Piccitto durante l'incontro che si è svolto a Palazzo dell'Aquila tra l'amministrazione comunale ed i vertici di Trenitalia, Rfi e dell'assessorato regionale alle Infrastrutture ed ai Trasporti.

Le tratte soppresse e l'allargamento della «metro di superficie» agli altri Comuni iblei

I rappresentanti di Trenitalia e di Rete ferroviaria italiana hanno confermato la loro presenza per oggi a Ragusa, in occasione dell'incontro che è stato organizzato dall'amministrazione comunale del capoluogo, per affrontare i temi della vertenza ferroviaria in provincia di Ragusa.

"Hanno dato le loro adesioni alcuni sindaci - spiega il sindaco di Ragusa, Federico Piccitto - e in ogni caso nella riunione di giovedì saranno rappresentati tutti i Comuni iblei".
Si tratta di un confronto importante e molto atteso con i vertici della società Fs e con l'assessorato regionale alle Infrastrutture (dovrebbe partecipare al confronto lo stesso assessore regionale Bartolotta). I temi da affrontare sono numerosi e fanno parte della piattaforma che i sindaci iblei hanno elaborato il 28 dicembre scorso, quando la campagna "Pendolaria" di Legambiente, fece tappa a Ragusa. Fra l'altro c'è da chiarire la questione della soppressione dei collegamenti ferroviari Modica-Gela e Gela Modica, entrata in vigore dal primo febbraio.

Incontro con i vertici di Rfi, Trenitalia e assessorato alle infrastrutture

Ragusa. L’incontro di oggi sulla vertenza ferroviaria ha lasciato l’amaro in bocca in chi aveva puntato su questa occasione per poter affrontare e risolvere positivamente i tanti punti all’ordine del giorno stabiliti il 17 dicembre a Donnafugata, per il rilancio della tratta ferroviaria Siracusa-Ragusa-Gela.

Presenti i sindaci di Ragusa, Vittoria, S. Croce e Scicli, il vice sindaco di Modica e un assessore di Giarratana, assieme alla CUB Trasporti, al Comitato per il rilancio della ferrovia iblea, a Legambiente e al Comitato Pendolari Siciliani; intervenuti per Trenitalia il dott. Mignosi, per RFI l’ing. Cucinotta, per l’assessorato regionale alle infrastrutture i funzionari Greco e D’Amore.

Assenti i deputati regionali e gli altri sindaci della provincia, fra cui quello di Comiso, nonostante la stazione della città casmenea fosse al centro di precise richieste.

Treni in Sicilia nel caos tra tagli e paradossi pirandelliani

Dall’entrata in vigore a dicembre 2013 del nuovo orario ferroviario, Trenitalia ha operato diversi e numerosi tagli al servizio ferroviario in molte zone della Sicilia. Le tratte più penalizzate sono la Siracusa-Ragusa-Modica-Gela-Caltanissetta, la Caltagirone-Gela chiusa da due anni e otto mesi e la Alcamo-Trapani Via Milo anche questa chiusa da circa un anno. Una mobilità ferroviaria in questi territori quasi inesistente. Una condizione ormai divenuta insopportabile.

Il Messina-Palermo sempre in ritardo, Pendolari infuriati

A cio’ si aggiunge una  considerazione che ,seppure di  natura tecnica,  non sfugge  allo scrivente Comitato  secondo un criterio di  normale diligenza:   come è possibile spiegare agli utenti  che il treno regionale 3832  possa  partire da Cefalu’ alle ore 6,56 in direzione Messina e raggiungere  la stazione di Castelbuono senza alcun ritardo  in sette minuti quando  - di contro -  è stata prevista la partenza del treno n. 3833 in  senso contrario  da  Castelbuono alle ore  6,53 con arrivo alle ore 7.00   presso Cefalu’?

Trenitalia, tagli e basta

Nessuna smentita sul taglio dei treni da parte di Trenitalia o presa di posizione della Regione.

Il comunicato ufficiale con cui Trenitalia replica alla nota di CUB Trasporti sulle nuove soppressioni di treni sulla tratta ferroviaria Siracusa-Ragusa-Gela nè smentisce nè precisa in merito al "taglio" di due corse tra Modica e Gela.

Infatti la società del gruppo FS dichiara che la soppressione sarebbe derivata da interventi di manutenzione straordinaria nel tratto compreso tra Canicattì e Gela" ma, mentre su quel tratto si sopprimono due corse, non si capisce perchè se ne debbano sopprimere altre due sul nostro tratto Gela-Modica non interessato a nessun tipo di intervento manutentivo. Su questo il comunicato è reticente.

Soppressioni. La Filt Cgil scrive a Trenitalia e alla Regione Sicilia

La scrivente O.S. ha monitorato un rilevante incremento delle soppressioni dei treni in Sicilia: oltre a quelle giustificabili dagli interventi manutentivi richiesti dalla Società RFI su alcuni tratti di linea non più procrastinabili per motivi di sicurezza, ne registriamo altre derivanti da carenze manutentive dei mezzi di trazione e da una carenza strutturale di Capi Treno/Capi Servizio Treno che la Società FS ha occultato fino ad oggi con il ricorso a prestazioni straordinarie oltre alle quote previste dal CCNL.

Più volte abbiamo denunciato le carenze organizzative strutturali che affliggono la Divisione Trasporto Regionale in Sicilia ma, la Società, invece di affrontare le problematiche con uno spirito costruttivo finalizzato al rispetto del CCNL e alle corrette Relazioni Industriali, ricorre allo strumento delle soppressioni dei treni scaricando i disagi sull’utenza, non essendo legata a nessun vincolo contrattuale con la Regione che la possa obbligare a rispondere delle proprie azioni in termini di penali per i disservizi creati.

Sicilia: Incubo treni

Nel frattempo che la Regione Sicilia si accinge a firmare il contratto di servizio per il trasporto ferroviario, alcune tratte ferroviarie vengono chiuse causa crolli (Caltagirone-Gela), smottamenti (Alcamo-Trapani via Milo) altre vengono del tutto depotenziate (Siracusa-Ragusa-Modica-Gela) lasciando nell'incubo treno i siciliani. Ai siciliani non servono le grandi e faraoniche infrastrutture ma servono modesti e concreti interventi a salvaguardia della mobilità, in considerazione del fatto che, ad oggi, le grandi opere infrastrutturali sono rimaste solo nei fiumi di parole e di inchiostro.

1 - Video - Sicilia: Incubo treni, la situazione una quindicina di anni fa non era diversa
2 - Video - Sicilia: Incubo Treni Ragusa-Palermo Tg2 del 22 gennaio 2014 

Nessuna smentita sul taglio dei treni da parte di Trenitalia o presa di posizione della Regione

Il comunicato ufficiale con cui Trenitalia replica alla nota di CUB Trasporti sulle nuove soppressioni di treni sulla tratta ferroviaria Siracusa-Ragusa-Gela nè smentisce nè precisa in merito al "taglio" di due corse tra Modica e Gela.
Infatti la società del gruppo FS dichiara che la soppressione sarebbe derivata da interventi di manutenzione straordinaria nel tratto compreso tra Canicattì e Gela" ma, mentre su quel tratto si sopprimono due corse, non si capisce perchè se ne debbano sopprimere altre due sul nostro tratto Gela-Modica non interessato a nessun tipo di intervento manutentivo. Su questo il comunicato è reticente.
Ci sarebbe piaciuto che  fossero soppressi momentaneamente dei treni per consentire l'avvio dei lavori sulla linea, in realtà non è così e i treni sono stati già cancellati fino a nuovo avviso a partire dal 3 febbraio e rimpiazzati da corse sostitutive in bus, rendendo sempre più problematica la mobilità via ferrovia e la funzionalità stessa della tratta. 

Previsti in Sicilia investimenti per 21 miliardi

Parola d'ordine: cooperare. Dai due dibattiti incentrati su sistemi sociali e su settore manifatturiero e capitale sociale emerge la necessità di creare una rete tra istituzioni e privati a partire da un'interazione tra le piccole e medie imprese, vero tessuto costitutivo dell'economia.

«Perché - tuona il ministro alle Infrastrutture Maurizio Lupi - questo Paese o riparte tutto insieme, o non riparte più. La questione meridionale coincide con la questione italiana».

Qual'è l'idea del ministro per far ripartire l'economia?

«Occorre mettercela tutta, tutti insieme, in particolare le istituzioni e la politica. Le infrastrutture sono un volano per la crescita se le risorse sono gestite bene e distribuite in maniera intelligente: le grandi medie e piccole opere, la collaborazione pubblico privato, i tempi certi in cui le risorse vengono spese e le opere si realizzano. Dobbiamo rimetterci tutti in gioco».

Qual'è il piano per la Sicilia in particolare?

«Per la Sicilia è stato firmato l'11° protocollo d'intesa. Abbiamo monitorato tutte le opere indispensabili per la Sicilia: circa 21 miliardi di euro. 9,9 miliardi sono già stanziati, 5,6 miliardi di euro sono per le opere realizzate.

Biglietto più caro, bus più vecchi

IL CASO. Sulla vettura 2037 (linea 107) sedili ridotti all'osso e pericolosi, obliteratrice fuori uso.

L'importante era aumentare il biglietto del bus Amat di dieci centesimi portandolo da 1,30 a 1,40 euro. Se poi i mezzi sono obsoleti o le frequenze sono sempre più a passo di lumaca, non ci fa nulla.

Era fondamentale, in tempo di profonda spending review di appesantire ancora con altri aumenti i cittadini, senza però, al contrario, offrire servizi efficienti e migliori.
Non è la prima volta e nemmeno l'ultima che da queste colonne abbiamo più volte denunciato le inefficienze del servizio pubblico che, ancora, malgrado le promesse dell'azienda per rendere il servizio più funzionale, presenza aspetti di inefficienza.
Bus lentissimi, attese estenuanti alle fermate soprattutto nelle estreme periferie, vetture sporche e arredi che pur se vandalizzati non vengono riparati o rimessi a nuovo.
Ultima perla e non è la sola è quella della vettura 2037 che ieri era utilizzata dalla linea 107 dalla Stazione Centrale allo Stadio e viceversa.

Il cronista sale a bordo alle 12,41 in piazza Alcide De Gasperi e il primo impatto negativo è con la macchinetta obliteratrice fuori servizio.

Modifiche alla circolazione ferroviaria nel mese di febbraio 2014

Informazioni sulle modifiche alla circolazione sulle seguenti linee:

Linea Modica-Gela-Caltanissetta:da lunedì 3 a venerdì 28 febbraio 2014

Linea Trapani-Castelvetrano-Palermo:da sabato 1 a venerdì 28 febbraio 2014

Linea Messina-Catania:da sabato 1 a venerdì 14 febbraio 2014

Il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi indica le priorità: potenziare porto e treni.

Qui a Siracusa si vede la vera arretratezza. 
Non è solo questo territorio ad aver bisogno di grandi infrastrutture ma c'è tutta la volontà di esercitare una inversione di tendenza». Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, ieri pomeriggio ha presieduto un convegno organizzato dal Nuovo Centro Destra (a Siracusa rappresentato dal deputato regionale Vincenzo Vinciullo) e l'attenzione non poteva non ricadere sui gravi ritardi subiti dal territorio del Siracusano sulle infrastrutture e sui trasporti.
Secondo il ministro è emersa con forza una nuova coscienza: il problema non è solo Siracusa e la Sicilia, il problema è legato al «sistema Paese».
«Le infrastrutture - ha commentato Maurizio Lupi - sono il grande elemento di sviluppo per tutto il Paese e, con questa crisi che abbiamo avuto ce ne siamo accorti. Allora occorre un impegno molto concreto per far sì che le risorse che ci sono vengano spese nella giusta direzione. Bisogna individuare le priorità e dalla Sicilia, da Siracusa così come dal nord Italia, dobbiamo riuscire ad ottenere risultati concreti e più immediati».
Grande attenzione è stata dedicata, da parte del ministro, anche al porto di Augusta.

Lo smantellamento della rete ferroviaria iblea - Treni regionali, al via il valzer delle soppressioni

Da oggi non circoleranno più i treni regionali Modica-Gela e Gela-Modica. La soppressione di questo collegamento ferroviario segna l'ultimo atto del processo di smantellamento della rete ferroviaria ragusana che Trenitalia e Rete ferroviaria italiana hanno compiuto, progressivamente, nell'ultimo ventennio. Se ci sarà un'altra cancellazione di treni, nel prossimo futuro, quella, sarà davvero l'ultima, dal momento che, nella tratta locale, sono rimaste operative solo tre coppie (andata e ritorno) di treni.
La notizia della soppressione del Modica-Gela è arrivata a Ragusa, in un momento di moderato ottimismo. Proprio nei giorni scorsi, dal Comune capoluogo era partita la lettera di convocazione dei rappresentanti di Trenitalia, Rfi e assessorato regionale ai Trasporti per l'incontro, fissato nella sala giunta del Municipio, il prossimo 13 febbraio. La riunione è stata programmata per discutere del rilancio e potenziamento della tratta Siracusa-Ragusa-Gela, a seguito della piattaforma sottoscritta da tutti i sindaci della provincia il 17 dicembre del 2013, in occasione della tappa di "Pendolaria" a Ragusa.
Fra l'altro, da pochi giorni, il Comune di Ragusa era finalmente riuscito ad entrare in possesso del progetto di metropolitana di superficie che Rete ferroviaria italiana approntò nel 2005. Un piano che dovrebbe rappresentare la piattaforma di lancio per la realizzazione della metropolitana nel capoluogo.

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